IL COMANDO DEL GEN. ROSE 1:3

Inizia sotto l'egida del gen. Rose, il fortunato generale inglese che ha preso il comando dell'UNPROFOR in Bosnia, all'inizio dell'anno, una primavera di pace, piena di speranza e di gioia, per la prima volta in due anni di assedio, le granate non insidiano più la vita dei cittadini di Sarajevo. Torna, dopo due anni di buio, la corrente elettrica e viene ripristinato un tratto della linea tranviaria. L'acqua raggiunge, sia pure per poche ore al giorno, le tubature dei palazzi e i rubinetti di casa, anche il gas non é più ostaggio dei serbi, ne oggetto di scambio o di rivalsa e viene erogato con più regolarità, raggiungendo le abitazioni attraverso pericolosissimi ed improvvisati impianti
Generale Rose
Impianti del gas
L'UNPROFOR apre un corridoio blu che, collegandosi con la pista che scende dal monte Igman attraversa l'aeroporto e permette la libertà di movimento in entrata e in uscita da Sarajevo.

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L'assedio é stato allentato, dopo due anni di fame e di stenti i convogli umanitari e i camions commerciali carichi di alimentari e altri beni di prima necessità possono entrare in città. Per la prima volta in due anni si vedono uova, banane e polli comparire nei mercatini. Dopo 23 mesi di assedio totale, la situazione alimentare, che fino a quel momento é stata letteralmente insostenibile, comincia progressivamente a migliorare. I prezzi vengono abbattuti, in poche settimane lo zucchero passa dai 50 ai 2 marchi al kilo. La primavera e il suo vento di pace, portano la popolazione ad uscire di casa e a riversarsi nelle strade, finalmente libera dall'incubo della morte. Riaprono i primi caffè e le prime rosticcerie: "Che gioia poter affondare le mascelle in un vero e proprio pollo arrosto con patate!" Nell'euforia generalizzata, anche alcune barriere contro i cecchini vengono rimosse, non si deve più correre per attraversare gli incroci e uscendo di casa si può essere certi di farci ritorno.

L'8 marzo, giornata della donna, Almedina Hadzihamijc, responsabile dell'ufficio per la distribuzione della posta dei Beati i Costruttori di Pace, organizza la prima manifestazione pubblica dall'inizio dell'assedio. Getrude Munitic, prima donna dell'opera, canta dal balcone sopra il monumento al fuoco eterno della patria. La gente accorre, i bambini festeggiano.

Almedina Hadzihamijc
Il balcone
sopra il Fuoco Sacro della Patria
Getrude Munitic

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Il 20 marzo, per celebrare il successo della tregua, il gen. Rose organizza una partita di calcio allo Stadio Olimpico di Sarajevo, gli elicotteri bianchi della forza di pace sorvegliano la manifestazione sorvolando il campo, migliaia di persone, per lo più giovani, accorrono ad affollare le gradinate dello stadio, la banda in giubba rossa e i lanci dei paracadutisti fanno da cornice alla partita, che finirà, con grande gioia dei tifosi: SARAJEVO 4 - UNPROFOR 0.

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