LE OMELIE DI MONSIGNOR VINKO PULIC 1:2

Le omelie di Mons. Vinko Pulic, durante le Messe festive nella Cattedrale, richiamano spesso anche i musulmani che nutrono molto rispetto per l'Arcivescovo di Sarajevo.
Santa Messa di Natale 1993
Vetrata della Cattedrale
con il corpo di Christo
rotto dai bombardamenti
Mons. Vinko Pulic
incontra Pope Avacum
- Dalle colline circostanti, la mano criminale continua a seminare la morte nelle vie di questa città. La gente non perde la vita solamente per le strade, ma anche nella propria casa. In questa città non esiste un luogo dove potete essere sicuri di non venire colpiti da uno dei diversi proiettili mortali. I cittadini di questa città non hanno meritato di essere condannati ad un lungo carcere, nel quale hanno solo il diritto di vivere alla giornata, attendendo il momento in cui verrà il loro turno di venire storpiati, oppure di andare sottoterra. Esausti per la fame, i cittadini durante la notte camminano per prendere l'acqua dalle rare fonti della città. Il cibo non é sufficiente neanche per una vita ai limiti della fame. Molte realtà normali per l'esistenza di ogni giorno, come fare la doccia, quì sono idee astratte.

Il numero dei civili uccisi ha già supearto le 12.000 vittime, di cui 1.600 sono bambini. Oltre il 10% dei cittadini uccisi sono cattolici croati e parlo solo dei civili, com'é sui campi di battaglia non é difficile da immaginare. Quando si comincerà a riflettere sul modo di pensare degli aggressori? I quali cercano di giustificare le molte ingiustizie fatte all'uomo comune, come saccheggiare la sua casa e rapinarlo di tutto ciò che possiede, per poi scacciarlo dalla terra dei suoi antenati verso l'ignoto, con definizioni come "trasloco umanitario"! Oppure uccidere tranquillamente migliaia di persone, senza sapere poi dove sono le loro tombe e le loro lapidi, soltanto perché sono di razza diversa e chiamare tutto ciò "pulizia etnica"! Sono state scacciate dalle proprie case più di due milioni e mezzo di persone, mentre oltre duecentomila sono state massacrate. Tutto questo viene fatto di fronte agli occhi del mondo che, indifferente, guarda e inventa ragionamenti capziosi, tentando di giustificare la propria coscienza addormentata. E mentre ci succedono tutti questi orrori, i potenti dicono che é necessaria una decisione politica. Quella politica che opera tramite i mass media, tentando di giustificare l'aggressione e convincendoci che le stragi quotidiane, le persecuzioni, la sete, la fame e tante altre sofferenze non sono la realtà, mettendoci con ciò sullo stesso piano degli aggressori e proclamandoci colpevoli, perché non vogliamo accettare il genocidio, ne il delitto, ne la nostra stessa scomparsa dal suolo natio.

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Due terzi di questa chiesa locale, eccezionalmente ricca di vocazioni religiose e di famiglie educate alla vita cristiana, sono stati distrutti e al terzo rimasto nessuno garantisce l'esistenza ne la sicurezza. Siamo diventati gli spiccioli da dare come resto agli interessi delle forze politiche. Ogni giorno si raccontano menzogne al cittadino comune, lo si distrugge fisicamente e psicologicamente. Pare che al mondo e a quelli di quì interessi che noi cattolici diventiamo sempre più miseri e sempre più dipendenti, in nome della folle politica degli aggressori che il mondo non ha voluto fermare. A molti questa guerra conviene, perché a causa dell'embargo, le armi sono più care e ciò significa un maggior profitto. Noi, cattolici croati che non abbiamo accettato di essere "trasloco umanitario", siamo diventati di più disturbo per gli altri. Il terrorismo serbo ci perseguita, i politici locali ci hanno abbandonato e quelli che ci governano, non ci riconoscono come dei loro. Anzi, i capi religiosi della comunità islamica, ci accusano di combattere contro di loro. Sebbene siano state distrutte anche le nostre chiese e sacerdoti e credenti siano stati scacciati, e anche noi insieme con loro siamo divenuti vittime di questa guerra. Mentre vi descrivo questa nera immagine della nostra amata e insanguinata vita, voglio dirvi come sia di grande importanza per noi l'atteggiamento del Santo Padre e di tutti gli uomini di buona volontà, di fronte a questa situazione. Noi non siamo avvelenati dall'odio e nel nostro cuore c'é sempre spazio per gli altri e per i diversi, ma siamo schiacciati dal dolore e dalle sciagure. Tuttavia in queste oscurità accendiamo la luce della speranza, ci raduniamo in assemblea di preghiera e piangendo, cantiamo e preghiamo. Cantiamo e lodiamo Dio con la certezza che la sua giustizia vincerà tutti questi mali. L'Europa e tutto il mondo avranno sulla loro coscienza la nostra scomparsa, mentre difendono la loro esistenza e realizzano i loro diritti umani al costo dei nostri focolari. Chi difende il "trasloco umanitario" difende il fascismo! Che noi credevamo ormai cosa passata. Ma le nazioni imperialiste non rinunziano al diritto di distruggere quelle più piccole. Alziamo la voce contro l'ingiustizia, contro la menzogna, contro la negazione e l'oppressione della persona umana, dei suoi diritti e della sua dignità. Purtroppo non possiamo riconoscere Gesù Cristo nella Chiesa Ortodossa, finché istiga all'odio che é la sorgente di questi mali. E se un giorno in questi luoghi, non ci saranno più cattolici per colpa degli interessi della politica, che almeno non venga dimenticato dove sono le nostre tombe, dove sono i nostri Santuari, dove volevamo essere uomini e vivere le nostre convinzioni, rispettando quelle degli altri.-

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