Originale: open democracy http://znetitaly.altervista.org/ 30 maggio 2017
Corbyn e una sorpresa elettorale di Paul Rogers Traduzione di Maria Chiara Starace
Il precedente artico di questa serie, pubblicato la settimana scorsa, esaminava l’idea che nella campagna per l’elezione generale del Regno Unito che stesse succedendo qualche cosa che non veniva raccolta dalla maggioranza degli analisti. L’opinione diffusa in quel periodo era che Theresa May stava andando verso una vittoria schiacciante l’8 giugno contro un Partito Laburista diviso guidato da Jeremy Corbyn senza speranze e che era stato oggetto di stroncature rancorose e insistenti da vaste sezioni della stampa.
vedere: The Corbyn Crowd and its message, 18 maggio 2017, su open Democracy: https://www.opendemocracy.net/paul-rogers/corbyn-crowd-and-its-message
Questo articolo suggeriva il contrario, sostenendo che sul campo Corbyn si stava realmente dimostrando un candidato popolare ed efficace che attirava il sostegno di migliaia di giovani ai comizi, spesso organizzati e pubblicizzati con breve preavviso. La conclusione è stata che forse l’opinione diffusa poteva essere sbagliata. Le prospettive del Partito Laburista sono state rapidamente incoraggiate da un manifesto pubblicato il 16 maggio. Prometteva molti cambiamenti che potrebbero essere etichettati di ultra-sinistra dai Conservatori e dalla grande maggioranza dei giornali che li appoggiavano ma che erano anche popolari tra molti elettori. Comprendevano la nazionalizzazione progressiva della rete ferroviaria, importanti aumenti nelle spese per la sanità e l’istruzione e l’aumento della tassazione per il 5% più ricco della popolazione. Il manifesto dei Conservatori presentato due giorni dopo era, invece una cosa a metà tra una delusione e un mezzo disastro, reso peggiore dall’assenza della valutazione dei costi finanziari che rapidamente hanno generato alcune importanti anomalie. Nel weekend i Conservatori sembravano ancora sulla strada giusta verso una considerevole vittoria elettorale, ma c’era una prospettiva ben inferiore di una vittoria schiacciante, data l’improvvisa spostamento dei sondaggi di opinione in direzione dei Laburisti. All’inizio dei questa settimana, molti sostenitori del Partito Laburista hanno cominciato a percepire l’idea, in precedenza eretica, che l’8 giugno i Conservatori potrebbero anche non ottenere una maggioranza totale. Questo forse era una pia illusione ma proprio l’idea che Corbyn diventi un personaggio inaspettatamente popolare, è stato sufficiente a creare davvero un live sentore di panico tra gli “alti gradi” del Partito Conservatore. Negli scorsi quattro giorni, la campagna elettorale è stata totalmente eclissata dalle terribili conseguenze dell’attentato di Manchester, ma la campagna a livello nazionale dei principali partner è ora ricominciata per i 15 giorni finali prima del giorno del voto.
Una svolta inaspettata Questo ci porta alla questione di cercare di continuare l’analisi della settimana scorsa. Il nocciolo della questione dei Conservatori prima dell’atrocità di Manchester era stato che Corbyn era ineleggibile, che il Partito Laburista era totalmente incompetente in materia di politica economica ed era anche una minaccia alla sicurezza nazionale a causa del suo atteggiamento inconcludente rispetto alla difesa. Due di queste forme di critica sono diventate alquanto problematiche e questo contribuisce a spiegare lo spostamento nei sondaggi di opinione. A causa delle regole Elettorali del Regno Unito, ai principali mezzi radiotelevisivi si richiede di dare analoga copertura ai due maggiori partiti, a differenza della stampa. Questo significa che Jeremy Corbyn sta ricevendo un’attenzione relativamente più obiettiva che in qualsiasi altro momento degli scorsi due anni. Ha inoltre dimostrato di essere più popolare e anche di divertirsi durante la campagna, mentre Theresa May si è persa ripetendo con determinazione il mantra “forti e stabili”, quasi al punto in cui è diventata una barzelletta. A volte anche James Corbyn sembra eleggibile. L’altro problema è la difficoltà di attenersi all’argomento dell’incompetenza economica. Per gran parte del decennio i Conservatori hanno sostenuto con grande forza che il Partito Laburista aveva distrutto l’economia e che un doloroso periodo di austerità era inevitabile. Mentre quell’idea è incorporata integrata nel discorso politico e pubblico, se non nella cultura, Corbyn e i suoi più stretti collaboratori semplicemente non lo accettano, e indicano al divario che si allarga tra ricchezza e povertà e alle attività endemiche di evasione fiscale dei super-ricchi e di molte delle maggiori società per azioni. La battaglia su questi due problemi è probabile che vada avanti per le ultime due settimane, il che significa che la maggior parte dell’attenzione potrebbe focalizzarsi sul terzo ampio tema del presunto vantaggio dei Conservatori, il Partito Laburista come una minaccia alla sicurezza dello stato. Nella maggior parte delle circostanze questa, per i Conservatori, sarebbe un’ottima strada da percorrere e si deve dire che una risposta naturale ai terribili avvenimenti di Manchester sarebbe che l’appoggio al partito di governo che predica la sicurezza e la stabilità tendesse ad aumentare. Anche si potrebbe non avere avuto nessun qualsiasi collegamento con la decisione di alzare il livello di allerta a “critico”, cioè quello più alto, tale mossa nel bel mezzo di una campagna elettorale, potrebbe ulteriormente aumentare il supporto per il partito di governo. Anche in questa situazione, tuttavia, si sta dimostrando difficile per Theresa May fare molti progressi, specialmente se è diventato molto probabile che l’attentatore non stesse agendo da solo e che ci poteva essere stata una cellula paramilitare attiva che è sfuggita. Questa sensazione di un governo non pienamente in controllo degli avvenimenti, è stata accresciuta da due gravi fughe di informazioni ai media statunitensi sull’indagine per i media statunitensi che è stata seriamente imbarazzante. In breve, “forza e stabilità” sembra un pochino meno credibile di quello che i Conservatori potrebbero avere sperato. Mentre la campagna riprende, una nuova ondata di sondaggi di opinione sarà controllata attentamente. Se dimostrano che i Conservatori stanno tornando a un vantaggio sostanziale, allora l’8 giugno potrebbero certo ottenere un risultato sorprendente, ma se non c’è nessun cambiamento significativo rispetto a una settimana fa, allora la campagna continuerà con molti sostenitori dei Laburisti incoraggiati da questa svolta inaspettata degli eventi. Ipotizzando per ora che succederà questo, come ci si dovrebbe aspettare che reagiscano i Conservatori e come potrebbero controbattere i Laburisti?
La focalizzazione sulla sicurezza Qualsiasi altra cosa facciano, è molto probabile che gran parte della loro campagna ruoterà intorno alla sicurezza, non ultimo intorno alla guerra al terrore. Un certo sentore di questo si è visto nel titolo di apertura nel tabloid più favorevole ai Tory, cioè The Sun, subito dopo l’attentato di Manchester: “SANGUE SULLE SU MANI”, che sostanzialmente dava la colpa Corbyn dell’attacco di Manchester per il suo precedente rivendicato appoggio al terrorismo. Molte cose simili a questa sono probabili, unite alla rinnovata enfasi sull’atteggiamento ambivalente del Labour circa l’intervento militare internazionale e il mantenimento di una forza nucleare. Questi argomenti dovrebbero essere facili da gestire per i Conservatori, ma ci sono dei motivi per suggerire che anche loro potrebbero non avere l’importanza che normalmente ci si potrebbe aspettare. Circa l’argomento del nucleare, per esempio, l’atteggiamento imprevedibile e davvero molto preoccupante di Donald Trump verso la Corea del Nord e l’Iran, e l’implicazione che darà il via a una guerra per impedire che l’uno o l’altro passi al nucleare, potrebbe perseguitare Theresa May. Sarà sufficientemente facile che Corbyn o un altro politico laburista chiedere perché di recente la RAF ha fatto addestramento con l’aeronautica militare della Corea del Sud, per la prima volta nella storia. Theresa May ha approvato questo e, se si svilupperà una crisi, sosterrà Trump? Analogamente, la decisione del Pentagono di inviare i bombardieri denominati “strategici”alla RAF Fairford (una base aerea della Raf) nel Gloucestershire, in giugno, normalmente sarebbe considerata di routine, ma non con Trump alla Casa Bianca e non quando il capo dell’US Global Strike Command dichiara che l’impiego dei bombardieri è programmato per mandare un messaggio di rassicurazione di fronte a una probabile minaccia russa. Theresa May sapeva di questo impiego di aerei, lo ha approvato, e porrà un veto a qualsiasi azione militare degli Stati Uniti che inizi dal suolo britannico, se accadesse il peggio e se aumentasse una crisi con la Russia? Consideratelo in questo modo. Corbyn e i suoi più stretti collaboratori non credono che sia necessaria l’austerità economica; semplicemente non accettano che non ci sia nessuna alternativa e che ora sia un sensato argomento per un dibattito politico, quando soltanto pochi mesi fa non sarebbe stato neanche sull’agenda. Analogamente, Corbyn non accetta l’opinione diffusa che il modo di trattare con al-Qaida e l’ISIS è di fare guerra. E’ una posizione rischiosa, specialmente alla luce dei terribili avvenimenti di Manchester, e tuttavia potrebbero certo avere una risonanza molto più forte di quanto ci si aspetti. La cruda verità è che le persone non si sentono più sicure nel Regno Unito di quanto si sentissero quindici anni fa, malgrado le guerre che hanno distrutto tre paesi, che sono costate centinaia di migliaia di vite, e che sembrano non avere nessuna prospettiva di fine. E’ difficile discutere razionalmente dell’intero problema nel bel mezzo di una campagna per un’elezione generale che il partito in carica ha indetto, che si aspetta di vincere e che getterà tutto in quella che potrebbe diventare una campagna molto “sporca”. Tuttavia l’argomento sostenuto la settimana scorsa è ancora importante. Sta accadendo qualcosa sotto la superficie politica che non è facile da capire. Finora la campagna elettorale è andata nel modo in cui si aspettavano i Conservatori e potrebbero ancora arrivare delle vere sorprese.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo www.znetitaly.org Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/corbyn-and-an-election-surprise
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