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Ne quì Ne Altrove!!! |
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http://www.notav.info - 17 agosto 2011 ore 21.20 Circa cinquecento no tav questa sera alla stazione di Avigliana, in val di Susa hanno bloccato il treno internazionale ad alta velocità tgv diretto da Lione a Torino. Questo per la val di Susa è un treno simbolo, che dimostra l’inutilità di una ulteriore linea ferroviaria in val di Susa. Torino è collegata perfettamente a Lione e ogni giorno i treni scorrono velocemente oltre i confini. Non siamo isolati dall’europa e non lo rimarremo. Questa è una prima risposta alle azioni vigliacche della giornata di ieri che da queste pagine abbiamo narrato. Quello di stasera è un ulteriore tassello nella scacchiera dell’assedio permanente in cui ormai vivono le forze di occupazione impegnate nella difesa del fortino di Chiomonte. Ancora una volta FERMARLO E’ POSSIBILE FERMARLO TOCCA A NOI! |
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Il Fatto Quotidiano - 7 luglio 2011 - “Abbiamo molto riflettuto al nostro interno dice Gianna -. Il potere ha derubricato il Tav a un problema di ordine pubblico, ma noi dobbiamo togliere la lotta da questo terreno, come abbiamo sempre fatto. Chiediamo di avviare una riflessione nei vari comitati da riportare a tutti, sull’opportunità di non assecondare la logica dall’ordine pubblico. Lo Stato ha dato un segno di debolezza, non dimentichiamolo. Diamoci una decina di giorni per consentire ai comitati di riunirsi e dare la parola tutti” “E’ chiaro che da quelle reti non ci faranno passare interviene un altro rappresentante -. La posta è alta e dobbiamo mantenere la discussione sulle modalità di azione e sul linguaggio. Non possiamo fare il loro stesso gioco. Questa è la non violenza: ribaltare il piano della risposta violenta, sul quale vorrebbero portarci, per attuare azioni creative e sorprendenti”. “Siamo contrari all’uso della forza pubblica e alla violenza da qualunque parte provenga dice Plano -. Non possiamo buttare 20 anni di lotta al Tav, continueremo le azioni legali per fermare l’opera”. |
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Manifestazione No-Tav Del 3 Luglio 2011 Esattamente come a Genova giusto 10 anni fa.
Oggi a Chiomonte si sono sfiorati due mondi inconciliabili: la lotta ventennale contro il TAV determinata ma pacifica delle famiglie che difendono i beni comuni e, in reazione alle provocazioni della polizia, quella idiota e violenta che è fine a se stessa e prescinde dalle ragioni e dai luoghi.
Come a Genova gli agenti hanno fatto un uso spropositato ed in alcuni casi ingiustificato di lacrimogeni, come a Genova i media ora avranno buon gioco ad enfatizzare solo gli scontri ed oscurare le cifre della manifestazione popolare: un danno enorme per tutte le componenti del movimento NO-TAV; un vantaggio regalato alle lobby di faccendieri, politici corrotti, imprenditori mafiosi. - le foto della manif - http://www.notavtorino.org/
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Trionfo No-Tav: l’Italia scopre la resistenza della val Susa No Tav, la fiaccolata (video) No Tav Val di Susa - La rivolta corre su Internet (video) No Tav, la polizia sfonda il presidio dei manifestanti (video) No Tav, la lunga notte in attesa della battaglia decisiva di Lorenzo Galeazzi e Cosimo Cari No Tav. L`assalto finale per la `fonte illecita di finanziamento` di Claudio Metallo |
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Il cantiere dovrà partire entro il prossimo 30 giugno, pena la perdita dei fondi Ue. Ci sono infatti 671 milioni di euro a rischio se non apre il cantiere per il tunnel geognostico della Maddalena. Sono già stati tagliati dall'Unione Europea a causa dei ritardi accumulati 9 milioni di euro. Ieri il vice ministro ai trasporti Roberto Castelli aveva sollecitato l'inizio dei lavori. Caro Fassino, tuo padre partigiano difese la val Susa di Matilde Bertone (ottant'anni) TAV e Nonviolenza di Gianni D'Elia Presidio No-Tav in Val di Susa: pronti a resistere agli sgomberi (video) Airaudo: e ora giù le mani dalla val Susa, bene comune Noi, madri di Valle di Susa… |
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Difendiamo la Val di Susa e i suoi abitanti di Giulietto Chiesa Tav a mano armata: fine della sovranità popolare? Appello per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa No-Tav, appello ad Amnesty I No-Tav alla polizia: fermiamo insieme la rapina dell’Italia http://www.notavtorino.org/ |
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Non c’è una data che stabilisca quando la resistenza iniziò. Come scrisse Piero Calamandrei, semplicemente, «Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini». La lotta partigiana in Italia fu caratterizzata dall’impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo con la violenza e la persecuzione aveva tentato di stroncare con ogni mezzo. Cattolici, Comunisti, Liberali, Socialisti, Azionisti, Monarchici, Anarchici, trovarono intesa ideale e organizzativa sotto il comune obiettivo della democrazia e della libertà. È in quella scelta che si trovano le radici dell’Italia repubblicana. È grazie a quella scelta, infatti, che venne a costituirsi il Comitato di Liberazione nazionale che dopo la cacciata dei nazisti e dei fascisti fu la culla per il primo parlamento democratico e la fucina feconda della nostra Costituzione. |
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