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Il mercato, la crisi, il debito: come uscire dal 'delirio spreadicidio' di Umberto Mezzacapo Ma uno stato che continua ad indebitarsi, che possibilità ha di ripagare tali debiti? Nessuna! Questa sarà la fine della moneta, ... Quindi la guerra. E se cascasse l'euro di Bruno Giorgini Falliti e disperati: ecco perché ora vogliono dissanguarci |
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La resa della politica ai predoni della finanza mondiale, attraverso un’inesorabile processo di privatizzazione perfezionato negli anni ’80 da Reagan e dalla Thatcher con la complicità di Kohl e Mitterrand e sviluppato in Italia da uomini come Ciampi e Prodi, fino al capolavoro assoluto: un’Unione Europea non democratica, retta da una Commissione di non-eletti e incentrata sull’euro, moneta comune ma privata, che la Bce “presta” agli Stati membri ad elevato tasso d’interesse. |
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http://occupygeorge.com/ - Money talks, but not loud enough for the 99%. By circulating dollar bills stamped with fact-based infographics, Occupy George informs the public of America's daunting economic disparity one bill at a time. Because |
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Si potrà licenziare con l'accordo dei sindacati. Aggirando, di fatto, la rigidità dell'articolo 18, grazie agli accordi aziendali in deroga ai contratti nazionali e alla legge. Mai nella storia della Repubblica ci sono stati un governo e un ministro del Lavoro che avessero come scopo quello di abolire il contratto nazionale, lo Statuto dei lavoratori, i diritti dei lavoratori. E’ una vicenda che non ha precedenti. La contrasteremo con tutti i mezzi. Susanna Camusso |
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Luca Galassi - Peacereporter - 31/08/2011 - Da quando è in carica David Cameron, 150mila persone ricevono l'assegno per l'alloggio. "Tali cifre - riferisce Leslie Morphy di Crisis - non includono solo i disoccupati, ma centinaia di migliaia di lavoratori. Affitti in aumento, tagli ai benefici e carenza di alloggi rischiano di provocare una catastrofe sociale con tutti i costi umani e finanziari che ne derivano". La città con il maggior numero di senzatetto è Birmingham (2,7 persone ogni mille abitazioni), seguita da Hackney (2,4). A Londra, il consiglio municipale di Westminster - il più ricco della capitale - ha una soluzione originale per eliminare il problema. Rimuovere gli homeless dalle strade. Una proposta di legge dei Tories vuole infatti rendere fuorilegge sia chi dorme in strada, sia chi porta assistenza ai senzatetto, come il benemerito servizio di zuppa calda del Salvation Army. Nell'area di Victoria Station - se il provvedimento passerà - diventerà reato dormire o giacere a terra, e sarà punibile chi accanto a se' ha materiali di scarto come il cartone, così come chi darà, o permetterà ad altri di dare cibo gratis ai poveri. |
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London - Peckham
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Eskil Pedersen, leader del movimento giovanile del Partito laburista norvegese 24 lug 2011 «Questo massacro immane, questo bagno di sangue che non ha eguali nella storia del mio Paese, non può essere liquidato come l’atto di un folle isolato. Perché si è trattato di una strage mirata, pianificata in ogni dettaglio, che aveva un obiettivo preciso: quell’obiettivo eravamo noi giovani laburisti, giovani democratici con un credo, quello di voler vivere in una società che non demonizza o emargina l’altro da sé. Giovani che si battono perché un essere umano non venga discriminato per il colore della propria pelle o per la sua fede religiosa. Giovani che credono negli ideali di tolleranza e antirazzismo. Per questo ci sentiamo vicini ai ragazzi di Piazza Tahrir, ai protagonisti dell’Onda verde iraniana, e a chiunque si batta per la libertà. Il nostro impegno si moltiplicherà, è questo il modo per onorare i nostri compagni uccisi. Mi auguro, anzi ne sono convinto, che la Norvegia farà tesoro di questa tragedia e riusciremo ad essere un Paese migliore. Noi non ci faremo zittire. Mai». Francesco Peloso il 24 lug 2011 La strage avvenuta in Norvegia ha illuminato d’improvviso una zona oscura della coscienza europea: vi si scorge un brulicare scomposto di movimenti di destra violentemente razzisti, dove pulsioni neonazi e riferimenti a un cristianesimo arcaico s’incrociano con le teorie dello scontro di civiltà lanciate a gran voce, negli ultimi dieci anni, dai think-tank repubblicani d’Oltreoceano. La vicenda di Anders Behring Breivik ha ridicolizzato la stampa reazionaria italiana e europea che si era avventata sul sangue dell’isola di Utoya per ripetere che il nemico musulmano era alle porte. Il nemico invece ha un altro volto, inquietante, è quello di un fondamentalismo nostrano che predica l’odio per il diverso e salda questa concezione con sentimenti e pulsioni antidemocratici, contrari ai diritti umani, a una visione umanistica di uguaglianza e di convivenza. Un odio che rifiuta la fatica e le difficoltà necessarie per costruire una società pluralista. Qui, in modo indiretto naturalmente, inciampa anche un cattolicesimo guidato da una visione identitaria e ancestrale, quello della legge naturale e delle radici cristiane, incapace di confrontarsi con la modernità. Un cattolicesimo che pure avrebbe, per storia, ricchezza di pensiero e cultura, gli anticorpi giusti con i quali respingere l’assalto venuto dalle profondità stesse dell’Europa. |
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A 10 anni dal G8 di Genova Firma l’appello di Amnesty a questo link, per introdurre il reato di tortura nel codice penale. http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5032/P/5068 |
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La lezione di Genova di Michael Braun Siamo tutti Carlo Giuliani - La storia ha dato ragione alle idee del movimento. Che oggi animano la protesta delle piazze europee. |
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Piazza Alimonda, 20 luglio, dieci anni fa. Alle 17.27 veniva ucciso Carlo Giuliani.
Senza processo, senza giustizia. Piazza Alimonda anche quest'anno, soprattutto quest'anno, sarà il luogo dell'incontro e di memoria. Dalle 15.00 in avanti si alterneranno interventi, letture, musica in un presidio informale, ormai purtroppo familiare, che vedrà il silenzio allo scoccare dell'ora dell'omicidio.
In ricordo di mio figlio che oggi avrebbe 33 anni di Giuliano Giuliani Essere a Genova. Per ricordare, raccontare, e fermarsi, dieci anni dopo, a riflettere su quanto del 'seme di Genova' sia rimasto nelle pratiche e nella nuova ventata di partecipazione alla vita politica da parte della società civile. |
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Il punto debole del capitalismo di Tonino Dorazio Ulrich Beck - La nuova politica europea potrebbe nascere da una coalizione di governo rosso-verde. L'Unione europea allora cesserebbe di essere il "mostro gentile" che conosciamo, diventando l'Europa sociale in divenire dei cittadini e dei lavoratori. Un'Europa che abbraccerebbe la lotta per la legittimità democratica e le risposte politiche ai problemi globali in modo trasparente e di importanza fondamentale per la vita di tutti i giorni dei suoi cittadini. |
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http://it.peacereporter.net - 30/06/2011 - Margherita Dean - Pensionati e ragazzini, nonni e nipoti, signore che, se non fossero state in piazza avrebbero sfornato i biscotti della settimana, operai e studenti, avvocati e piccoli imprenditori, impiegati di banca e maestre d'asilo. C'erano tutti: donne e uomini, quelli dallo sguardo cupo di rabbia, quelli dallo sguardo smarrito del novizio alle manifestazioni, quelli i cui occhi mostravano la melanconia del futuro greco, quelli che traspiravano sicurezza e convinzione nella lotta. Ma non c'erano solo ateniesi a piazza Syntagma: pullman da Salonicco, dal Peloponneso, da Corfù; auto private che hanno attraversato il Paese per unirsi ai manifestanti e agli ‘'aganaktismenoi'', gli indignati greci che, da trentasette giorni, invitano i cortei di ogni piccola o grande manifestazione a terminare in piazza Syntagma, unendosi a loro. C'erano tutti in piazza: movimenti studenteschi, migranti, movimenti anti razzisti, sindacati di base, le grandi confederazioni sindacali, quella del settore pubblico (Adedy) e quella del settore privato (Ghesee). Problematiche di categorie professionali, sindacali e sociali accomunate da uno slogan su tutti: ‘'pane, istruzione, libertà'', recitato con la passione di quando nacque, trentotto anni fa, durante la dittatura. Uno slogan che tocca corde sensibili dei greci, recitato dagli studenti che occuparono il Politecnico nel '73 contro i colonelli; Pane, istruzione, libertà. Stiamo lottando per il nostro futuro, per il futuro dei lavoratori di tutta Europa. E' una bugia colossale che il governo greco non abbia risorse per ripianare il debito. Un debito non è nostro. Con le tasse imposte al popolo greco si possono pagare i salari, i servizi pubblici, la salute, l'istruzione. Con queste misure si ripiana il debito generato dai prestiti chiesti alle banche europee. Questa cosa non accade solo in Grecia, o nella periferia del Vecchio Continente, ma ovunque. Noi abbiamo perso metà del nostro salario a causa di politiche di prestiti sconsiderate. Siamo contro le banche, e contro i governi.
La tensione nel paese è altissima: una situazione senza precedenti da quando in Grecia è tornata la democrazia. La preoccupazione delle persone è che il pacchetto di austerità sia troppo duro da sopportare. Intanto oggi l'euro è salito battendo il dollaro, dopo che il parlamento ha approvato le misure di austerità. E’ salito anche il prezzo dell’oro. Più in generale i ricchi e i benestanti se la passano sempre meglio, i destri che hanno falsficato i bilanci della Grecia quando erano al governo hanno votato contro le misure di austerità, mentre ai socialisti, estranei alla truffa, tocca l’onere di imporre il salasso alla parte più debole della popolazione, i loro elettori. Ben tornata democrazia greca!!! (ndr) |
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Gli indignados lasciano l’accampamento, ma non si arrendono (video)
Desmantelado el campamento del Sol - El Pais 12 de Junio de 2011 (fotogallery) Los «indignados» toman la Puerta del Sol - abcnews 19/05/2011 (fotogallery) Madrid: gli indignados sbaraccano «Non andiamo via, traslochiamo nella tua coscienza» |
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http://iovoto.eu/site/ “Io voto” è un’iniziativa apartitica e fuori dagli schieramenti. È un progetto indipendente, promosso da persone provenienti da diversi ambiti della società civile, unite dallo scopo comune di sottolineare l’importanza del diritto di voto. |
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http://www.libreidee.org 28/5/11 Prepariamoci alla collera dei poveri, ha detto Monsignor Bregantini, responsabile della Commissione episcopale per il lavoro. La collera dei poveri, di coloro che, secondo l’Istat possono diventare un quarto dell’intera popolazione italiana. La collera degli operai e dei ceti medi che si proletarizzano che, sempre secondo l’Istat, sono oramai la maggioranza del Paese. La collera di chi rischia di perdere tutto per sé e per i propri figli, e che aumenta la propria rabbia e indignazione quando sente Berlusconi e Tremonti dire che le cose non vanno male, che i ristoranti sono pieni, che la povertà è un’invenzione mediatica.
http://www.asianews.it 13/10/2010 09:56 Pare che questo importante discorso pubblico di Bernanke sia “sfuggito” alla stampa “indipendente”...Il disastro finanziario bancario americano e globale è ormai imminente...La situazione è così disastrosa che se ne potrebbe perdere il controllo in qualsiasi momento...E’ difficile attuare le necessarie misure d’austerità in uno Stato in cui le leggi sono stabilite da un sistema parlamentare...Vale a dire in un sistema in cui i rappresentanti del popolo sono soggetti ad un periodico e fastidioso scrutinio, le elezioni popolari...In altre parole egli afferma che occorre sottrarre agli organi elettivi ogni potere autonomo in merito alla determinazione delle tasse....Per quanto grandi e macroscopici siano stati i suoi errori e perfino i suoi crimini, il sistema bancario ed i suoi uomini non vanno chiamati a risponderne in proprio. Leggi tutto l'articolo http://www.libreidee.org Scritto il 23/12/10 Un importante economista, Bruno Amoroso, docente all’università danese di Roskilde. Allievo del professor Federico Caffè, grande economista italiano scomparso nel nulla il 15 aprile 1987. Afferma che i titoli tossici, divenuti carta straccia una volta scoppiata la bolla immobiliare; il bluff di mutui senza copertura, di quote azionarie senza capitali e senza più valore commerciale né relazioni con l’economia reale. Grande crisi? No, grande truffa. Organizzata dagli Stati, con la complicità delle banche centrali. Obiettivo: derubare i cittadini. Letteralmente: espropriarli dei loro risparmi, per alimentare il grande flusso del capitalismo finanziario globale: hi-tech e spese militari in primis. Tutto legale, naturalmente. Perché sono stati gli stessi “truffatori” a manipolare le leggi per agevolare il grande saccheggio. Leggi tutto l'articolo |
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Barcellona: manganelli sul movimento 15 M da Barcellona, Michele Primi ''Mai vista tanta bestialità'' di Antonio Marafioti Batalla campal en Barcelona. Desalojo Plaza Cataluna 27-M (video) Carga Policial Plaza Cataluña (video) Carga policial Plaça catalunya FCB-ATH (video) Mossos pegan a la gente en la limpieza de Plaza Catalunya - Alvarito Pinto (video) |
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La democrazia del consenso del Movimento 15 M di Angelo Miotto Toma la calle (video) |
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In Spagna sono 58mila a suonare la sinfonia dell’indignazione di Cristina Artoni |
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“Cairo, Reykjavik, Madrid! Ahora es nuestro turno” |
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Il manifesto politico di “¡Democracia Real YA!”, in italiano di Lucio Colavero |
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Las plazas del mundo se van a llenar, @world, take over the squares http://tomalaplaza.net/ Segui su Twitter l'Organizzazione e Tutti gli Appuntamenti https://twitter.com/#!/search/%23italianrevolution Un 'manifesto' interattivo: scrivi le tue idee https://docs.google.com/document/d/1KyadJTQMtThN7Tq-FBUUhbzO0Z99KjV7PbMRvFPAxNSs/edit?hl=en_US&pli=1# #ItalianRevolution: vogliamo la felicità (video) http://video.unita.it/media/Politica/_ItalianRevolution_vogliamo_la_felicit__2802.html Help US to change the World and Democracy! From #spanishrevolution to #worldrevolution Currently over 538 places over the world revolutioning! http://www.thetechnoant.info/campmap/ Guarda la Fotogallery di Michaela De Marco su peacereporter.net http://it.peacereporter.net/upload//zip/50294/05_2011_15MBarcellona_DeMarco/index.html
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Non c’è una data che stabilisca quando la resistenza iniziò. Come scrisse Piero Calamandrei, semplicemente, «Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini». La lotta partigiana in Italia fu caratterizzata dall’impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo con la violenza e la persecuzione aveva tentato di stroncare con ogni mezzo. Cattolici, Comunisti, Liberali, Socialisti, Azionisti, Monarchici, Anarchici, trovarono intesa ideale e organizzativa sotto il comune obiettivo della democrazia e della libertà. È in quella scelta che si trovano le radici dell’Italia repubblicana. È grazie a quella scelta, infatti, che venne a costituirsi il Comitato di Liberazione nazionale che dopo la cacciata dei nazisti e del fascisti fu la culla per il primo parlamento democratico e la fucina feconda della nostra Costituzione. |
Un altro no a Icesave Islanda, un paese che vuole punire i banchieri responsabili della crisi di Jóhanna Siguroardót Uscire dalla crisi, senza sudare di Ludovic Lamant |
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"Chicchi", la Costituzione e la Resistenza... oggi |
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La memoria tradita del Risorgimento di Paolo Flores d'Arcais Quale festa di Furio Colombo |
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La Costituzione letta dai modenesi (video) 17 marzo: piazze unite per mandare a casa B. Piazza del Popolo come Piazza Tahrir, beh, vale la pena provarci, almeno, sarà sempre meglio che deprimersi davanti alla tv di Pierluigi Sullo 150°: il 17 marzo X Togliercelo di Torno by Alex Foti e Max Guareschi |
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Il tao della decrescita, incontro con Serge Latouche di Francesco Bevilacqua Latouche: il capitalismo condanna il mondo al suicidio |
L'origine della festa dell'8 Marzo Festa delle donne, le iniziative di «Se non ora quando» «Il mondo sarà salvato dalle nonne indiane» di J. Bufalini |
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Un anno rischioso da vivere di Michael T. Klare I prezzi alimentari raggiungono un nuovo picco storico Fame: la minaccia del grano su Cairo e Algeri di Roberto Bongiorni |
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Crisi, la lezione svedese di Nicola Sessa Egitto e Tunisia: 100 rivolte così, prevede Davos di Federico Rampini Murdoch contro l'élite globale? di Paul B. Farrell Fortezza Davos di Enrico Piovesana Food-riots, reazione a catena - la cronologia di Alberto Tundo |
http://www.abbiamounsogno.it/ Ho fatto un sogno, è meraviglioso e non intendo più svegliarmi. Bologna 29 e 30 Gennaio 2011 presso "La Scuderia", Piazza Verdi, 2 - h 10:00 |
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Shame: siamo tutti belgi di Michele Mezza Belgi in marcia contro la mancanza di un governo |
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Suicide for a Cause By Adam Lankford Dichiarazione Universale dei Diritti Umani art.23 Ogni persona ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2. Ogni persona, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3. Ogni persona che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui/lei e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. 4. Ogni persona ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi Suicidi col fuoco per disperazione: 17 dicembre 2010: Tunisi - Mohamed Bouazizi, 26 anni 12 gen. 2011: Algeria, Bordj Menail - Aouichia Mohamed, 26 anni 16 gennaio: Algeria, Jijel - un ragazzo di 26 anni Algeria, Boumerdes - un uomo di 41 anni 17 gen.: Mauritania, Nouakchott - Yacoub Ould Dahoud, 40 anni Algeria, Boukdhra - Mohsen Bouterfif, 27 anni Algeria, Mostaganem - Senouci Touat (non è in pericolo di vita) |
Tunisia: un’insurrezione per il pane e per la libertà di Annamaria Rivera Il Lavoro è un Diritto |
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«Cittadini indignatevi! Ribellarsi è giusto!» di Luca Sebastiani L’indignazione vende bene di Eric Aeschimann Ragazzi, questo mondo fa schifo: indignatevi! di Alessandro Verani Un testimone del ventesimo secolo |
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