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06 febbraio 2017
Francia, poliziotti indagati per stupro: ecco le immagini choc
di Checchino Antonini
Quattro agenti di polizia hanno immobilizzato un ventiduenne durante un controllo e uno di loro lo ha stuprato con un manganello telescopico. A inchiodarli le telecamere di sicurezza in strada.
E’ in corso un altro corteo ad Aulnay-sous-Bois, a nord di Parigi, in segno di solidarietà con il giovane Theo. Ieri, un poliziotto francese è stato indagato per stupro e altri tre per violenze volontarie, dopo il fermo del ragazzo. I fatti risalgono a giovedì scorso, quando il ventiduenne fermato per un controllo è arrivato in commissariato col volto tumefatto e gravi ferite. L’esame medico all’ospedale di Aulnay ha confermato «importanti lesioni che corrispondono chiaramente all’introduzione di un manganello di un agente nel retto del giovane». Una versione confermata dalle immagini di videosorveglianza della polizia municipale e da diversi testimoni. A sporgere denuncia per questa aggressione «inaccettabile» è stata la famiglia del ragazzo.
Il ministro dell’Interno, Bruno Le Roux, ha chiesto di fare piena luce sulle accuse di estrema gravità e promesso sanzioni nel caso in cui dovessero essere confermate. Toni inimmaginabili in Iytalia dove politica e apparati costruiscono muri di gomma su casi di malapolizia come questo. Ha poi proposto di ricevere ieri i familiari ma questi hanno declinato l’invito. L’altro ieri sera, verso le 21, incidenti sono scoppiati nella banlieue di Aulnay, con un’auto bruciata e il tentato incendio di un bus, inducendo il prefetto a rafforzare i controlli in banlieue.
L’incidente è avvenuto nel quartiere della Rose-des-Vents, circa 17 ore. “Durante l’arresto, molto violento, due poliziotti lo tenevano fermo, mentre gli altri due gli diedero molti colpi”, spiega una fonte interpellata dal quotidiano Liberation. E ‘ stato in quel momento un poliziotto le ha causato un danno significativo per l’ano con la sua arma. Le immagini a circuito chiuso della città ci permettono di vedere “molta violenza e, ad un certo punto, un colpo di bastone telescopico, portato orizzontalmente trafigge i pantaloni del giovane”, secondo la stessa fonte.
Dopo aver subito un intervento di emergenza, il giovane è ancora in ospedale. Il suo rapporto medico si riferisce ad una “ferita longitudinale 10 centimetri profondo nel canale anale e del retto inferiore e una sezione del muscolo sfintere.” Il giovane ha anche lesioni al cranio e del viso. La sua invalidità totale è, per ora, stimata in sessanta giorni.
Per questi fatti, i quattro ufficiali del settore specializzato Brigata di Aulnay-sous-Bois sono stati presi in custodia venerdì dall’Ispettorato generale della polizia nazionale. “Si tratta di questioni estremamente gravi”, ha detto Bruno Beschizza, sindaco e segretario nazionale per la Sicurezza nel suo partito liberal conservatore (Lr) e lui stesso un ex agente di polizia, portando solidarietà alla famiglia Frank.
Ieri sera, tre agenti di polizia sono stati messi sotto inchiesta per “violenza “, il quartoè indicato come autore dello “stupro”. In una dichiarazione a seguito della decisione, il ministro ha annunciato la sospensione temporanea dei quattro agenti di polizia in questione.
“La materialità dei fatti non è in dubbio, le ferite sono dal bastone telescopico e non si dubita che la violenza è superiore al normale uso della forza”.
La violenza è continuata come riferito anche in macchina durante il viaggio alla stazione di polizia di Aulnay-sous-Bois.
In Francia, dove la cultura di riferimento della polizia sembra essere la medesima di molti loro colleghi Usa e italiani, gli abusi in divisa sono in continuo aumento dopo l’introduzione dello stato d’emergenza da parte delle autorità di governo sull’onda della lotta al terrorismo. Per molti possessori di distintivi l’etat d’urgence viene inteso come una sorta di “liberi tutti”, una licenza di commettere reati impunemente. Nelle manifestazioni della primavera scorsa contro la loi travail, il jobs act francese, operai e studenti hanno denunciato più volte che quelle misure d’emergenza servivano a criminalizzare le lotte. Con episodi come questo, le cariche sui bambini delle elementari, i lacrimogeni ad altezza d’uomo contro le manifestazioni: l’immagine della polizia francese è pessima e continua a peggiorare.
Come riferito a suo tempo anche da Popoff, la polizia francese ha fatto largo uso nel corso delle manifestazioni contro la “Loi travail” del famigerato “flash ball”, un arma che lancia proiettili di gomma. Secondo “Le Monde” “Il suo utilizzo a corta distanza ha provocato gravi ferite su almento sette persone da quando il suo utilizzo è stato generalizzato [nel 2002] tra la polizia [francese]”. Per quanto riguarda invece le granate di “disaccerchiamento”, una foto pubblicata da “Le Parisien” mostra come esse vengono usate: non a terra ma lanciate ad altezza di testa. Un’utile e inquietante guida sulle armi anti-sommossa in possesso della polizia francese è stata messa a punto da Vice news.
Per questo uno degli slogan più popolari è “Tout le monde déteste la police”, cioè “Tutti quandi odiano la polizia”. |
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Martedì 07 Febbraio 2017
Francia: ragazzo picchiato e stuprato con un manganello durante un fermo di polizia
La notizia risale ad una settimana fa, quando quattro agenti della polizia francese hanno fermato un ragazzo nel quartiere della Rose-des-Vents. Uno dei tanti controlli che avvengono ogni giorno e ogni ora in una Parigi che vive ormai uno stato d’emergenza permanente.
Una polizia che ha colto la palla al balzo per affermarsi come giocatore di punta nel reprimere qualsiasi tentativo di rompere proprio questo “stato emergenziale” che gli garantisce di operare come e dove vuole, in una condizione di totale tranquillità, sostenuta in pieno dal Governo Hollande; dove un fermo di polizia si può tranquillamente trasformare in una vera e propria sevizia nei confronti del malcapitato.
In questo caso il giovane ventiduenne, Theo, fermato dagli agenti, è finito nell’ospedale di Aulnay con il volto tumefatto, lesioni al cranio e gravi ferite. Sin da subito agli occhi dei medici si è palesata la violenza subita durante il fermo, che non veniva riportata solo dalle sue parole ma da ciò che successivamente hanno constatato.
Il ragazzo, come denunciato anche dalla famiglia e dai verbali dei medici, ha riportato soprattutto “importanti lesioni che corrispondono chiaramente all’introduzione di un manganello di un agente nel retto del giovane” quindi “una ferita longitudinale profonda 10 cm nel canale anale e del retto inferiore e una sezione del muscolo sfintere.” Da qui la denuncia sporta dalla famiglia per le violenze subìte dal ragazzo.
A conferma delle parole, le immagini delle telecamere di videosorveglianza della polizia municipale, ma anche diverse testimonianze di semplici cittadini. I quattro agenti del settore specializzato Brigata di Aulnay-sous-Bois “hanno condotto palesemente un arresto violento” dicono i testimoni: “due poliziotti lo tenevano fermo e altri due lo colpivano ripetutamente, ad un certo punto un colpo di bastone telescopico, portato orizzontalmente ha trafitto i pantaloni del giovane”.
Presi in custodia dall’Ispettorato generale della polizia nazionale, i quattro agenti si trovano ora indagati per violenza volontaria, uno di loro per stupro.
Sin da subito è arrivata la solidarietà nei confronti di Theo da parte degli abitanti della banlieue di Aulnay, che ha continuato nei giorni con cortei all’interno della banlieue: alcune auto sono state incendiate, il tutto muovendosi al grido di “Tout le monde déteste la Police”.
La risposta del Prefetto è stata chiedere di rafforzare i controlli, mentre il ministro dell’interno Bruno Le Roux ha disposto la sospensione temporanea dal servizio dei 4 e chiesto che si faccia piena luce sui fatti.
Certo è che quanto accaduto non è un episodio sporadico di violenza da parte della polizia. Sono ancora recenti le ferite che hanno subito le diverse centinaia di manifestanti che, nella scorsa primavera, hanno protestato contro le politiche sul lavoro stabilite dal Governo Hollande. Spesso e volentieri i manifestanti sono stati colpiti da lacrimogeni sparati ad altezza uomo, così come da pallottole di gomma e granate di disaccerchiamento.
Questo genere di violenza è sicuramente condiviso dagli Stati vicini come da quelli lontani. Inutile dire che questi rapporti di forza sono destinati a modificarsi e che la rabbia prodotta dalla violenza subita è sempre maggiore e destinata a prendersi il dovuto spazio di risposta. |