FIRENZE 19/2/2011 All'assemblea OSM del 19/2/2011
Cari amici Speravo di essere con voi oggi ma una brutta bronchite mi ha impedito di partire per l'India, qualche giorno fa, e mi impedisce ora di venire da voi. Fortunatamente due membri della Fucina per la Nonviolenza di Firenze, Teresa e Matteo, attivi con me in questo gruppo locale del Movimento Nonviolento, si sono impegnati a venire a trovarvi, a portarvi il nostro primo quaderno . “Gramsci e la Nonviolenza” , ed a farvi avere questa mia nota. Come Ipri -Rete CCP ci siamo interessati ripetutamente alla vostra/nostra campagna per il “riconoscimento del diritto del cittadino a scegliere quale forma di difesa finanziare”, obbiettivo che, come scrive Angelo Gandolfi nella sua bella lettera ai Berretti Bianchi, è “irrinunciabile” e sta diventando un obbiettivo a carattere mondiale e non solo italiano. Personalmente mi trovo molto d'accordo con quanto scrive Angelo Gandolfi , che rappresenta la Campagna italiana OSM negli organismi internazionali (di cui ho fatto parte anche io), e cioè “della necessità di allinearci con il resto del mondo e sostituire all'obiezione di coscienza alle spese militari il concetto della 'Peace Tax' che corrisponde a quella che la Campagna stessa definisce 'opzione fiscale per il finanziamento della difesa nonarmata e nonviolenta' e che da anni è l'obbiettivo fondamentale”, e condivido anche la sua idea “che non ci sono ..le ragioni per abbandonare l'obbiettivo di cui abbiamo parlato prima del “riconoscimento del diritto del cittadino a scegliere quale forma di difesa finanziare”. E concordo anche con la sua idea che invece di chiudere la campagna sia necessario trasformarla cambiando anche il suo nome, come proposto da Angelo, per esempio, allineandosi con quello internazionale di “Conscience and Peace Tax”. Noi come IPRI-Rete CCP, abbiamo portato avanti questa proposta in due modi: 1) proponendo al movimento per la pace una campagna per un fondo unificato per la pace, da inserire nella Banca Etica, che unisse insieme i fondi raccolti dalla campagna OSM, con una quota, da definire, (1/10%?) di quelli raccolti da molte organizzazioni con il 5 x mille (che, come scrive giustamente Angelo, ha portato ogni organizzazione che lo riceve a coltivare “il proprio orticello” e che è stato oggetto di un pesante furto da parte di Tremonti che ha tolto ai cittadini gran parte del loro diritto di scelta), infine con una tassa libera per la pace. Questa campagna non è stata ancora lanciata perchè aspettava l'assenso della vostra assemblea, ma ha avuto un primo riconoscimento dalla “Banca Etica” che ha accettato di dar vita ad un fondo speciale con questo obbiettivo. Ci auguriamo che la vostra assemblea ne discuta e prenda una decisione 2) Accogliendo la proposta di Tonino Drago di chiedere al Ministro Giovanardi la pubblicazione e l'implementazione del'Albo di coloro che rifiutano di partecipare alle guerre ma si dichiarano disponibili a partecipare alla difesa nonviolenta del nostro paese. Tale Albo è previsto dalla legge 230/1998, comma 13, ma non è stato finora implementato. Contro questa inosservanza governativa, motivata dal ministro per rispetto della “privacy” del cittadino, è stato fatto ricorso presso il TAR di Roma, che però, con una motivazione abbastanza inconsistente, non l'ha accettato. Prima di contestare di nuovo giuridicamente questa inconsistenza la mia Associazione, d'accordo con Tonino Drago e con alcuni rappresentanti dei civilisti a livello nazionale (Castobello, Sanfilippo- di cui si acclude il testo della lettera) ha deciso di chiedere a tutte le associazioni che condividono questi obbiettivi e che hanno avuto in passato ODC e civilisti , per sorpassare l'obiezione del Ministro della “privacy”, di chieder e a questi di aderire personalmente alla campagna in atto per la richiesta dal basso dell'Albo. Questa campagna, lanciata anche su Facebook (sotto la voce “Obiezione alla guerra”) ha raccolto finora 200 aderenti ma riteniamo sarebbe importante raggiungere le 500 se non le 1000 persone. Inoltre, aderendo alla richiesta del sindaco di Vicenza, che dopo aver lottato, insieme con noi e con tutto il movimento, inutilmente, contro il raddoppio della base USA nella sua città, è stato costretto a chiedere al governo delle compensazioni, abbiamo proposto la creazione in quella città di un Centro di Ricerca per la Prevenzione dei Conflitti e per la Formazione di Corpi Civili di Pace per Operatori che intervengano nei conflitti per prevenirli e per superarli nonviolentemente. Su questa proposta stiamo organizzando a il 3/5 giugno prossimo, a Vicenza, un convegno-assemblea al quale inviteremo a partecipare attivamente, appena definiti gli aspetti organizzativi, dei vostri rappresentanti. MI DISPIACE NON ESSERE CON VOI PER SVILUPPARE ULTERIORMENTE QUESTE PROPOSTE, MA MI AUGURO CHE QUESTO APPROFONDIMENTO SIA FATTO TRA DI VOI E CHE FACCIATE AVERE, A ME ED ALLA ORGANIZZAZIONE CHE ATTUALMENTE PRESIEDO, I RISULTATI DELLE VOSTRE DISCUSSIONI E LE VOSTRE DECISIONI. CON TANTI AUGURI DI BUON LAVORO Alberto L'Abate P.S. Ho trascurato di parlare della lettera della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, del 2 Febbraio 2011 nella quale si propone di accettare dei fondi obbiettati (ma senza riferimento a tale opzione) in un conto corrente nel quale effettuare i bonifici, sia perché nella mia organizzazione non ne abbiamo mai parlato, sia perché personalmente non mi sembr a una proposta interessante e seria, data la segretezza imposta alla motivazione, e dato il fatto che tale ufficio si fa normanlmente rubare i fondi a lui destinati per interventi militari definiti di pace. Sostituire tali furti con i nostri soldi non mi sembra molto valido A.L.
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