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June 13th, 2014

Il Piano ebraico per il Medio Oriente e oltre
di Gilad Atzmon

Sicuramente, quello che sta accadendo ora in Iraq e in Siria deve servire come un campanello d'allarme finale che siamo stati condotti in una situazione terribile in Medio Oriente da una potente lobby guidata dagli interessi di una tribù e di una sola tribù.

Nel 1982, Oded Yinon un giornalista israeliano precedentemente assegnato al ministero degli Esteri israeliano, ha pubblicato un documento dal titolo “Una strategia per Israele negli anni ottanta” Questo commentatore israeliano ha suggerito che, per mantenere la sua superiorità regionale, Israele avrebbe dovuto frammentare gli Stati arabi confinanti in unità più piccole. Il documento, in seguito etichettato come “Piano Yinon”, implicava che gli arabi e i musulmani si uccidessero a vicenda in guerre settarie senza fine, questo sarebbe stato, in effetti, una polizza di assicurazione per Israele.

Naturalmente, a prescindere profezie del Piano Yinon, si potrebbe ancora obiettare che questo non ha nulla a che fare con la lobby ebraica, la politica o le istituzioni, ma è solo un altra proposta strategica israeliana, tranne che è impossibile ignorare che la scuola di pensiero Neocon che ha spinto l'Impero di lingua inglese in Iraq era in gran parte un clan sionista di ebrei della diaspora. E' anche un segreto che la 2° guerra del Golfo è stata combattuta per servire gli interessi di Israele, con la rottura in unità settarie che, allora sembrava essere l'ultima sacca di resistenza araba contro Israele.

Allo stesso modo, è ben noto che quando Tony Blair ha deciso di lanciare questa guerra criminale, Lord Levy è stato il suo capo per la raccolta di fondi del suo governo, mentre nei media britannici, gli scrittori ebrei di cronaca David Aaronovitch e Nick Cohen erano occupatissimi a battere i tamburi di guerra. E ancora, è stata la stessa identica lobby ebraica che stava spingendo per un intervento in Siria, chiedendo agli USA e alla NATO di combattere a fianco di quelle stesse forze jihadiste che oggi minacciano le conquiste americane dell'ultimo decennio in Iraq.

Purtroppo, i discepoli di Yinon sono più comuni di quanto ci si potrebbe aspettare. In Francia, è stato il famigerato filosofo ebreo Bernard Henri Levy, che si vantava in tv di aver liberato la Libia, come Ebreo che faceva campagna per l'intervento della NATO.

Come possiamo vedere, un certo numero di ebrei attivisti sionisti, commentatori e intellettuali hanno lavorato senza sosta in molti paesi per spingere esattamente la stessa causa, la rottura degli stati arabi e musulmani in più piccole, unità settarie.

Ma solo i sionisti sono impegnati in queste tattiche? Niente affatto.

In realtà, la cosiddetta sinistra ebrea serve la stessa causa, ma invece di frammentare arabi e musulmani e sciiti in sunniti, alawiti e curdi si sforzano di romperli in gruppi identitari a sfondo sessuale, Lesbiche, transessuali, omosessuali, eterosessuale, ecc.

Recentemente ho imparato da Sarah Schulman, una attivista lesbica ebraica di NY che, nella sua ricerca di un finanziamento per l’USA tour di un giovane palestinese transessuale, le fu consigliato di rivolgersi all'istituto George Soros Open Society. Il racconto che segue mi lasciò basito: - Un ex membro dello staff di ACT UP che lavorava per l'Open Society Institute, fondazione George Soros, mi suggerì di presentare lì una domanda di finanziamento per il tour. Quando ho così feci, scoprii che la persona all'altro capo del filo mi aveva conosciuto quando entrambi frequentavamo lo Hunter College High School a New York nel 1970. Egli inoltrò la domanda all’ufficio dell’Istituto ad Amman, in Giordania, ed ebbi una incredibile conversazione di un'ora con Hanan Rabani, la direttrice del programma di genere delle donne per la regione del Medio Oriente. Hanan mi disse che questo tour avrebbe dato grande visibilità alle organizzazioni autonome di transessuali nella regione. Che avrebbe ispirato i transessuali arabi, soprattutto in Egitto e in Iran ... per questo motivo, mi disse, i finanziamenti per il tour dovrebbero provenire dall'ufficio di Amman - (Sarah Schulman Israel/Palestine e il Queer internazionale p. 108).

Il messaggio è chiaro, The Open Society Institutes connette i fili dei soldi di Soros con la Giordania e la Palestina, e poi di nuovo negli Stati Uniti, al fine di ispirare transessuali arabi in Egitto e in Iran (sic).

Quello che vediamo qui è la prova evidente di un intervento palese di George Soros e del suo istituto, nel tentativo di rompere e modellare la cultura araba e musulmana. Così, mentre la lobby ebraica di destra spinge gli arabi in guerre etnico settarie, le loro controparti tribali all'interno dell'istituto OSI di George Soros, fanno esattamente lo stesso, tentando di destrutturare arabi e musulmani per mezzo di politiche identitarie e marginali.

Non è un segreto che, per quanto riguarda i recenti sviluppi in Iraq, l'America, la Gran Bretagna e l'Occidente sono totalmente impreparati. Quindi, sicuramente il momento, in cui dobbiamo identificare forze e ideologie all'interno della società occidentale è atteso da tempo, ci stanno spingendo verso numerosi conflitti globali. E tutto quello che possiamo sperare è che America, Gran Bretagna e Francia possano pensarci due volte prima di spendere migliaia di miliardi di denaro pubblico per seguire il Piano Yinon e combattere rovinose guerre straniere imposte dalla lobby.


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June 13th, 2014

The Jewish Plan for the Middle East and Beyond
by Gilad Atzmon

Surely, what’s happening now in Iraq and Syria must serve as a final wakeup call that we have been led into a horrific situation in the Middle East by a powerful Lobby driven by the interests of one tribe and one tribe alone.

Back in 1982, Oded Yinon an Israeli journalist formerly attached to the Israeli Foreign Ministry, published a document titled ‘A Strategy for Israel in the Nineteen Eighties.’ This Israeli commentator suggested that for Israel to maintain its regional superiority, it must fragment its surrounding Arab states into smaller units. The document, later labelled as ‘Yinon Plan’, implied that Arabs and Muslims killing each other in endless sectarian wars was, in effect, Israel’s insurance policy.

Of course, regardless of the Yinon Plan’s prophesies, one might still argue that this has nothing to do with Jewish lobbying, politics or institutions but is just one more Israeli strategic proposal except that it is impossible to ignore that the Neocon school of thought that pushed the English-speaking Empire into Iraq was largely a Jewish Diaspora, Zionist clan. It’s also no secret that the 2nd Gulf War was fought to serve Israeli interests –  breaking into sectarian units what then seemed to be the last pocket of Arab resistance to Israel.

Similarly, it is well established that when Tony Blair decided to launch that criminal war, Lord Levy was the chief fundraiser for his Government while, in the British media, Jewish Chronicle writers David Aaronovitch and Nick Cohen were busy beating the drums for war. And again, it was the exact same Jewish Lobby that was pushing for intervention in Syria, calling for the USA and NATO to fight alongside those same Jihadi forces that today threaten the last decade’s American ‘achievements’ in Iraq.

Unfortunately, Yinon’s disciples are more common than you might expect. In France, it was the infamous Jewish ‘philosopher’ Bernard Henri Levy who  boasted on TV that ‘as a Jew’ campaigning for NATO intervention, he liberated Libya.

As we can see, a dedicated number of Jewish Zionist activists, commentators and intellectuals have worked relentlessly in many countries pushing for exactly the same cause – the breaking up of Arab and Muslim states into smaller, sectarian units.

But is it just the Zionists who are engaging in such tactics? Not at all.

In fact, the Jewish so called Left serves the exact same cause, but instead of fragmenting Arabs and Muslims into Shia, Sunnis, Alawites and Kurds they strive to break them into sexually oriented identity groups (Lesbian, Queer, Gays, Heterosexual etc.)

Recently I learned from Sarah Schulman, a NY Jewish Lesbian activist that in her search for funding for a young ‘Palestinian Queer’ USA tour, she was advised to approach George Soros’ Open Society institute. The following account may leave you flabbergasted, as it did me:

A former ACT UP staffer who worked for the Open Society Institute, George Soros’ foundation, suggested that I file an application there for funding for the tour. When I did so it turned out that the person on the other end had known me from when we both attended Hunter [College] High School in New York in the 1970s. He forwarded the application to the Institutes’s office in Amman, Jordan, and I had an amazing one-hour conversation with Hanan Rabani, its director of the Women’s and Gender program for the Middle East region. Hanan told me that this tour would give great visibility to autonomous queer organizations in the region. That it would inspire queer Arabs especially in Egypt and Iran…for that reason, she said, funding for the tour should come from the Amman office” (Sarah Schulman -Israel/Palestine and the Queer International p. 108).

The message is clear, The Open Society Institutes  (OSI) wires Soros’s money to Jordan, Palestine and then back to the  USA in order to “inspire queer Arabs in Egypt and Iran (sic).”

What we see here is clear evidence of a blatant intervention by George Soros and his institute in an attempt to break Arabs and Muslims and shape their culture.  So, while the right-wing Jewish Lobby pushes the Arabs into ethnic sectarian wars, their tribal counterparts within George Soros’ OSI institute, do exactly the same — attempt to break the Arab and Muslims by means of marginal and identity politics.

It is no secret that, as far as recent developments in Iraq are concerned, America, Britain and the West are totally unprepared. So surely, the time is long overdue when we must identify the forces and ideologies within Western society that are pushing us into more and more global conflicts. And all we can hope for is that  America, Britain and France may think twice before they spends trillions of their taxpayers’ money in following the Yinon Plan to fight ruinous, foreign wars imposed upon them by The Lobby.

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