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05 giugno 2017
Corbyn: ecco perché la guerra al terrorismo non funziona
di Jeremy Corbyn
Traduzione di Lucia Di Benedetto
Ancora scosso dagli attentati, il leader laburista, Jeremy Corbyn spiega perché costruire attivamente la pace sia condizione necessaria per porre fine a questa orrenda carneficina
Durante la settimana appena dopo l’attacco a Manchester l’intera nazione si è unita in lutto scioccata e addolorata per l’accaduto della notte del concerto che è finito con un orrendo e brutale massacro di persone innocenti, che si stavano divertendo. Quando ho partecipato alla veglia di Manchester ad Albert Square, c’era questo clima di resistenza incrollabile. L’atto stesso di migliaia di persone riunite insieme ha inviato un messaggio di solidarietà e di amore. È stato un profondo impulso umano di stringersi all’unisono, in modo amorevole e forte. È stato incoraggiante.
Dobbiamo essere abbastanza coraggiosi per ammettere che la guerra contro il terrorismo semplicemente non funziona. Dobbiamo trovare un modo intelligente per ridurre la minaccia da parte dei paesi che incentivano e generano il terrorismo.
Negli ultimi giorni, abbiamo pensato un po’ di più al nostro paese, alle nostre comunità e alla nostra gente. Abbiamo pensato alle persone che abbiamo perso in questa atroce violenza o quelle gravemente ferite, tanti di loro maledettamente giovani.
Penso alle persone a cui chiediamo di proteggerci, di prendersi cura di noi nei momenti di emergenza come i poliziotti, i vigili del fuoco e i paramedici, gli infermieri, i dottori; coloro che non ci deludono mai e che si meritano tutto l’appoggio che possiamo loro dare. Un mio pensiero va a quelle persone che hanno fatto del loro meglio per aiutare durante quella spaventosa notte di lunedì, come il senza tetto che si precipitò verso la carneficina per confortare i morenti, i tassisti che portarono gratuitamente a casa i dispersi, la persone del quartiere che offrirono il loro conforto e persino la loro casa agli adolescenti che non riuscivano a trovare i loro genitori.
Questi sono i cittadini di Manchester. Sappiamo che gli attacchi, come quello dell’Arena di Manchester, sarebbero potuti accadere ovunque e che i cittadini di ogni città o paese del Regno Unito avrebbero risposto allo stesso modo.
Dobbiamo sottolineare questo, con forza:
Questi cittadini sono la forza e il cuore della nostra società. Sono il paese che amiamo e che cerchiamo di servire. Questa è la solidarietà che rappresenta il Regno Unito. Questo è il paese che incontro ogni giorno per le strade, dove il calore umano, la gentilezza e l’educazione sono alla base di tutto.
È la nostra compassione che definisce la Gran Bretagna che amo. Ed è proprio la compassione di cui necessitano i familiari in lutto in questo momento. A loro dico: tutto il paese vi apre le braccia e sarà li con voi, non solo in questa settimana (ndt: settimana dell’attentato) ma in tutte le settimane ed anni che verranno. I terroristi e i loro attacchi di crudeltà e depravazione non ci divideranno mai e non avranno la meglio.
Non ci sono riusciti due mesi fa a Westminster. Hanno di nuovo fallito un anno fa quando Jo Cox è stato assassinata. Non hanno raggiunto il loro obbiettivo di dividerci nemmeno il 7/7 a Londra. La maestosa risposta dei cittadini di Manchester, i loro stimolanti atti di eroismo e gentilezza, sono una chiara dimostrazione che hanno fallito di nuovo.
Inoltre queste azioni così indegne ed aggressive possono causare un profondo dolore e sofferenza, in aggiunta una piccola minoranza può usare questi atti terroristici come l’occasione per mettere nella comunità le persone una contro l’altra.
Siamo chiari, l’uomo che ha scatenato questa carneficina a Manchester, prendendo di mira i giovani in particolare le giovani ragazze, non rappresenta proprio i musulmani tanto quanto l’assassino di Jo Cox non può essere il portavoce di nessuna corrente politica. I giovani, specialmente, le giovani ragazze devono e saranno libere di divertirsi nella nostra società.
Ho trascorso la mia vita politica lavorando per la pace, per i diritti umani e a porre fine ai conflitti e a guerre devastanti. Questo significa parlare, quasi sempre, con persone con cui si è in disaccordo. Questo è la risoluzione dei conflitti. Vi esorto però a non dubitare della mia determinazione ad intraprendere una qualsiasi azione necessaria per mantenere il nostro paese al sicuro, per proteggere le persone sulle nostre strade, nelle nostre città e i nostri confini.
Non c’è dubbio che ciò che stiamo affrontando richieda la massima serietà. Negli ultimi anni, la minaccia del terrorismo è continuata a crescere. Ora vi dico cosa farà il Governo Laborista per tenere al sicuro tutti voi e la vostra famiglia. La nostra strategia prevede dei cambiamenti sia nel paese che all’estero.
A livello nazionale, eviteremo di tagliare i servizi di emergenza e di polizia. Ancora una volta a Manchester, hanno dato prova della loro bravura. L’austerità si è fermata davanti alla porta de reparti del A&E(ndt: Accident and Emergency-Pronto Soccorso) e della stazione di polizia. Noi non possiamo essere protetti e curati se non investiamo dei soldi in questi settori. Ci saranno più poliziotti per le strade sotto il Governo Laborista. E se il servizio di sicurezza ha bisogno di più risorse per individuare ed indagare coloro che vogliono uccidere e mutilare, allora è giusto che le ottengano.
Cambieremo inoltre il nostro operato all’estero. Molti esperti, tra cui i professionisti della nostra sicurezza e servizi di intelligence, hanno indicato una relazione tra il terrorismo e le guerre che il nostro governo ha sostenuto o combattuto in altri paesi, come in Libia, dove il terrorismo è di casa.
Questa valutazione non riduce la colpa di coloro che attaccano i nostri bambini. Questi terroristi saranno sempre inseguiti ed implacabilmente incarcerati in modo che siano giudicati per le loro azioni.
In altre parole una maggiore ed informata conoscenza sulle cause del terrorismo è una parte essenziale per una efficace soluzione ai fini di proteggere la sicurezza delle nostra gente, che combatte invece che alimentare il terrorismo.
Per proteggere questo paese bisogna essere forti contro il terrorismo e contro le sue cause. La colpa è dei terroristi, ma se vogliamo proteggere la nostra gente, dobbiamo essere onesti riguardo a ciò che minaccia la nostra sicurezza.
Queste cause non possono di certo essere limitate solo a decisioni di politica estera. Per gli ultimi quindici anni circa, una subcultura di violenza suicida si è sviluppata tra una sottile minoranza di giovani che sono stati influenzati da false autorità imbevute di deviate credenze islamiche, spesso nate all’interno di prigioni. E nessuna motivazione basata su atti governativi può lontanamente giustificare, o perfino spiegare in maniera adeguata, azioni tremende come il massacro di Manchester. Comunque dobbiamo essere abbastanza coraggiosi da ammettere che la guerra al terrorismo semplicemente non sta funzionando. Abbiamo bisogno di un sistema più intelligente per ridurre le minacce da parte delle nazioni che nutrono e generano terrorismo.
Una conoscenza maggiore delle cause del terrorismo è una parte essenziale per rispondere e proteggere la sicurezza della nostra gente, che lotta invece che alimentare il terrorismo.
Questo è il motivo per cui, all’inizio del mese, vorrei avviare un nuovo approccio di lavoro per quanto riguarda la politica estera. Concentrandomi sul potenziamento della nostra sicurezza nazionale in un mondo sempre più pericoloso.
Dobbiamo sostenere le nostre forze armate, il Ministero degli Esteri e i professionisti dello sviluppo internazionale, che sono impegnati a ridurre i conflitti e a costruire pace e sicurezza.
Oggi vedere le forze armate in giro per le strade è un forte segno che l’approccio utilizzato è fallito. Per questo motivo, vorrei dirigermi, per un momento, ai soldati sulle strade britanniche. Voi tutti state facendo il vostro lavoro, così come lo avete fatto tante altre volte.
Voglio assicurarvi che sotto la mia guida, sarete impegnati all’estero quando ci sarà un chiaro bisogno di voi o quando ci sarà un scopo pianificato e solo se avrete le giuste risorse per svolgere il vostro lavoro ai fini di garantire il risultato di una pace duratura.
Questo è il mio impegno nei confronti delle nostre forze armate. Questo è il mio impegno verso il nostro paese. Voglio la solidarietà, l’umanità e la compassione che abbiamo visto nelle strade di Manchester in quanto sono i veri valori che guidano il nostro governo. Non ci può essere amore per il proprio paese se si trascura o s’ignora il proprio popolo. Nessun governo può prevenire ogni singolo attacco terroristico. Se un individuo è determinato e abbastanza spietato, a volte può farcela.
La responsabilità del governo però è quella di ridurre al minimo questa possibilità, assicurandosi che la polizia abbia le risorse di cui necessita, che la nostra politica estera riduca invece di aumentare tale minaccia nel nostro paese, pertanto a casa nostra non dobbiamo mai rinunciare alle nostre libertà conquistate e che i terroristi sono determinati a portarci via. Troppo spesso il governo ha sbagliato su tutti questi tre punti e come risultato è aumentata l’insicurezza. Chiunque voi scegliate per il prossimo governo dovrebbe impegnarsi a fare di meglio.
Oggi dobbiamo stare uniti. Uniti nelle nostre comunità, nei nostri valori e nella nostra determinazione e non lasciar trionfare coloro che stanno cercando di dividerci. Durante questa campagna elettorale, dobbiamo dimostrare ciò che vogliono toglierci: la nostra libertà, la nostra democrazia, il nostro mutuo soccorso. La democrazia dovrà prevalere. Dobbiamo difendere il nostro processo democratico, dobbiamo vincere le nostre divergenze attraverso dibattiti e discussioni e stare uniti contro coloro che cercano di portare via i nostri diritti o che vogliono divederci.
La scorsa settimana, ho detto che il nostro partito Laborista stava unendo il nostro paese. Oggi, non voglio ridurre la questione in ambito politico. Perché tutti noi in questo momento abbiamo bisogno di essere uniti. Unirci nella memoria di coloro che hanno perso la vita. Unirci alla solidarietà di Manchester. E unirci in nome della democrazia.
Perché quando parliamo dei valori britannici, includiamo la tolleranza e il sostegno reciproco e la democrazia rappresenta il cuore di essi. Inoltre, le nostre campagne elettorali nazionali, sono le colonne portanti della nostra democrazia, il momento in cui i cittadini esercitano la loro suprema autorità sui loro rappresentati.
Le manifestazioni, i dibattiti, le campagne elettorali nelle piazze, il bussare alle porte, l’ascoltare le persone per le strade, nei loro luoghi di lavoro o nelle case, tutte le forme di persuasione e discussione pacifica, sono gli elementi delle nostre campagne elettorali.
Quest’ultime ci ricordano che il nostro governo non viene scelto per un capriccio di un dittatore o da un decreto religioso e non si fa intimidire da una bomba terroristica.
Al contrario, continuare a vivere normalmente è un atto di difesa, difesa democratica, per tutti coloro che respingono con forza il nostro impegno per la libertà democratica.
Perciò, non possiamo andare avanti come se nulla fosse successo a Manchester.
Dunque, facciamo che la qualità dei nostri dibattiti delle prossime settimane sia degna del paese che siamo orgogliosi di difendere. Portiamo quindi avanti i nostri argomenti senza impugnare il patriottismo di nessuno e senza affievolire l’unità grazie alla quale stiamo affrontando il terrorismo.
Insieme saremo più forti. Insieme possiamo costruire una Gran Bretagna degna di rispetto per coloro che hanno perso la vita o per quelli che ci hanno mostrato coraggio a Manchester. Grazie.