A Giovanni Giuliari Assessore alla Famiglia ed alla Pace del Comune di Vicenza Caro Giuliari Mille ringraziamenti da parte mia, e dell'Associazione di cui faccio parte, per la tua assidua presenza e per il tuo prezioso contributo allo svolgimento del convegno sulla prevenzione dei conflitti armati e la formazione di Corpi Civili di Pace, che abbiamo organizzato, insieme, nei giorni 3-5 giugno scorso. Ti preghiamo di estendere questo ringraziamento anche a tutte le organizzazioni vicentine che hanno contribuito, in modo estremamente efficace, all'organizzazione del convegno, in primis, tra queste, la “Casa per la Pace” che si è assunta il gravoso onere della segreteria operativa. Nella nostra assemblea, alla fine del convegno, presso la stessa Casa per la Pace, abbiamo dato una prima valutazione, estremamente positiva, dei lavori portati avanti, sia per la qualità degli interventi e dei lavori di gruppo, sia per la partecipazione del pubblico nelle sedute aperte e nel seminario. Dato il livello estremamente valido dei lavori ci auguriamo che la nostra collaborazione possa continuare in vari modi: a) per mettere a punto gli atti del convegno stesso in vista anche di una possibile pubblicazione che sicuramente porterebbe un altro importante contributo all'approfondimento di queste tematiche ed al raggiungimento dell' obbiettivo di trasformare la sconfitta subìta, nella battaglia contro il raddoppio della base militare Dal Molin, dalla popolazione di Vicenza ma anche da tutto il movimento per la pace italiano, in un impegno, da parte di questo stesso, e speriamo anche della Vostra Amministrazione Comunale, a dar vita, nella Vostra città, ad un “Centro per la Previsione e la Prevenzione dei Conflitti Armati e la Formazione di Corpi Civili di Pace” nella area liberata dell'ex Dal Molin, centro che farebbe un servizio utile non solo per la vostra città, ma anche per tutto il nostro paese, e forse anche per tutta l'Europa; b) di cominciare a dar vita, intanto, in attesa che questo obbiettivo ultimo si possa realizzare, a delle prime attività di formazione alla nonviolenza ed alla trasformazione nonviolenta dei conflitti per l'organizzazione delle quali, sia noi come IPRI-Rete CCP, sia l'Istituto Galtung di Basilea (che ha partecipato attivamente, come Transcend, all'incontro di Vicenza), siamo disponibili a collaborare. Nella nostra assemblea, oltre a promuovere questo progetto anche cercando di coinvolgervi altre associazioni che si occupano di questi temi (io personalmente l'ho fatto domenica scorsa all'assemblea nazionale di Peace Link informatica per la pace che si è tenuta alla Casa per la Pace di Pax Christi all'Impruneta (Firenze), associazione che si è dichiarata disponibile a dare una mano, sia all'incontro del Centro Studi Difesa Civile di Roma sul tema dei Corpi Civili di Pace tenutosi lunedi scorso presso il Corso di Laurea per operatori di pace dell'Università di Firenze. Anche questa organizzazione, che ci aveva scritto per scusarsi di non poter venire a Vicenza per un loro impegno a livello europeo, si è dichiarata disponibile ad aiutarci nel raggiungimento di questi obbiettivi), ci siamo impegnati a portare avanti due iniziative che vanno nella stessa direzione della promozione di una cultura di pace e di una organizzazione a livello nazionale della prevenzione di conflitti armati. La prima è l'organizzazione di un training di formazione ai Corpi Civili di Pace, all'interno dell'iniziativa che la Tavola per la Pace, con la collaborazione del Movimento Nonviolento (fondato da Aldo Capitini), sta portanto avanti in occasione della Marcia per la Pace il prossimo 25 Settembre. Essendo questo il cinquantenario della prima marcia (1961), la Tavola per la Pace ha intenzione di organizzare un incontro, nel/i giorno/i precedente/i alla marcia, di “1000 giovani per la pace”. Il Movimento Nonviolento e l'IPRI-Rete CCP (se questo incontro, come sembra, ci sarà) hanno proposto di organizzare, al suo interno, per un certo numero di questi giovani, un training proprio sui corpi civili di pace come strumento importante della prevenzione dei conflitti armati, come li aveva preconizzati lo stesso Aldo Capitini, e li aveva promossi, a livello del Parlamento Europeo, Alex Langer. Sarebbe importante che il Comune di Vicenza promuovesse la partecipazione, a questo incontro, ed in particolare a questo training, di un certo numero di giovani vicentini. Una seconda iniziativa che la nostra associazione ha preso come campo importante del proprio lavoro è quella di cercare di far rinascere in Italia la Rete per la Prevenzione dei Conflitti Armati che si era costituita nel 1988 ed è stata attiva per vari anni. Questa rete, grazie ad una organizzazione aperta e molto partecipata portata avanti da Nicoletta Dentico (allora di Mani Tese di Roma , poi diventata direttore generale di Medici Senza Frontiere, ed attualmente, sembra, a Ginevra per una Organizzazione Internazionale Governativa), è riuscita a stimolare il governo italiano ad essere attivo e sostenere, anche a livello internazionale, la Campagna per la messa al bando delle mine anti-uomo che è entrata in vigore nel marzo 1999, firmata da 156 stati del mondo, e che vieta l'utilizzo, la vendita e la produzione di mine antiuomo, campagna che ha vinto, nel 1997, il premio Nobel per la Pace. Grazie alla allora Sottosegretaria di Stato agli Affari Esteri e Ministro per le Politiche Comunitarie di un governo di centro sinistra , Patrizia Toia (ora Vice Presidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo) che era la corrispondente governativa di questa rete, e che è stata molto attiva, a livello internazionale, per la firma di questo trattato, la Rete italiana aveva ottenuto la costituzione di un Tavolo di consultazione sulla prevenzione dei conflitti armati tra ministeri interessati e la Rete. A questo tavolo avrebbero dovuto partecipare, secondo gli accordi con la Toia, il Ministero Affari Esteri, quello della Difesa, altri ministeri competenti, e le ONG facenti parti della rete (la Comunità di Sant'Egidio, l'Associazione per la Pace, la Campagna Kossovo rapprentata al tavolo dal sottoscritto , la Fondazione Pasti rappresentata da Falco Accame, e varie altre. Il primo incontro del Tavolo avrebbe dovuto avvenire sul problema del Kossovo, ma per problemi interni tra la Campagna Kossovo e la Comunità di Sant'Egidio, che si erano ambedue interessati ai problemi di quel paese, questa riunione non c'è mai stata , con gravi danni per la partecipazione del nostro paese agli accordi di Rambouillet. La caduta del governo di centro sinistra di cui faceva parte la Toia ha portato alla fine dell'esperienza. Nel governo di centro sinistra precedente all'attuale , grazie alla sottosegretaria Patrizia Sentinelli, si è costituito un altro tavolo, di tipo informale, ma questa volta per gli Interventi Civili di Pace (ICP) che, prima di cadere il governo, ha fatto approvare il progetto per gli ICP che ha portato avanti, per un anno, attività di formazione in questo campo in 8 regioni italiane. Varie delle organizzazioni che hanno partecipato, oltre alla nostra, al Tavolo ICP erano presenti a Vicenza ed hanno portato la loro esperienza. Il prof. Papisca era stato incaricato, dalla stessa Sentinelli, di fare un progetto per l'istituzionalizzazione del Tavolo che però, a causa della caduta del governo, è restato lettera morta. Non credo che dal governo attuale, che è ancora più militarista di quelli precedenti di sinistra, si possa ottenere niente dato che ha tolto la maggior parte dei soldi al servizio civile per gli interventi militari, ha inventato la naia breve, manda i giovani delle scuole ad imparare la pace nelle caserme, e che infine ha anche tolto una buona parte del 5 per mille alle associazioni come Emergency o il Movimento Nonviolento che si occupano di problemi e di interventi di pace. Ma credo che il nuovo vento che tira nel nostro paese, dopo le recenti rivoluzioni nonviolente nel Maghreb, le ultime elezioni amministrative, ed il raggiungimento del quorum nei referendum (che sono in gran parte il preludio di un nuovo modello di sviluppo, con i beni pubblici e le energie rinnovabili al primo posto) possa far sperare , o prima o dopo, in un nuovo governo. Ma credo che se vogliamo sperare che il nuovo governo apra realmente alla prevenzione dei conflitti armati, dia vita ad un tavolo come quello preconizzato dalla Toia, ed appoggi Vicenza nella costituzione di un Centro tipo quello di cui abbiamo parlato nel nostro recente convegno, sia necessario un grosso impegno, sia nostro che vostro (noi tra le organizzazioni di base, voi tra gli Enti locali per la pace) per superare l'attuale frastagliamento delle ONG e dei comuni (con ognuno/a di questi che pensa solo a se stesso) e per far comprendere a tutti che le guerre, invece di farle, vanno prevenute. E che solo mettendosi insieme alla base è possibile raggiungere un obbiettivo di fondo tipo questo. Con l'augurio che la collaborazione iniziata a Vicenza possa continuare proficuamente e portare buoni frutti, sia per la vostra città che per tutto il nostro paese, ti saluto caldamente sperando di poterci rivedere presto in una delle azioni comuni che stiamo progettando, Alberto L'Abate
Organizzazioni aderenti all’Associazione I.P.R.I.- Rete CCP ITALIAN PEACE RESEARCH INSTITUTE RETE CORPI CIVILI DI PACE Ass. “Aiutiamoli a vivere” (Pescara); ALON GAN (Forlì-Cesena); Associazione Operatori di Pace della Campania (Napoli); Associazione per la Pace (Roma); Berretti Bianchi Onlus, (Lucca); Centro Studi Sereno Regis (Torino); Fondazione A. Langer (Bolzano); G.A.V.C.I. (Bologna); Lega Obiettori di Coscienza (Milano);Lega Disarmo Unilaterale (Milano); Movimento Internazionale della Riconciliazione (Torino) ; Movimento Nonviolento (Verona); Servizio Civile Internazionale (Roma); Comitato Pace Convivenza e Solidarietà “Danilo Dolci” (Trieste).
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