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12 agosto 2014

Iraq, perché gli Yazidi adorano un pavone

Trattandosi di un angelo caduto dal cielo le altre religioni dell’area hanno spesso accusato gli Yazidi di essere adoratori di Lucifero, motivazione utilizzata come pretesto per le persecuzioni di questi giorni

Perseguitati dall’Is e difesi solo dai guerriglieri curdi. La popolazione irachena degli Yazidi pratica una religione che riconosce al centro del suo pantheon una divinità dalle sembianze particolarissime: un pavone. Gli Yazidi chiamano questo pavone senjaq, signore della terra, e lo considerano il loro protettore invisibile, simbolo della continuità e delle benedizioni.

L’angelo pavone, padrone del mondo, è l’origine del bene e del male. Il compito degli uomini è di aiutare il bene a prevalere. Secondo gli Yazidi, anche il male è stato creato da dio, che però vuole la vittoria del bene. Trattandosi appunto di un angelo caduto dal cielo le altre religioni dell’area hanno spesso accusato gli Yazidi di essere adoratori di Lucifero. Motivazione utilizzata come pretesto per le persecuzioni di questi gironi

Quello degli Yazidi è un dio primordiale, la cui azione è terminata con la creazione dell’universo. Il pavone, invece, è un’entità divina attiva, in origine un angelo ribelle che, dopo essere decaduto, si pentì e decise di ricreare il mondo che era stato distrutto. Riempì perciò alcune giare con le sue lacrime e se ne servì per estinguere il fuoco dell’Inferno. Con questo atto l’angelo si è riconciliato con dio.

La figura del pavone esiste in tante tradizioni religiose. Il cristianesimo, ad esempio, ha identificato il pavone con il cielo stellato e con l’immortalità poiché i primi seguaci di Cristo ritenevano che le sue carni non andassero in putrefazione. In India, Lakshmi, sposa di Vishnu, è rappresentata in groppa ad un pavone. Per il buddismo, il pavone costituisce una delle manifestazioni del Buddha, rappresentando il risveglio spirituale, la grandezza d’animo, la funzione sacra di assistenza agli altri, di insegnamento e di diffusione della via da percorrere per raggiungere l’illuminazione. In Cina la regina Madre Wang (la sovrana dell’occidente) è stata rappresentata con al suo fianco un pavone. L’uccello in questo caso è il simbolo dell’eternità e del paradiso. Nella mitologia greca diventa attributo peculiare di Era, dea sempre alle prese con le infedeltà di Zeus, suo sposo.

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