www.strill.it - Sabato 17 Dicembre 2011 - E' una notte piovosa,una notte fredda a Motta San Giovanni. Ma il cuore del paese non è mai stato così caldo. Francesco è libero, Francesco è tornato a casa. Arrivato a Motta San Giovanni va, per prima cosa, a salutare l’anziana nonna, in quelle ‘’rrughe’’ del borgo antico, dove né auto né telecamere possono entrare, poi l’arrivo a casa, più a valle, dove un centinaio di compaesani lo accolgono a colpi di clacson tra applausi, baci e abbracci. Il primo a salutarlo è Don Severino. Il parroco africano del centro pedemontano.
Le domande, gli approfondimenti, le considerazioni possono aspettare domani.
Oggi è festa, Motta ha il cuore caldo: Francesco è a casa.
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Repubblica.it - 17 dicembre 2011 - "Sto bene, sono ancora in viaggio e devo ancora incontrare la mia famiglia. Sto ritornando adesso a casa. Mi hanno trattato bene. Ci sono state situazioni particolari ma compatibilmente con quello che succedeva sono stato trattato abbastanza bene". E' Francesco Azzarà a parlare "Sono rimasto sorpreso - ha detto - dalla solidarietà espressa da tutte le persone, dai manifesti nelle varie città, da quello che hanno fatto le persone a me vicine e anche le persone che neanche mi conoscono, non sono abituato a questo caratterialmente … Faccio una cosa che qualsiasi altra persona avrebbe fatto, nulla di speciale ... Vi ringrazio davvero - ha detto - per essere stati vicini alla mia famiglia. Questa accoglienza è una gran bella sensazione. Ho scoperto solo ieri sera della grande mobilitazione nata in Italia per la mia liberazione. Mi ha fatto un immenso piacere".
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Fate tornare Francesco a casa
Liberate Francesco Sono passate due settimane dal rapimento di Francesco Azzarà, il logista di Emergency sequestrato a Nyala, in Darfur, il 14 agosto scorso. Da allora non se ne hanno notizie. Dopo un iniziale periodo di riserbo, d'accordo con la famiglia Emergency ritiene che sia il momento di rinnovare l'attenzione su Francesco e chiede ai cittadini, ai media e alle istituzioni italiane di mobilitarsi per la sua liberazione, esponendo la foto di Francesco sui palazzi delle istituzioni, partecipando e rilanciando le iniziative che Emergency organizzerà.
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