Ormai è un segreto di pulcinella che la “rete di Soros” abbia un’ampia sfera d’influenza sul Parlamento europeo e su altre istituzioni dell’Unione europea.
In generale i media hanno mancato di analizzare
il motivo per il quale
il risultato delle elezioni tedesche è stato il peggiore possibile. Fissiamo almeno
i quattro punti principali
di analisi.
Lantidiplomatico - 19/09/2017 - Aumenta il Pil, ma anche la crisi sociale e la diseguaglianza nel modello malato della Spagna di Rajoy. I dati sono drammatici: a fronte di 58 mila nuovi ricchi ci sono 1,4 milioni di poveri in più dal 2011 al 2015. Solo questo dato reso noto dal quotidiano iberico Publico sarebbe sufficiente a dimostrare dove sta andando la Spagna “della ripresa”. L’aumento dei ricchi è parallelo ad una maggiore concentrazione della ricchezza in poche mani. L'effetto è particolarmente intenso tra coloro che dichiarano meno di 6.000 euro all'anno: tra il 2011 e il 2015 sono passati da 4 milioni di persone a 5,4. Un aumento di 1,4 milioni di contributori in questa fascia che indica un incremento dei livelli di povertà nel paese. Povertà calcolata con questi limiti di soglia: € 8,010 per le famiglie di una sola persona e a 16,823 per quelle per due adulti e due bambini. Qui per leggere l’articolo di Publico con tutte le cifre evidenziate per il periodo 2011-2015
Risolvere i problemi dei paesi in via di sviluppo, attraverso la promozione e l’imposizione dell’imprescindibile e onnipresente agenda gender: questa è la “brillante” soluzione proposta dall’Unione Europea.
Furgone lanciato sui pedoni: 13 morti e 90 feriti. L’Isis rivendica: due fermati, ucciso un terzo attentatore. I timori della Farnesina per la presenza di italiani
Germania-Europa. Le élite che governano l’Europa non potevano non assumere la sua figura come fondativa del presente, della nuova Europa e della nuova realtà globalizzata. Perché indissolubilmente legata alla caduta del Muro di Berlino. Ma la sua erede, Angela Merkel, si muove al contrario
I demoni del neoliberismo ci perseguitano, ma non evaporano facilmente, anche perché la loro origine attinge agli stessi elementi costitutivi della società capitalistica. Vestono di nebbia e giocano ad un gioco mortale con le nostre vite, immemori di pietà e compassione.
I vigili del fuoco non sono in grado di confermare quante siano le vittime dell'incendio alla Torre Grenfell a Latimer Road, nella zona ovest di Londra
Giuristi, sindacalisti, costituzionalisti, docenti universitari, attivisti politici e sociali, hanno lanciato un appello per fermare l’escalation repressiva in corso nel paese, escalation che appare strettamente funzionale alla governabilità autoritaria delle conseguenze sociali della crisi e delle misure antipopolari imposte dal governo e dalle istituzioni europee. allarme ma anche un appello alla resistenza e alla legittima difesa comune.
In un articolo sul quotidiano britannico, ‘The Guardian’ rivelato il blocco di un’inchiesta sui finanziatori del terrorismo in Gran Bretagna, tra i quali, e non è una sorpresa, figura l’Arabia Saudita.
Giardini Naxos, Sicilia. Alle 15 in migliaia, provenienti dalle diverse parti della Sicilia e dal resto del Paese, si sono ritrovati per rovinare la festa ai sette capi di Stato e di governo di Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Canada e Giappone.
Esaminando attentamente come si è sviluppata in diverse parti del mondo la crisi finanziaria scoppiata nel 2008. Che cosa ha in comune la crisi finanziaria in Europa con quella negli Stati Uniti?
Poche ore dopo l’attentato al concerto, un forte boato è stato avvertito vicino ad un centro commerciale, che è stato fatto evacuare immediatamente. Un uomo di 23 anni è stato fermato dalle forze dell’ordine. Ora il shopping centre “Arndale” è stato riaperto. Un acquirente ha descritto la scena di panico, poichè parecchi utenti sono stati chiamati a fuggire dal centro commerciale di Arndale a Manchester. "Siamo stati nell'Arndale e i negozi stavano chiudendo e tutti ci hanno detto di correre, ha detto la donna ai giornalisti al di fuori del centro commerciale. Hanno distrutto tutte le finestre in Arndale per uscire. Credo di aver sentito un’esplosione e poi tutti hanno iniziato a correre". La causa dell'evacuazione non è ancora nota.
A un certo punto vicino ad un'uscita alla mia sinistra ho sentito un'esplosione. Ho pensato che fosse solo del baccano, invece il rumore si è ripetuto e c'è stata un'altra esplosione.
Poi abbiamo visto il fumo e tutti sono scappati. Qualcuno era ferito, abbiamo visto il sangue sulla faccia di altre persone quando siamo usciti" — ha detto un testimone al Manchester Evening News.
In Gran Bretagna, il Primo Ministro britannico Theresa May (grazie alle prerogative del sistema politico di Westminster, che assegnano direttamente al Premier tali poteri) convoca le Elezioni Politiche per il prossimo 8 Giugno.
Sembrano trascorsi decenni, tuttavia ricordo molto bene come negli anni passati abbiamo vissuto la minaccia fantasma di turno: siamo partiti con la Grecia, poi l’Italia, dopo Cipro, dopo la Spagna, poi ancora l’Italia e nuovamente la Grecia, il Regno Unito e adesso è il turno della Francia
L’unità di un’organizzazione internazionale quale l’Unione Europea passa dalle differenze dei rispettivi partner, da un progetto di “integrazione negativa” che abbassi il grado di rischio e il livello di scontro tra i governi dei singoli Stati membri.
I difetti economici insiti nell’unione valutaria, il problema dell’immigrazione e gli sviluppi geopolitici più recenti sono destinati a mettere ulteriormente sotto pressione il fragile blocco valutario. Al di là delle pubblicazioni ufficiali degli eurocrati improntate all’ottimismo (ma sempre prive di chiarezza e che fanno trasparire la mancanza di una visione unitaria del futuro), si moltiplicano le evidenze nei Parlamenti nazionali e nei think tank che l’eurozona è ormai messa in discussione. Diventa sempre più importante e urgente aprire un dibattito su come gestire la sua disgregazione e verso quale assetto tendere una volta superata questa fallimentare struttura economica.
“Abbiamo mantenuto il nostro paese sicuro. Guardate a quel che sta succedendo in Germania; guardate quel che è successo la notte scorsa in Svezia. In Svezia, chi l’avrebbe mai creduto?”. Subito dopo, è stato preso in giro da Carl Bildt, l’ex primo ministro svedese
In un articolo uscito la vigilia dello scorso Natale su queste pagine scrivevo che non era il caso di illudersi: la vittoria del No nel referendum che ha bocciato la “riforme” renziane, non rallenterà gli sforzi delle élites per de – democratizzare il sistema politico.
Tutti vogliono "movimento", capacità di opporsi, di pesare sui rapporti di forza sociali, per fermare davvero il massacro sociale imposto dall'austerità ordoliberista dell'Unione Europea e comunque della Troika (con Bce e Fmi). Ma quando si passa dai desideri all'organizzazione molti "rivoluzionari da tastiera" trovano più comodo bofonchiare contro tutti e tutto. Lasciando tutto com'è.
Eurostop è un tentativo unitario. Non della "sinistra", ma dell'insieme sociale che ne ha costituito o dovrebbe costituirne il substrato indispensabile.
Sulle ceneri dell’impero renziano, sono molti i candidati che intendono aspirare al trono vacante del centro-sinistra. E come un’eco che giunge dal passato, perfino Romano Prodi intende riproporre l’antica ricetta dei progressisti uniti nella fratellanza.