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infoaut - All'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, il comando generale delle Unità di Difesa Popolare (YPG) denuncia che l'ISIS ci sta attaccando dai territori turchi. Da quanto si apprende dai media center di Kobane, le Unità di Difesa mantengono il controllo delle aree resistendo con grande determinazione e coraggio agli attacchi delle milizie Isis.
Kobane, Rojava, 29 Novembre I terroristi dell'ISIS hanno attaccato oggi sul confine di Mursitpinar, attraversandolo dal lato Turco a Nord di Kobane, dove i terroristi sono stati impiegati in diverse località dentro i confini turchi e lungo il confine attaccato alla città di Kobane. Questi attacchi hanno costretto le nostre truppe a difendere la città e combattere i terroristi nelle loro postazioni dentro il confine turco. Le nostre unità sono state capaci di respingere i terroristi oltre il confine, ma questi sono ancora presenti in qualche altre parte all'interno della zona. Inoltre, chiediamo allo Stato Turco di intervenire, di non consentire che i terroristi usino i suoi territori per portare avanti attacchi alle nostre unità a Kobane, e di evitare il proseguimento dei combattimenti all'interno del confine turco.
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notiziegeopolitiche - dic 1st, 2014 - Una soldatessa israeliana di origine canadese, che combatteva con i Peshmerga curdi a Kobane, la città curdo-siriana assediata dall’Isis da oltre due mesi, è stata fatta prigioniera dai jihadisti dello Stato Islamico. Il nome della donna è Gill Rosenberg, 31 anni, e, da quanto si è appreso, è emigrata in Israele nel 2006.
Il Jerusalem Post dà una descrizione abbastanza negativa della donna riportando che era stata estradata nel 2009 negli Usa per una condanna a tre anni di carcere per truffa (aveva organizzato una finta lotteria telefonica) e che aveva tentato inutilmente di entrare nel Mossad. Tali informazioni potrebbero essere lette come la volontà di gettare fumo, altrimenti ci si chiederebbe che ci faceva una soldatessa israeliana a Kobane, anche perchè i curdi hanno riferito di non averla annoverata fra i combattenti.
I jihadisti starebbero ora valutando cosa fare con la prigioniera, ovvero se proporla per uno scambio o ucciderla, visto il significato simbolico legato alla sua nazionalità.
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Al-Baghdadi ferito e al-Turkmani morto?
C'è una gran confusione. Report contradditori, paternità multiple dello stesso attacco, fonti locali che riferiscono di morti e feriti di alto rango tra le file dell'Isis (non considerate del tutto affidabili dai vertici militari americani), account falsi.
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Sulla Guerra Santa
di Julius Evola
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Oltre 6.000 le operazioni aeree, ma i jihadisti non si fermano. L’impressione che si ha è che mentre a Kobane i curdi stiano resistendo, in Iraq la situazione peggiori di giorno in giorno ... leggi |
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Il Califfato non esiste...
Spigolature geopolitiche di RK
I pezzi grossi di Daish
Ecco perchè l'ISIS è una psy-op orchestrata secondo un copione
Gli Stati uniti sono passati ad azioni aperte per usurpare il mondo
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I media statunitensi accusano il senatore Mc Cain di intrattenere collegamenti con i terroristi dell’ISIS
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Isis: Le Foto del Sen. Mc Cain, Obama, i Neocon e altri retroscena
di Maria Grazia Bruzzone
per La Stampa
Quì il Senatore è con Abu Bakhr Al Baghdadi, l'attuale Califfo dello Stato Islamico dell'Iraq e della Siria.
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Quì il Senatore è con il generale Salim Idris, quello con i baffi, il capo dell’opposizione cosiddetta moderata, che in realtà fu cacciato per essere troppo moderato. |
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John McCain ammette accidentalmente, di essersi incontrato con membri dell’ISIS
Quì il Senatore è con Khalid al-Hamad, dietro la sua spalla destra, il famigerato mangiatore di cuore, descritto in un video virale in cui ha estratto e mangiato il cuore di una sciita vittima dell’ISIS in Siria.
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ISIS trama di impossessarsi dei segreti nucleari dell'Iran - lo riporta oggi il Sunday Times.
La guerre contre l'organisation Etat islamique est celle de toutes les ambiguïtés
Etats-Unis, pays arabes, France, Iran, Syrie, Russie... Tout le monde place des intérêts différents et parfois provisoirement convergents dans ce conflit. Le paradoxe veut que les puissances qui l’ont indirectement suscité ou directement aidé cherchent aujourd’hui à la détruire. |
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