http://www.milanox.eu
marzo 1st, 2011

150°: il 17 marzo X Togliercelo di Torno
by Alex Foti e Max Guareschi

All’autunno studentesco europeo che ha unito una generazione in risposta alla crisi da Londra a Roma, corrisponde la sollevazione della generazione precaria da Tunisi a Bengasi, dal Cairo a Teheran. Con l’opposizione virale al potere dei social network, i giovani scolarizzati ma impoveriti danno il la ad altri strati sociali per sollevarsi contro i regimi, impadronendosi prima della comunicazione e poi delle piazze, fino al rovesciamento finale del tiranno da decenni al potere e l’apertura di una nuova fase, tanto piena d’incognite quanto libera e feconda.

Da noi, donne e studenti hanno fatto sentire la loro voce e riempito le strade d’Italia coi loro corpi contro la degenerazione della democrazia repubblicana in cleptocrazia e pornocrazia, nepotismo e gerontocrazia, col proliferare di forme razziste e autoritarie nella fase crepuscolare di quasi trent’anni di berlusconismo (alla luce del bunga bunga, conviene datare dalla comparsa di Drive In).

Eppure nonostante il 14 dicembre (nadir di Fini e zenith del movimento studentesco) e il 13 febbraio (l’onda pink delle donne che hanno scosso la politica italiana), il tiranno corrotto e corruttore rimane al potere, anzi aumenta il proprio vantaggio parlamentare. Come liberarci di lui? La stragrande maggioranza della società civile italiana ha gioito del fatto che Mr B dovrà comparire il 6 aprile di fronte alle magistrate di Milano. Al di là dei tempi necessari alla sua rimozione per via giudiziaria, è facile constatare come ciò rischia di coincidere con una ritirata del movimento di opposizione al regime berlusconiano, in attesa che si compia il catartico giudizio, evidentemente dimentichi di come tante date preannunciate come definitive e liberatorie, siano poi trascorse col Cavaliere ancora in sella.

Il popolo in Italia oggi non è  sovrano, la sovranità è di Berlusconi. Ma al popolo appartiene il potere di ultima istanza, quello di rovesciare regimi iniqui per mezzo dell’azione collettiva non violenta a oltranza, con l’occupazione per giorni e settimane di uno spazio pubblico dai connotati altamente simbolici e faccia da cassa di risonanza per i media di tutto il mondo. Nulla può sconfiggere il People Power, la forza della società che si scrolla di dosso paura e passività e si riversa nelle strade fino a quando il despota è mandato a casa. Dal 1989 a oggi la forza della democrazia dal basso è sempre apparsa come l’onda che finisce per rompere ogni diga autoritaria. Certo, le rivoluzioni democratiche perdono anche. Ma il più delle volte finiscono per prevalere.

Questo discorso ci riguarda da vicino come italiani: perché non possiamo fare come al Cairo? Di fronte a un regime che non se ne vuole andare, che ha perso la fiducia del popolo e fatto scendere la fama dell’Italia alle stalle, c’è solo una soluzione: la rimozione sull’onda della mobilitazione popolare a oltranza. Vogliamo far cadere Berlusconi? E allora riempiamo di Popolo Piazza del Popolo, fin dal 17 marzo, il giorno in cui si celebra del 150° dell’Unità d’Italia. Che diventi il nostro nuovo Risorgimento, quella giornata e le seguenti, contro chi osteggia la costituzione democratica e l’unità degli italiani. Riempiamo Piazza del Popolo a Roma, Piazza Castello a Milano e le altre piazze d’Italia fino a che non se ne andrà. Se sarà occupata prima, durante, dopo il 6 aprile non avremo bisogno di aspettare un verdetto definitivo chissà quanto lontano. Non possiamo aspettare il 2013. Scendiamo in tante e tanti della società civile, dei movimenti, dei sindacati, delle associazioni in Piazza del Popolo, la piazza simbolo della rivolta della giovane generazione e del disgusto delle donne italiane. Salviamo la democrazia e l’unità italiane. Dobbiamo solo essere in tante e tanti a dire: “Forza Silvio, vattene”. Perché noi non ce ne andremo. E lo scriveremo sui nostri tricolori.

top