Rete italiana di solidarietà con il popolo curdo Comunicato stampa All'opinione pubblica e ai mezzi di comunicazione Sinjar (Sengal), città considerata sacra dalle popolazioni curde Yezide, è stata occupata nella notte del 2 Agosto dai gruppi di IS (Stato Islamico). L'occupazione della città ha costretto alla fuga circa 200.000 curdi Yezidi. Dopo essere state abbandonate al loro destino dai combattenti peshmerga del KDP (Kurdistan Regionale Irecheno), migliaia di persone hanno abbandonato le proprie abitazioni per sfuggire ai massacri. In migliaia cercato di fuggire dalle crudeltà di IS cercando riparo sul monte Jabal senza accesso a cibo e acqua. Si profila una vasta tragedia umanitaria. Tra le vittime vi sono migliaia di bambini. Sino ad ora sono deceduti 6 bambini per la mancanza di acqua.. Incominciano ad arrivare notizie sulle brutalità commesse da IS. Decine di Yezidi - giudicati "apostati" - sono stati giustiziati negli scorsi giorni a Sinjar e nei villaggi dai gruppi islamisti. Decine di donne sono state rapite e migliaia di Yezidi sono costretti con la violenza a convertirsi all'Islam e minacciati di morte in caso di rifiuto. Facciamo appello all'opinione pubblica a esprimere solidarietà alle popolazioni curde Yezide, a denunciare l'abbandono cui sono lasciate le popolazioni civili nel silenzio internazionale e a sostenere le forze curde di autodifesa, le uniche che stanno fronteggiando le milizie di IS. Sollecitiamo gli organismi internazionali e il governo italiano ad intervenire e a sostenere tutte le iniziative necessarie per evitare una tragedia umanitaria di vaste proporzioni, per mettere fine ai crimini contro l'umanità commessi da IS e per assumere provvedimenti nei confronti di tutti i paesi che li sostengono.
|