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23 giugno 2014

Centinaia soldati decapitati da qaedisti in varie città

In Iraq "centinaia di soldati sono stati decapitati e impiccati a Salahaddin, Ninive, Dilaya, Kirkuk e nelle zone dove si trovano i jihadisti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Isis)". Lo riferisce Qassem Atta, portavoce per gli affari di sicurezza del premier iracheno Nuri Al Maliki.

E "una statua della Vergine Maria è stata distrutta da elementi islamisti che l'avevano tirata giù da una torre della chiesa caldea dell'Immacolata. Il santuario mariano è un luogo di culto molto frequentato dai fedeli", riferisce l'arcivescovo caldeo di Mosul, mons. Amel Shamon Nona, all'agenzia Fides.

I miliziani hanno preso il controllo di altri due valichi frontalieri occidentali, uno con la Siria e uno con la Giordania. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya. Da ieri i combattenti dello Stato islamico dell'Iraq controllano il valico di al Walid con la Siria e quello di Turaybil con la Giordania. Le forze governative irachene si sono ritirate dalla città di Rutba, nella parte sud-occidentale della regione di al Anbar. Rutba è di fatto l'ultimo centro abitato prima dei valichi di Walid e Turaybil.

I ministri degli esteri europei chiedono "a tutti i leader politici" iracheni che "sia formato urgentemente un governo inclusivo e rappresentativo della volontà di tutto il popolo iracheno" in uno "spirito di unità nazionale". E' scritto nelle conclusioni del Consiglio esteri Ue sull'Iraq.  

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