Al di là dei complotti, del nemico interno o esterno resta una domanda, chi darà la libertà, il lavoro e il pane al popolo siriano? |
NOW SYRIA - December 26, 2011 - Lunedì mattina il fuoco di accerchiamento con mitragliatori di grosso calibro sul distretto sunnita di Baba Amro nel centro della città di Homs ha causato l’uccisione di 13 persone e dozzine di feriti. La situazione è spaventosa e il bombardamento è il più intenso degli ultimi tre giorni. Gli osservatori devono andare immediatamente nel distretto martire di Baba Amro per fermare il massacro ed incontrare il popolo syriano, così che possano testimoniare i crimini perpetrati dal regime. - Denunciano gli attivisti dei diritti umani sul campo. |
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Cresce la violenza in Siria: per l’Onu i morti sono cinquemila Siria, opposizione a pezzi. Saggi in esilio. Disertori senza armi. Civili pronti alla guerra. di Gea Scancarello |
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In Siria sangue sulle elezioni, l’esercito spara a Homs: diciotto civili morti di T. Guerrisi Siria alle Urne Mentre nel Paese si Combatte Le opposizioni chiedono il boicottaggio del voto per il rinnovo dei consiglio municipali e insistono con la campagna di disobbedienza civile. Continuano i combattimenti tra esercito e disertori. Decine di morti, tra soldati e civili, negli ultimi tre giorni |
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Al Arabiya 07 dicembre 2011 - Il Ministro della Difesa Russo ha annunciato che uno squadrone di navi da guerra è partito per il Mediterraneo, così come un funzionario egiziano ha dichiarato che un sottomarino nucleare statunitense ha attraversato il Canale di Suez diretto nel Mediterraneo. Queste notizie giungono due settimane dopo che la U.S. carrier George Bush ha attraversato il Canale di Suez , il 20 di novembre, diretta nel Mediterraneo.
repubblica.it - 06 dicembre 2011 - Alcune navi da guerra americane che fanno parte della flotta presente nel Mar Rosso hanno da poche ore attraversato lo stretto di Suez, in Egitto, in direzione della Siria. Lo riferisce il sito egiziano 'Youm7'. Secondo 'Youm7', la flotta navale statunitense, guidata dalla portaerei USS George HW Bush, la nave più avanzata nell'arsenale americano, è entrata nelle acque del Mediterraneo per dirigersi verso la Siria, dove si trovano in rada nel porto di Tartus tre navi da guerra russe.
repubblica.it - 06 dicembre 2011 - Il segretario di Stato Usa incontra gli esuli siriani a Ginevra: "Il Paese deve diventare uno stato di diritto e garantire tutti i cittadini" Associated Press - In Ottobre, Assad ha avvisato che il Medio Oriente potrebbe incendiarsi se l’occidente intervenisse in Syria.
peacereporter - 06/12/2011 - Oggi pomeriggio l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, ha diffuso la notizia di una sparatoria avvenuta al confine tra lo stato mediorientale e la Turchia. Lo scambio di colpi è avvenuto tra le guardie di confine siriane e un gruppo di 35 "terroristi armati" che tentavano di passare il confine.
Al Arabiya 07 dicembre 2011 - Si leggono reports su di un grande numero di carri armati che si muovono da Maaret al-Numan in Idlib, verso il confine con la Turchia. |
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liberation.fr - 5 octobre - Baudelaire: La Fontana di sangue mi sembra perfino che il mio sangue coli a fiotti. Così come una fontana che singhiozza ritmicamente. Lo sento bene che cola con un lungo mormorio, mi tocco in silenzio per trovare la ferita. En Syrie, la répression franchit un nouveau cap Par Jean-Pierre Perrin |
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Da: fnnsyria 22/ago/2011 vengono mostrati proiettili di artiglieria pesante (video) 19 August 2011 - UNRWA spokesperson Chris Gunness said that “many people around the world were shocked by the images of unarmed refugees being shot at as they fled from their homes, amid the firing on their refugee camp.” Some 7,500 refugees across Syria have been displaced by the fighting, the UN Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East (UNRWA) reported today. The agency said it is giving cash grants for food, medicine and temporary accommodation to about 6,000 people. About 5,500 people are displaced from a refugee camp in Latakia, which came under sustained assault from Syrian Government forces last weekend. Dozens of people in the port city are reported to have been killed, and UN officials have voiced grave concern about the situation. Around half a million Palestinian refugees in Syria are registered with UNRWA, which operates in Jordan, Lebanon, the West Bank and the Gaza Strip, in addition to Syria. |
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Video immagini riprese ad Hama e postate intorno all’una del mattino il 20 agosto Video immagini riprese da dentro una moschea assediata dall’esercito 19 agosto parte prima - parte seconda - parte terza Video immagini riprese a Kaferumeh Idlib il 19 agosto Ieri il presidente Assad aveva annunciato la fine delle operazioni militari conto i dimostranti. Ma unità dell'esercito sono ancora schierate in diverse località. Ma la repressione non ferma la protesta: è il ventiquattresimo venerdì consecutivo che le rituali preghiere sono accompagnate da imponenti manifestazioni contro il regime. |
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Damasco august 18 2011 - Press Release - Syrian Revolution General Commission Quarantaquattro gruppi, tra cui i Comitati di coordinamento locale, la principale piattaforma che riunisce gli organizzatori delle proteste nelle varie città, hanno sottoscritto il documento della neonata coalizione che punta tra l'altro ad avvicinare le "diverse visioni di tutti i rivoluzionari". Più a lungo termine, la Commissione Generale per la Rivoluzione Syriana mira a "costruire uno Stato civile, democratico, basato sulle istituzioni e che garnatisca libertà, uguaglianza, dignità e rispetto dei diritti umani a tutti i cittadini". |
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Assedio a Latakia, almeno 29 morti"Siamo bersagliati da terra e mare" |
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Saturday, 6 August 2011 - Edelbe, portavoce dei Comitati Locali di Coordinamento ha riferito alla TV Al Arabiya che almeno 58 civili sono stati uccisi dall’esercito syriano in Hama venerdì scorso, portando le uccisioni a 300 negli ultimi sei giorni, la città è al momento circondata da 250 carrarmati. Secondo alcuni testimoni, citati dall’agenzia Associated Press, ci sono in città unità paramilitari che cercano gli oppositori del regime casa per casa. - Preferiamo la morte all’umiliazione, Assad è un nemico di Dio, chi uccide il suo popolo è un traditore cantavano i dimostranti. Il membro del parlamento libanese sig. Ahmad Fatfat ha dichiarato al quotidiano Al Joumhouria che l’astensione del Libano nelle votazioni del consiglio di sicurezza sulla condanna del regime syriano, ha scioccato il popolo libanese e i suoi sentimenti dimostrando una mancanza di solidarietà verso il popolo syriano, le cui richieste di riforme sono state represse nel sangue dalla brutalità del presidente Assad. Il sig. Ahmad Fatfat ha chiamato l’ambasciatore libanese all’ONU Nawaf Salam chiedendo le sue dimissioni. Venerdì, centinaia di Kuwaitiani hanno dimostrato in due diverse manifestazioni la loro solidarietà con il popolo syriano, chiedendo l’espulsione dell’ambasciatore syriano in Kuwait e il ritiro dell’inviato kuwaitiano da damasco. |
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Dopo tre giorni di riunioni il consiglio di sicurezza dell’ONU impossibilitato da russia e cina a redarre una risoluzione contro gli eccidi in Syria si è limitato ad una condanna delle violenze.
… The legitimate aspirations of the Syrian people must be addressed through an inclusive Syrian-led political process that guarantees fundamental freedoms and rights for all … |
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About 100 tanks and troop carriers made for Hama, while a further 200 were seen near the eastern town of Deir al-Zour, Rami Abdel Rahman, the head of the London-based Syrian Observatory for Human Rights, told the AFP news agency. August 3-2011 |
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All'imbrunire del lunedì l'esercito ha ripreso i bombardamenti indiscriminati, proprio quando i residenti stavano per interrompere il digiuno del Ramadan e si stavano recando alle moschee per le preghiere della notte. Il più alto organo delle Nazioni Unite si è riunito in serata a New York sulla crisi in Syria, senza però ottenere alcun risultato. stralci del primo agosto sera |
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Alle prime luci di lunedì 1 agosto 2011, in alcune cittadine coinvolte nelle proteste, l'esercito ha annunciato, dagli altoparlanti, che nuove operazioni militari inizieranno alle cinque. In solidarietà con le vittime del massacro di Hama, due grandi marce sono partite all'alba di lunedì nella capitale Damasco, una dalla Moschea Al Daqqaq e l'altra dalla Moschea Al Hassan. Ieri almeno 42 persone sono rimaste ferite da bombe a frammentazione lanciate dalle forze di sicurezza siriane contro una manifestazione alla periferia di Damasco. Il massacro di Hama ha visto l'uccisione di almeno 150 persone e il ferimento di centinaia di dimostranti, attivisti per i diritti umani riferiscono di oltre duecento morti. Il Segretario delle Nazioni Unite ricorda alle autorità Syriane di essere responsabili di fronte alle leggi internazionali per i diritti umani di ogni violenza perpetrata contro le popolazioni civili. stralci del primo agosto mattino |
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E' sera, il massacro continua, dopo oltre duemila morti decine di migliaia di feriti e un numero imprecisato di dispersi l'opposizione syriana alla tirannia degli Assad, non ha ancora imbracciato il fucile. (ndr) corriere.it - 31 luglio 2011 16:45 - Cannonate sulla folla: massacro in Siria - Cresce col passare delle ore il bilancio delle vittime in Siria. Difficilissimo fornire dati precisi: si parla di oltre un centinaio di vittime ma le cifre potrebbero essere anche superiori. Le fonti locali dicono che i tank dell'esercito hanno investito la città e i suoi dintorni con una pioggia di granate, a un ritmo di almeno quattro al minuto. Il numero delle vittime potrebbe salire ancora perché diversi corpi, dice la fonte, «giacciono abbandonati nelle strade» mentre i cecchini hanno preso posizione sui tetti dell'edificio della compagnia elettrica e della prigione. «I carri armati stanno attaccando da quattro direzioni. Stanno sparando a casaccio con le mitragliatrici pesanti e travolgendo le barricate stradali erette dagli abitanti». Il Fatto Quotidiano 31 luglio 2011 10:45 - Siria, i carri armati sparano sui civili Ad Hama oltre 100 morti, ha riferito all’Ansa un testimone da Hama. L’attacco è scattato all’alba: i mezzi dell’esercito sono arrivati da quattro direzioni e hanno iniziato a fare fuoco con cannoni e mitragliatrici. Sabato scorso il Colonello Riyadh Al-Assa’ad, ha annunciato per telefono all'agenzia France-Presse di Nicosia, l'uscita dall’esercito siriano in segno di protesta contro la repressione delle autorità e di aver preso il comando del “suo” Esercito Siriano Libero. “Sulla base della nostra scena nazionale e delle esigenze per fermare i massacri che non tolleriamo più, annunciamo la formazione dell’esercito siriano libero”. Ha spiegato che l’obiettivo è di “operare in collaborazione con la popolazione per la libertà, la dignità, la rivoluzione e per rovesciare il regime “. Egli ha invitato “tutti a disertare l’esercito e astenersi dall'eseguire gli ordini e sparare ai connazionali .” Ogni soldato che sparerà sui cittadini sarà considerato un legittimo bersaglio da parte del nostro esercito”. |
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I gruppi per i diritti umani in Syria comunicano che, durante i 138 giorni trascorsi dal 15 marzo al 31 luglio, oltre 2.000 persone sono state uccise, 3.000 scomparse e circa 25.000 imprigionate dalle forze di sicurezza syriane. Con una media di 15 uccisioni, 22 scomparsi e 181 arresti ogni giorno. Questo qualifica la repressione delle proteste popolari contro il governo di Bashir Al Assad come crimini contro l'umanità.
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31 luglio 10:24 A YouTube video purportedly filmed on Sunday shows people in Hama cheering for defecting troops and giving them flowers and food. 31 luglio 9:43 A You Tube video purportedly filmed on Sunday shows army tanks shelling Hama. 31 luglio 8:24 A YouTube video purportedly filmed on Sunday shows army tanks deploying at Hama’s Assad roundabout. 31 luglio 8:08 A YouTube video purportedly filmed on Sunday morning shows the city of Hama being bombarded. 29-30/7 - 0:00 Gunfire can be heard in Kaswa in a video purportedly filmed overnight. Your silence is killing us “Controcultura” Siriana di Miriam Giannantina |
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http://www.repubblica.it - 15 luglio 2011 - A Deraa oggi per la prima volta l'esercito ha fatto da scudo tra migliaia di manifestanti e le forze di sicurezza fedeli al regime, proteggendo cosi i civili dalla repressione. E' di almeno 32 morti e decine di feriti il bilancio della repressione in molte città della Siria nel diciottesimo venerdì di proteste contro il regime di Bashar al-Assad. Le forze di sicurezza sono intervenute con durezza sparando contro i civili per disperdere le centinaia di migliaia di siriani tornati in piazza a Damasco, Hama, Homs, Idleb, Deraa, Talbisa e Diar al-Azor. Le proteste hanno segnato l'inizio del quinto mese della rivolta iniziata il 15 marzo nella povera città meridionale di Deraa, a 120 chilometri dalla capitale. Un attivista dell'Osservatorio siriano dei diritti dell'Uomo, Abdel-Rahman, ha invece confermato che "più di un milione le persone" sono scese in piazza in tutto il Paese. "E' stato un messaggio importante rivolto alle autorità, che ha dimostrato quanto sia cresciuto il movimento in tutto il territorio nazionale - ha aggiunto - più di mezzo milione di persone sono sfilate per le vie di Hama e tra 450 mila e 550 mila a Deir Ezzor". Siria, storie da una rivoluzione di Noemi Deledda http://www.terranews.it - Inviato da Andrea Canfora il Ven, 15/07/2011 - 19:53 - Oggi sono in molti a temere che la primavera araba siriana covi dentro di sé il germe del fondamentalismo islamico. Paradossalmente il primo a non volere la caduta dello storico nemico Assad è Israele. In un dossier elaborato dal ministero della Difesa, il governo di Benjamin Netanyahu ha messo in guardia la comunità internazionale sull’alto rischio di islamizzazione del Paese, tenuto a bada grazie alla dittatura laica. Per il momento però il Consiglio di sicurezza dell’Onu non è riuscito neanche ad approvare una risoluzione di condanna contro la Siria. Ieri l’organo decisionale si è limitato solo a denunciare una probabile violazione del trattato di non proliferazione nucleare da parte di Damasco. Il regime di Assad starebbe agendo in combutta con Iran e Corea del Nord per ottenere un rudimentale armamento atomico. Niente di nuovo, ma ora il programma nucleare siriano torna a far notizia. |
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Syria protesters 'shot outside mosque" (video) Davutoglu: Turkey monitoring Syria closely By Sevil Küçükkosum Davutoglu, Syria FM talk about troops at border Siria, profughi in fuga verso la Turchia. L’esercito presidia la frontiera di Joseph Zarlingo |
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Navi Pillay, the UN high commissioner for human rights, criticised on Monday the government's conduct, saying the actions were shocking in their disregard for human rights. "The brutality and magnitude of measures taken by the governments in Libya and now Syria have been particularly shocking in their outright disregard for basic human rights," she told the UN Human Rights Council in Geneva, Switzerland. In her remarks, the UN's Pillay said "resort to lethal or excessive force against peaceful demonstrators not only violates fundamental rights, including the right to life, but serves to exacerbate tensions and tends to breed a culture of violence". She also renewed a call to the Syrian authorities to allow a fact-finding mission to visit the country.
Un manifesto di intellettuali chiede la fine di Assad di Karim Fael |
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Qualche ora prima che Amnesty International rendesse noto di essere entrata in possesso di immagini che dimostrano come le “forza di sicurezza” siriane sparino per uccidere manifestanti disarmati, si è appreso che 220 ONG arabe, di diversi paesi, hanno scritto ai leader del G8 chiedendo una condanna dell’uso della forza da parte del regime di Bashar al-Assad. “Il silenzio internazionale scrivono le ONG arabe è un pessimo segnale”. E’ proprio primavera! |
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He said that the massive procession converged from funerals at various mosques around the city. "When we gather in large numbers we show our power. As individuals we are strong, but this is a stronger message," the witness told Al Jazeera. "We encouraged people to join us on this funeral march and people of all backgrounds and religions did." The size of Saturday's crowd could offer a hint as to the level of grassroots support for anti-government protests which have been ongoing since mid-March, and have reportedly seen the deaths of over 850 Syrians at the hands of government security forces. |
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Il massacro di Dera’a di Noemi Deledda | ||||||||||||||||||||||||||
Uccisi a dozzine in una cittadina di confine tra Syria e Libano |
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Primavera araba, alta tensione al confine siriano-libanese di Joseph Zarlingo |
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10 maggio ore 6:30 pm (video) | ||||||||||||||||||||||||||
Siria, i militari entrano a Tafas e Homs nei rastrellamenti ucciso un 12enne |
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Carri armati siriani entrano a Baniyas per soffocare le proteste |
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Siria, città sotto assedio e oltre mille arresti in due giorni |
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Siria, uccisi soldati che difendevano i manifestanti di Ester Adorno |
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Venerdi della rabbia 29 aprile (video) | ||||||||||||||||||||||||||
Venerdi della rabbia 29 aprile (video) | ||||||||||||||||||||||||||
Venerdi della rabbia 29 aprile (video) | ||||||||||||||||||||||||||
Syria 233 membri del partito Baath al potere in Siria si sono dimessi in segno di protesta contro la violenta repressione delle rivolte decisa dal regime di Bashar el Assad. -Le pratiche dei servizi di sicurezza nei confronti di cittadini inermi a Banias e nei villaggi vicini, in particolare a Baida, sono contrarie a tutti i valori umani e agli slogan del partito Baath, è scritto nel testo firmato dai membri dimissionari, originari della regione di Banias.
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E' pesante il bilancio delle vittime degli scontri durante le proteste anti-regime in Siria in quello che gli oppositori hanno ribattezzato il "Venerdi Santo". Mentre l'agenzia ufficiale siriana Sana parla solo di feriti e ricorda che per manifestare è necessaria l'autorizzazione del ministero dell'Interno, gli attivisti dell'opposizione parlano di 88 vittime, il peggior bagno di sangue dall'inizio delle manifestazioni. Il maggior numero di morti sarebbero stati riportati nella città di Azraa, vicino a Deraa, e a Douma, un sobborgo di Damasco. E al termine di una giornata drammatica giunge il monito del presidente degli Stati Uniti Barack Obama: "L'atroce ricorso alla violenza deve terminare subito", avverte l'inquilino della Casa Bianca, che accusa il presidente siriano Assad di cercare l'aiuto iraniano nella repressione. |
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http://www.repubblica.it/ - 15 aprile 2011 - Siria: "Manifestanti torturati" L'organizzazione di difesa dei diritti umani Human Rights Watch (HRW) accusa i servizi di sicurezza e di informazione di aver torturato numerosi manifestanti. Le accuse sono basate sulle testimonianze di 19 persone arrestate dal servizio segreto Mukhabarat a Damasco, Daraa, Duma, Al-Tal, Homs e Banias. Fra i detenuti ci sono due donne e tre adolescenti. L'ong afferma di aver visionato un video sul quale prigionieri rilasciati a Daraa "portano segni di torture sul corpo... Tutti i detenuti arrestati durante le manifestazioni, a eccezione di due, hanno riferito ad Human Rights Watch che ufficiali del Mukhabarat li hanno picchiati durante l'arresto e la detenzione, e che hanno visto decine di di altri detenuti picchiati o hanno sentito grida di persone che venivano picchiate". Alcuni hanno detto di essere stati torturati "con apparecchi da elettrochoc, cavi e fruste". Erano rinchiusi in celle sovraffollate e molti di loro sono stati privati del sonno, del cibo e dell'acqua. |
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La tv di stato annucia che: - Il Presidente Assad accetta le dimissioni del governo. - milioni in piazza lo sostengono. |
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28 marzo 2011 - Rivolta in Siria Le cifre fornite dalle fonti mediche, indicano che in sette giorni di repressione le forze di sicurezza avrebbero uscciso più di 150 persone. I dimostranti hanno abbattuto la statua del defunto presidente Hafez al Assad, padre dell'attuale capo dello Stato, durante le proteste di ieri, e hanno inalberato uno striscione con su scritto: "Il popolo vuole la caduta del regime". Dalla crisi siriana ha parlato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, che ha affermato in una nota: "I recenti avvenimenti dimostrano chiaramente che la repressione violenta delle manifestazioni pacifiche non risolve le aspettative del popolo, che vuole godere dei diritti umani fondamentali che gli sono stati negati per lungo tempo". Anche Catherine Ashton, si è detta "scioccata" dalla violenta repressione nei confronti dei dimostranti e ha esortato le autorità locali "a soddisfare le legittime richieste e le aspirazioni del popolo" siriano e a "fermare le violenze subito". |
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