http://www.ilmondodiannibale.it Bashar cerca casa, a Mosca? Forse il segnale più importante potrebbe essere costituito da una visita privata della signora Asma’ al-Assad a Mosca. Di solito infatti sono le mogli che si occupano di salotti, viste, arredi. E se questa visita privata si realizzasse sarebbe un buon segnale per Washington e Mosca, impegnate da alcune settimane per una soluzione della crisi siriana: il loro piano prevede la consegna del potere da parte del Presidente Bashar in cambio di “un comodo esilio in Russia”. Il piano di Stati Uniti e Russia ha lo scopo di riportare stabilità in Siria e fermare il genocidio dei cittadini per mano del regime di Assad , utilizzando ”la formula Yemen”, dove su iniziativa saudita si è riusciti a far sloggiare l’amico scomodo, il presidente Ali Abdullah Saleh, a mezzo della consegna del potere al suo vice, Abed Rabbo Mansur Hadi. Non è stato facile per Washington rinunciare ai servigi dell’amico Saleh, premurosamente assistito per mesi in un ospedale saudita dopo il brutto incidente occorsogli a Sana’a, ma alla fine gli Stati Uniti e l’ Arabia Saudita lo hanno convinto a mollare, in cambio di un comodo esilio in America Per realizzare questo piano , funzionari di alto livello del Ministero degli esteri russo trattano da settimane con gli americani. Il piano prevede che, con il consenso del Presidente Assad, il potere a Damasco passi nelle mani di un gruppo accettabile sia agli americani che ai russi. Prospettiva che inquieta Hezbollah. Il “Partito di Dio”, filo iraniano e di conseguenza filo siriano, si sta preparando per il dopo Assad trattando con i “Fratelli Musulmani” in Siria al fine di garantire gli interessi del partito e per evitare danni nel caso in cui fossero loro ad andare al potere in Siria. Ma, ad ogni buon conto, Hezbollah sta trasferendo le sue armi dalla Siria al Libano, in particolare quelle armi che fino ad oggi Assad si è rifiutato di consegnare a Hezbollah: ma dopo l’imposizione delle nuove sanzioni ha dovuto cambiare posizione.
|