Resoconto del viaggio in Kosovo di Alessandro Capuzzo del Direttivo di IPRI-

Rete CCP, nell'ambito del Progetto con le Vedove di guerra di Krusha e Madhe

(Krusha grande) supportato dalla Tavola Valdese

Il viaggio si è svolto dal 20 al 23 Gennaio 2011 partendo da Venezia in volo

per Pristina e poi in macchina fino a Prizren, insieme  a Stefano Bravin

coordinatore della sede permanente IPSIA (Istituto Pace Sviluppo Innovazione

delle ACLI) nel capoluogo regionale Prizren, presso Krusha Grande dove vivono e

lavorano le vedove di guerra oggetto del progetto co-finanziato dalla Tavola

Valdese. Durante la partenza da Trieste e la permanenza in Kosovo l' IPSIA ha

fornito  supporto e ospitalità amichevole per tutti i giorni di permanenza

grazie a Stefano, a Irene (responsabile del settore sociale) a Kenan

(responsabile settore agricoltura) e Blerim (interprete e autista). Essi si

sono dichiarati disponibili ad esaminare future eventuali collaborazioni.

 # (vedere maggiori considerazioni sulla permanenza in loco in fondo)

Mi é stato così possibile arrivare in Kosovo ed introdurmi nell'ambiente con

estrema naturalezza, effettuando un primo incontro con le Vedove di Krusha e

Madhe (Krusha maggiore) - contattate a suo tempo da Alberto L'Abate e Maria

Carla Biavati - con l'aiuto dell'interprete di Ipsia che conosce bene

l'italiano venerdì nella loro sede associativa, dove sono stati consegnati loro

i primi 2400 € fattici avere dalla Tavola Valdese, e trattati gli aspetti

formali della nostra collaborazione.

Ci siamo reincontrati con calma sabato, per una visita a due famiglie

produttrici di peperoni e per conoscerci meglio chiacchierando a lungo davanti

ad un bicchier di vino. La loro produzione non è limitata alla sola salsa

"Aivar" usata per lo più con la carne alla brace, ma consiste anche di crema di

peperoni (da spalmare sul pane o usare come componente di ricette, di filetti

di polpa sott'aceto e di peperoni gialli piccanti in conserva di Kos (crema di

formaggio allo yogurt tipica dei Balcani). È dunque una linea di prodotti che

può essere commerciata anche da noi, se ben presentata.

La documentazione da loro fornita è risultata adeguata, e consta di una

fattura per acquisto materiali ammontante a 2600 euro, di due

attestati di ringraziamento per IPRI - rete CCP e per la Tavola Valdese,

nonchè degli estremi per gli eventuali prossimi versamenti bancari sia a titolo

dell' "Associazione delle Vedove di Krusha e Madhe", sia a titolo della

Cooperativa da loro recentemente costituita di cui ci é stata lasciata

documentazione.

Ci è stata fatta peraltro una specifica richiesta.

Di modificare la destinazione d'uso dei 6000 euro previsti per l'innaffiamento

a terra, da utilizzare piuttosto per l'acquisto di nuovi macchinari. La lista

ed i costi  di questi nuovi macchinari è stata richiesta e la faranno avere

in  tempi brevi. La motivazione addotta, a mio parere convincente, consiste

nella necessità di non avvantaggiare una produttrice a scapito di altre,

essendo la produzione parcellizzata in diverse proprietà per un totale di 30

lavoratrici.

Preferiscono pertanto comperare dei macchinari che vanno a vantaggio di tutte

loro, essendo utilizzati a turno nelle diverse unità coinvolte.

Le foto allegate alla presente mostrano i vasi dei vari preparati prodotti, la

nuova macinatrice e le macchine (vecchia e nuova) da scaldatura e miscelatura,

nonchè  le pignatte utilizzate in passato per la preparazione strettamente

casalinga.

Per quanto riguarda le necessità future, la Presidente Fahrije Hoti e

l'amministratrice hanno fatto presente che la soluzione prospettata, di

aggiustamento di un vecchio edificio per razionalizzare l'attività

semindustriale di lavorazione dei prodotti, soluzione che aveva portato alla

modifica del progetto iniziale presentato alla Chiesa Valdese, non è stata

ancora realizzata poichè la struttura si trova in un terreno di proprietà

privata.

Resta perciò il bisogno di costruire un capannone atto ad ospitare tutte le

attività di trasformazione e stoccaggio, che si potrebbe edificare su un

terreno pubblico messo a disposizione dal Comune di Orahovec. Questa soluzione

sarebbe preferibile all'altra prospettata, perchè garantirebbe l'Associazione

ed anche la costituita Cooperativa tutelandone appieno valore e funzione

sociali.

Un progetto del genere, per  la costruzione dell'edificio e  per

l'attrezzatura necessaria richiederebbe un finanziamento ben più elevato, e con

ogni probabilità la costituzione di una rete organizzativa più ampia, con il

coinvolgimento eventuale dell'Ipsia e di alcuni Enti locali come ad esempio la

Provincia di Gorizia che ha finanziato in passato progetti simili, a Bratunac

presso Srebrenica.

Per intanto sembra scontato, dopo aver ottenuto l'autorizzazione alla modifca

dell'impegno da parte della Tavola Valdese, proseguire nell'assegnazione delle

rimanenti tranches di finanziamento messe a disposizione, fino alla valutazione

finale che  presupporrà un nuovo viaggio di verifica, utile sperabilmente a

ragionare della prosecuzione di progetto. Viaggio che si ipotizza di

intraprendere verso giugno / luglio.

L'impressione generale è che la situazione sia propizia; per la serietà

dell'impegno della Vedove di Krusha, per il riscontro positivo da parte della

Tavola Valdese, per l'amichevole rapporto instaurato con IPSIA, e per l'idea

stessa d'approfondire le ipotesi d'intervento sul campo in Kosovo,che aprirebbe

ad un ampliamento dei soggetti da coinvolgere, anche per i finanziamenti.

 # Prizren, a venti chilometri da Krusha e Madhe è la città in cui opera

IPSIA, in Kosovo da una decina d'anni ed è una città simile a Sarajevo,

tradizionalmente mistilingue e multi religiosa (vedere foto) con presenza

larghissimamente maggioritaria Albanese, e poi Turca e Bosgnacca. Pochissimi i

Serbi ancora presenti dopo la guerra del 1999 e i moti del 2004, che hanno

visto il loro quartiere bruciare. La Chiesa principale ortodossa comunque

funziona, come pure la Chiesa Cattolica e le Jamije Islamiche. La circostanza

richiama a una possibilità di collaborazione nell'ambito della comunicazione

Interreligiosa, magari anche con la mia Trieste dove tutte queste fedi sono

presenti assieme alle riformate, Valdese compresa. Su questo credo sarebbe

utile chiedere un parere alla stasa Tavola Valdese, già nostro partner nel

progetto Krusha. Altro ambito ipotetico di collaborazione potrebbe essere la

Musica, vista la presenza di una Scuola di qualche tradizione. Esistono anche

un paio di facoltà universitarie.

top