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No-Tav, assedio infinito per “circondare” la polizia Non si piega la resistenza civile della valle di Susa contro l’aggressione del governo, che ha inviato agenti antisommossa ad occupare con la forza l’area destinata ad ospitare il primo cantiere della Torino-Lione. Dopo la manifestazione oceanica del 3 luglio e la grande fiaccolata con ventimila dimostranti nel cuore di Torino, torna a scaldarsi il “fronte” valsusino di Chiomonte, dove i No-Tav col loro campeggio a ridosso del “fortino” eretto da polizia e militari (150 alpini della Taurinense) hanno avviato un “assedio” pacifico per denunciare la violenza dell’«invasione» del territorio. Per tutta la notte musica e cori partigiani, con bastoni sbattuti a ritmo contro i reticolati nonostante il massiccio impiego di idranti: «Non ci fermeremo, non daremo tregua alle truppe di occupazione». Il weekend in arrivo si annuncia movimentato: il 22 luglio l’assedio dei manifestanti diventerà un vero proprio “accerchiamento”, da Chiomonte e da Giaglione, dopo cene all’aperto, grigliate, falò e conferenze politico-culturali con accademici come Ivan Cicconi e Claudio Cancelli. Tema: la Tav come “strumento di appropriazione del denaro e della ricchezza pubblica”. «A creare tensione è anche l’orario», scrive Mariachiara Giacosa su “Repubblica”: «Non sarà giorno, ma notte fonda e se, come pare, l’assedio al cantiere avverrà attraverso i boschi, la situazione potrebbe diventare critica». Da bollino rosso, continua “Repubblica”, anche la serata di domenica: di ritorno dai cortei di Genova, a Chiomonte ci sarà Heidi Giuliani per il decennale del G8. Ma se i giornali paventano la comparsa di “blac bloc”, i No-Tav assicurano: il 24 luglio a Chiomonte ci saranno gli ex alpini della valle di Susa: «Andremo là con indosso il nostro cappello e cercheremo di parlare ai soldati: si rendono conto che gli alpini devono proteggere le popolazioni delle valli anziché opprimerle per favorire i signori dei grandi affari?». L’appuntamento è per domenica alle ore 17: i “veci” si presenteranno al campeggio allestito proprio davanti al cancello controllato dagli uomini della Taurinense. Alpini di ieri contro alpini di oggi, «per far vedere ai professionisti della guerra che lo spirito alpino significa difendere le montagne ed i propri abitanti, non occuparle e vessarli». L’assedio sarà lungo, almeno quanto l’estate, assistito dalla tendopoli della “Libera Repubblica della Maddalena” rimontata davanti ai reticolati. Dibattiti, concerti, proiezione di film: un calendario di appuntamenti per parlare di Tav, di territorio, di politica e di lavoro. Valsusini, giovani, persone che passeranno a Chiomonte una parte delle loro vacanze tra cucine da campo, docce comuni, raccolta differenziata e pulizia dei sentieri. Poi, la sera, le azioni rumorose di disturbo. O quelle che intraprende il pacifista Turi Vaccaro, che la mattina dello sgombero era saltato sull’autostrada per “bloccare” una ruspa a mani nude. Ora Vaccaro esegue esercizi yoga di fronte ai poliziotti e declama pagine del saggio sulla meditazione “La tua mente può cambiare” di Sharon Begley.
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