Fonte: Periodismo-alternativo
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05 Ott 2014
Gli Stati uniti sono passati ad azioni aperte per usurpare il mondo
Il movimento jihadista dello Stato Islamico (ISIS) è una trappola che gli Stati Uniti hanno teso contro altri paesi con l’intenzione di usurpare il mondo, lo sostiene il politologo ed analista russo Maxim Shevchenko.
In una intervista concessa all’agenzia di notizie Nakanune.ru., l’analista ha commentato circa gli sforzi effettuati dagli USA per formare una coalizione internazionale con il fine di combattere contro gli islamisti nella regione medio orientale.
“In apparenza l’obiettivo è quello di invadere il territorio siriano ed iracheno per assumere una posizione chiaramente di egemonia nelle rotte degli idrocarburi dal Golfo Persico all’Europa”, ha dichiarato Shevchenko, direttore del Centro di Studi Strategici di Religione e Geopolitica.
Per questo fine – ha detto- Washington utilizza lo Stato Islamico come spauracchio e ricorre a vari metodi di ricatto nelle nazioni Unite. L’analista ha menzionato il caso dell’Afghanistan, dove gli USA indicarono il regime dei Talibani come “opera di Satana” e tre anni dopo di una guerra sanguinosa hanno affermato che è impossibile ottenere la pace nel paese senza negoziare con i talibani.
” Sono sicuro che una situazione similare si produrrà con lo Stato Islamico, ha detto Shevchenko.
Negoziati, non bombardamenti
“Vogliono intrappolarci in una guerra contro il mondo estremista islamico che è diventato radicale dopo dei 25 anni di sofferenze a cui l’Iraq è stato sottoposto da parte dell’Occidente” , ha aggiunto Shevchenko.
Effettivamente tutta la lotta contro il terrorismo ricadrà come un carico pesante sui paesi confinanti della regione.
Shevchenko ha insistito che lottare contro lo Stato Islamico in Iraq significa mirare alla parte sunnita della popolazione irachena. Intanto – ha sottolineato- una guerra civile richiede negoziati e non bombardamenti.
“L’importante è non lasciarsi ingabbiare in avventure di questo tipo, non arrendersi al ricatto”, ha detto spiegando che si sta imponendo una atteggiamento, verso quei paesi che non partecipano alla coalizione internazionale, di sostenere che quelli aiutano il terrorismo.
Struttura di marionette
Per quello che si riferisce alle Nazioni Unite, l’analista ritiene che questa organizzazione si è trasformata in una “struttura di marionette”.
“Gli Stati Uniti in modo smascherato ricattano l’Organizzazione dell’ONU essendone il suo principale contribuente. Immaginatevi che il presidente di un paese presieda le proprie riunioni. Semplicemente sono passati ad azioni aperte per usurpare il mondo”, ha accentuato l’analista.
Inoltre ha sottolineato che molti nella politica estera degli Stati Uniti sono vincolati con questioni interne preelettorali e che l’altro obiettivo di Washington è quello di “trasferire l’accento della politica interna, che è sufficientemente problematica, alla politica estera”.
“Se si crea un nemico tanto terribile, si inviano tutte le forze della nazione contro di lui, e tutti i media statunitensi levano alte grida contro lo Stato islamico , quello che ne risulta è il mondo al rovescio”, ha spiegato Shevchenko.
In questo modo – ha spiegato - crescerà l’appoggio a Hilary Clinton, quella che i democratici vogliono portare al potere e che i cittadini statunitensi conoscono come esponente politica che gestiona soltanto questioni estere. |