Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo Viterbo, 28 maggio 2017
Si e' svolta oggi a viterbo la conferenza conclusiva del digiuno per il diritto di voto
Si e' svolta la mattina di domenica 28 maggio a Viterbo presso la sede del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" la conferenza conclusiva del digiuno per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone stabilmente residenti in Italia. L'iniziativa nonviolenta del digiuno, di sostegno all'appello all'Italia civile "Una persona, un voto", ha coinvolto diverse persone in vari paesi e citta' d'Italia, ed e' previsto che avra' ulteriori sviluppi nel mese di giugno qualora il Parlamento nel dibattito in corso sulla nuova legge elettorale dovesse ignorare del tutto la proposta formulata nell'appello sottoscritto da molte illustri personalita' della vita culturale, morale, civile ed istituzionale, primi firmatari il missionario padre Alessandro Zanotelli e la partigiana e senatrice emerita Lidia Menapace. * Un segnale positivo Un segnale positivo e' che negli ultimi giorni sono molto cresciute le adesioni all'appello "Un uomo, un voto" da parte di parlamentari di diverse forze politiche, adesioni ormai dell'ordine delle decine, e tra esse vi sono quelle di legislatrici e legislatori autorevolissimi. Viceversa, sembra che i vertici delle principali forze politiche siano intenzionati a concludere un accordo sulla nuova legge elettorale nel giro di pochi giorni, proprio quando l'occasione sarebbe propizia per una riflessione approfondita e partecipata, una riflessione che non puo' eludere il dato di fatto della presenza in Italia di milioni di persone stabilmente residenti qui, che nella loro generalita' sono tra le persone migliori del nostro paese per rigore morale e dedizione al bene comune, e che sono tuttora assurdamente private del diritto di partecipare alle decisioni che riguardano tutti, quando invece e' a tutti evidente che sarebbero la piu' preziosa delle risorse per e nelle istituzioni democratiche. * Una realta' innegabile, un provvedimento non piu' rinviabile Come e' noto, l'appello "Una persona, un voto" muove dalla constatazione che "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano". E poiche' Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto", "l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui". * L'autorevole pronunciamento dell'associazione dei Comuni italiani Ed a forte sostegno dell'appello, sotto il profilo tecnico-giuridico, valgono le irrefutabili argomentazioni dettagliatamente esposte nella premessa del progetto di legge formulato anni fa dall'Anci (l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, che rappresenta tutti i Comuni italiani) recante "Norme per la partecipazione politica ed amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalita'" (progetto che era riferito alle elezioni amministrative, ma la cui intelaiatura giuridica e' riferibile anche tout court alle elezioni politiche). Non vi sono piu' scuse di sorta: il Parlamento nell'elaborare la nuova legge elettorale puo' e deve finalmente considerare e discutere la proposta del riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone stabilmente residenti in Italia. * Una testimonianza ed un ragionamento Aprendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, dopo un sommario resoconto dell'andamento dell'iniziativa dell'appello "Una persona, un voto", e dopo aver recato una personale testimonianza dell'esperienza del digiuno nonviolento a sostegno di essa, ha riassunto il senso e il fine dell'iniziativa. Concludendo il suo intervento ha argomentato alcuni aspetti particolarmente rilevanti della situazione attuale e della proposta formulata: - l'Italia e' un paese civile: non un regime di apartheid; - il popolo italiano e' solidale: non puo' essere preda del delirio solipsista di politicanti volti solo al proprio avido e rapace interesse privato a danno del pubblico bene; - l'immenso patrimonio culturale italiano e' frutto di moltissimi incontri di popoli e culture: gli ebbri e sciagurati predicatori di una impossibile e insensata autarchia (tipica della barbarie fascista) hanno gia' portato alla rovina il paese fino alla catastrofe della seconda guerra mondiale, impediamo che quell'orrore assoluto possa verificarsi di nuovo; - si puo' e si deve contrastare il razzismo e lo schiavismo con la legalita' democratica; - si puo' e si deve contrastare l'emarginazione e la disperazione con la legalita' democratica; - si puo' e si deve contrastare la violenza e la paura con la legalita' democratica; - si puo' e si deve contrastare il terrorismo dei potenti e dei miseri con la legalita' democratica; - il cuore pulsante della legalita' democratica, dello stato di diritto, di una comunita' civile e solidale, e' il diritto di voto: "una persona, un voto". - col riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia facciamo del bene a questo paese; - col riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia facciamo del bene all'umanita'. * Un invito L'incontro si e' concluso con l'invito a tutte le persone interessate affinche' nei prossimi giorni ci si impegni in alcune iniziative: 1. scrivere ai parlamentari membri della I Commissione della Camera dei Deputati (e' possibile farlo agevolmente attraverso il sito della Camera) per chiedere loro di discutere la proposta contenuta nell'appello "Una persona, un voto"; 2. scrivere anche a tutti gli altri parlamentari affinche' aderiscano all'appello "Una persona, un voto"; 3. scrivere alle forze politiche (a tutti i livelli: dalle organizzazioni di base - sezioni, cellule, meet-up e quant'altro -, alle rappresentanze comunali, provinciali, regionali, fino ai vertici nazionali) affinche' si esprimano a favore dell'appello "Una persona, un voto"; 4. ma anche continuare a promuovere adesioni all'appello e dichiarazioni pubbliche di personalita', movimenti, associazioni e istituzioni; 5. ed ovunque ve ne siano le condizioni promuovere iniziative pubbliche di informazione e coscientizzazione a sostegno dell'appello; 6. e naturalmente informare, sensibilizzare e coinvolgere tutti i mezzi d'informazione raggiungibili affinche' contribuiscano ad informare l'opinione pubblica sulla proposta del riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone stabilmente residenti in Italia. * Il primo dovere Le persone partecipanti alla conferenza hanno riaffermato ancora una volta il proprio impegno contro la guerra e tutte le uccisioni; contro il razzismo e tutte le persecuzioni; contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera casa comune dell'umanita'. Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Riconoscere ad ogni persona il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Inveriamo la democrazia: una persona, un voto. * In calce riproduciamo il testo dell'appello "Una persona, un voto" ed invitiamo tutti gli interlocutori a farlo circolare ulteriormente.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che coordina l'iniziativa dell'appello all'Italia civile "Una persona, un voto"
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: crpviterbo@yahoo.it, centropacevt@gmail.com
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Allegato: "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile
Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui. Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano. Una persona, un voto. Il momento e' ora. * All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime: padre Alex Zanotelli Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita Isa Alberti Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente" Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa Peppe Amato, pensionato Dino Angelini Pino Arancio, traduttore, impegnato nei movimenti per la pace e di solidarieta' Piero Arcangeli, etnomusicologo e compositore Laura Arduni, impiegata Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice Lino Balza, ecologista Vincenzo Balzani, professore emerito, Universita' di Bologna don Franco Barbero Daniele Barbieri, blogger Raffaele Barbiero, operatore sociale Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa" Bruno Antonio Bellerate, docente emerito dell'Universita' Roma Tre Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice Giuliana Beltrame, sociologa e attivista Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici" don Gianni Bergamaschi Ascanio Bernardeschi, saggista e militante Massimiliano Bernini, deputato Silvia Berruto, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza Severina Berselli Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova Stella Bianchi, deputata Giovanni Bianco, giurista e professore universitario Michele Boato, ecologista Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita' Dario Borso, filosofo Giovanni Bosco Paolo Bosi, docente universitario Donatella Botta, impegnata nella solidarieta' Silvio Bozzi, docente universitario Anna Bravo, storica Valentina Bruno, docente, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo Vincenza Bruno Bossio, deputata Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna Alberto Cacopardo, antropologo Alessandro Capuzzo, ecopacifista Gennaro Carotenuto, storico Giorgio Carpi, "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano (Pisa) Rodolfo Carpigo Claudio Carrara, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione - Italia Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica Franco Cassano, deputato Felice Casson, senatore Francesco Cassotti Pilar Castel, autrice e attrice No War Valeria Castelli Marco Catarci, pedagogista e docente universitario padre Carlo Cautillo cp Giovanna Cavarocchi, Auser Viterbo Nello Centomo Maurizio Chierici, giornalista Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita' Giorgio Cingolani, agricoltore e socio del Centro studi "Sereno Regis" di Torino Michele Citoni, documentarista Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo Antonio Corbeletti, presidente della sezione Anpi di Voghera don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'" Corrado Corradini, giornalista Paolo Corsini, senatore, docente universitario Paolo Crocchiolo, medico, docente universitario Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina Pasquale D'Andretta, formatore Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola Marianita De Ambrogio, Donne in Nero di Padova Emanuela Dei, giornalista Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International Giorgio Demurtas, docente universitario Valerio De Nardo, dirigente pubblica amministrazione e scrittore Loredana De Petris, senatrice, presidente del Gruppo Misto al Senato Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione Mimmo Di Gioia, Ambasciata di Pace di Foggia Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina Angela Dogliotti, peace-researcher Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia Anna Draghetti, pensionata Donatella Duranti, deputata Massimo Duranti, giudice di pace emerito Anna Maria Eramo Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente Carla Ermoli, pensionata Roberto Escobar, filosofo politico e critico cinematografico suor Maria Stella Fabbri Sergio Falcone, poeta Fulvio Faro, operatore sociosanitario Claudio Fecchio, gia' obiettore di coscienza al servizio militare e coordinatore della campagna di obiezione alle spese militari Maria Bernarda Forcella Filippo Fossati, deputato Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina Gabriele Gabrieli, del Gruppo "In silenzio per la pace" di Mantova Sancia Gaetani, Wilfp Italia Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani Carlo Galli, professore universitario e deputato Daniele Gallo, giornalista, saggista, editore e docente universitario Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" Giorgio Giannini, storico e saggista Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza Piero P. Giorgi, ricercatore sulla violenza e la nonviolenza Luisa Gnecchi, deputata Miguel Gotor, senatore Carmine Grassino, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes Celeste Grossi, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta' Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista Maria Cecilia Guerra, senatrice Paolo Henrici De Angelis, architetto Paolo Hutter, giornalista Chiara Ingrao, scrittrice, animatrice culturale, deputata emerita, figura storica dei movimenti per la pace e i diritti Luca Kocci, docente, giornalista, saggista Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo Cilento Teresa Lapis, giurista dei diritti umani, docente Federico La Sala, docente di filosofia e saggista Camilla Lattanzi, autrice e conduttrice radiofonica Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita' Pierpaolo Loi, maestro elementare Doris Lo Moro, senatrice Eugenio Longoni, militante antifascista Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento Monica Luisoni, attivista suor Monica Luparello, missionaria comboniana Antonio Lupo, medico Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria Anna Maghi, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta' Luigi Manconi, senatore, sociologo, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa Fiorella Manzini, pensionata, gia' insegnante di educazione artistica, pittrice, presidente del Cdmpi Cristina Maranesi, blogger Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice don Mario Marchiori Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink Gian Marco Martignoni, Cgil Varese Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres Cristina Mattiello, insegnante, giornalista Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina" Dario Mencagli, cooperante internazionale, docente Rosa Mendes, bibliotecaria, presidente dell'Associazione donne brasiliane in Italia Ivo Menna, responsabile ambientalista verdi, responsabile regionale Osservatorio Nazionale Amianto Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo Rosangela Mura, attivista Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta' Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina Paolo Naso, politologo, Sapienza Universita' di Roma Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni Giorgio Nebbia, ecologista Giovanna Niccoli, attivista don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax Alberto Pacelli, coordinatore dell'associazione di ricerca e di iniziativa culturale, civile e ambientale "Idee di futuro" di Novara Emilia Pacelli, casalinga Giovanna Pagani, Wilpf Italia Anselmo Palini, insegnante e saggista Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale Marco Palombo, attivista della Rete No War di Roma Luca Paolocci, Usb Viterbo Eleonora Parlanti, ricercatrice Maria Luisa Paroni, Comitato Oglio Po per la Costituzione Edoardo Patriarca, deputato Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale Marisa Pedroncelli, volontaria nella solidarieta' internazionale Serena Pellegrino, deputata Giovanni Penzo, pensionato Donato Perreca, pensionato Alessia Petraglia, senatrice Gianpaolo Petrucci, presidente del Gruppo Educhiamoci alla Pace di Bari Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher Fiora Pezzoli, psicoterapeuta Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax Leo Piacentini, pensionato Piero Pinzauti Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo Pier Paolo Poggio, storico, direttore della Fondazione "Luigi Micheletti" Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi" Pier Paolo Poncia, geologo Giuliano Pontara, filosofo Franco Porcu, operaio Alessandro Presicce, giurista Giovanna Procacci, sociologa, Universita' di Milano Andrea Pubusa, giurista Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento Mauro Pugni, Cdb di Modena Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta' Margherita Rambaldi Roberto Rampi, deputato Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza" Rodolfo Ricci, coordinatore nazionale Filef, segretario Fiei Annamaria Rivera, antropologa Dario Rossi, avvocato padre Agostino Rota Martir, campo Rom di Coltano Giorgio Roversi, pensionato Francesco Ruotolo, docente di discipline giuridiche ed economiche Enrica Salvatori, docente universitaria Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto Cesare Sangalli, Ambasciata di Pace di Foggia Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma Antonia Sani, Wilpf Italia Adriano Sansa, magistrato e poeta Carlo Sansonetti, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta' Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia Eugenio Santi, presidente del Gavci Maria Santo, figura storica dei movimenti di pace e solidarieta' don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge Mauro Sarnari, dell'Unicef di Viterbo padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo" Renato Sasdelli, docente universitario e saggista Gian Piero Scanu, deputato Gabriele Scaramuzza, pensionato Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti" Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione Antonio Scopelliti, Ambasciata di Pace di Foggia Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati Bruno Segre, organizzatore e ricercatore culturale indipendente Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario Paolo Sighinolfi Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza Pietro Soldini, Cgil nazionale Gabriele Spallone Marilena Spriano Irene Starace, Wilpf Italia Gianni Tamino, biologo, docente universitario in pensione Francesco Tanzarella Ada Tomasello, Usb immigrazione Viterbo Alberto Trevisan, obiettore di coscienza nonviolento negli anni '70 e per questo piu' volte incarcerato Marco Trotta, consigliere di quartiere a Bologna per Coalizione Civica Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza" Laura Tussi, giornalista e scrittrice Fabio Vaccari Nicola Vallinoto, informatico, dirigente nazionale del Movimento Federalista Europeo Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento Leonardo Varvaro, docente universitario Pasquale Ventrella, Ambasciata di Pace di Foggia Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo" Rosario Vitale, Ambasciata di Pace di Foggia Salvatore Vitale, divulgatore agricolo Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale Lorenzo Zaniboni Giorgio Zanin, deputato Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione Franco Zunino, ingegnere * Per adesioni: centropacevt@gmail.com, crpviterbo@yahoo.it |