THE WIRED GUIDE TO ARTIFICIAL INTELLIGENCEEmmanuel Macron talks to Wired about France's ai strategy https://www.wired.com/story/emmanuel-macron-talks-to-wired-about-frances-ai-strategy/ http://www.affarinternazionali.it 6 Apr 2018 Intelligenza artificiale: con Macron, una svolta europea di Jean-Pierre Darnis
Il 29 marzo, Emmanuel Macron ha illustrato la strategia francese per l’Intelligenza Artificiale, dopo un’illustrazione della materia da parte del deputato e matematico francesce Cédric Villani. Il giorno successivo, Macron ha concesso un’intervista al mensile americano Wired, la bibbia mondiale dei geeks. All’annuncio della mobilitazione di 1,5 miliardi di euro in fondi pubblici per lo sviluppo dell’IA, Macron ha aggiunto il potenziamento della ricerca pubblica sotto la guida dell’Inria (Institut National de Recherche en Informatique et Automatique), il sostegno all’iniziativa di investimento tecnologico Jedi, una dichiarazione in cui si dice che l’Amministrazione francese utilizzerà in futuro algoritmi trasparenti per le sue applicazioni e annunci sulla creazione o sul potenziamento dei centri francesi di ricerca sull’IA di Google, Facebook, Samsung o Fujitsu.
Una ‘via europea’ all’innovazione tecnologica La distinzione fra modello europeo e statunitense è già stata messa in evidenza dallo scandalo Cambridge Analytics, in cui è emerso che l’Europa privilegia la regolamentazione tramite strumenti normativi come la Gdpr, mentre gli Stati Unitipreferiscono una miscela fra sviluppo libertario della tecnologia e liberismo nel mercato privato. Macron, non solo parla di Europa, ma evoca pure una possibile regolamentazione sul mercato statunitense tramite leggi antitrust.
Le differenze tra Ue, Usa e Cina: visioni, non solo gadget Tra gli aspetti più interessanti delle recenti dichiarazioni di Macron c’è, al contrario, la sua difesa di un ordine liberale non globale, ovvero la rivendicazione della scala nazionale o europea come luogo fondamentale di esercizio della democrazia, anche collegata a una politica fiscale che permetta una ridistribuzione in grado di compensare gli impatti negativi dell’evoluzione tecnologica. Un punto importante è la difesa di una visione che si potrebbe definire “classica” di un ‘liberalismo alla francese’.
Una risposta alla crisi dell’iper-liberalismo Vi è quindi una visione della tecnologia usata per rinnovare il modello classico di Stato-Nazione, concepito anche come modello europeo. Si tratta di riflessioni che possono avere un riscontro positivo pure in Italia. Nell’attuale contesto politico, osserviamo poca mobilitazione intorno alle tematiche tecnologiche. Uno dei punti più rilevanti è stato il rapporto sull’ Intelligenza Artificiale presentato dalla task force AI dell’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale).
L’attenzione dell’Italia e i potenziali impatti politici e sociali Tra l’altro, diversi esponenti del M5S stanno proponendo il tema della rivoluzione digitale, designando la società a controllo pubblico Open Fiber come veicolo privilegiato della digitalizzazione italiana. Anche li possiamo vedere un’impostazione piuttosto vicina a quella francese, con l’insistenza sul ruolo motore del settore pubblico come investitore e sviluppatore di capacità e pure su quello della Pubblica Amministrazione come luogo di realizzazione di una trasparenza digitale. Infine va rilevato che in ambienti para-vaticani, si sta svolgendo un’approfondita riflessione sull’uomo e l’ Intelligenza Artificiale. La recente organizzazione di un hackathon in Vaticano (V Hack), pur se non strettamente legata alla tematica AI, è indicativa dell’interesse della Santa Sede per l’argomento digitale, con la partecipazione del Cortile dei Gentili, il forum di dialogo voluto dal Pontificio Consiglio per la Cultura. Pur con impostazioni diverse, vi è centrale la tematica dell’uomo e dell’umanesimo nell’ Intelligenza Artificiale.
Una forte convergenza fra attori diversi sull’Intelligenza Artificiale Tutto ciò comporta una dinamica molto significativa. Anche se gli attori sembrano separati da barriere politiche o istituzionali, esiste una paradossale ma forte convergenza sul tema dell’ Intelligenza Artificiale, sia nel contesto francese e/o italiano sia nel contesto europeo. La crescita della presidenza Macron sotto il profilo della strategia per l’AI rappresenta un fatto importante, che chiama in causa altri governi europei per fare progredire il consenso nell’Unione europea. L’Italia ne ha tutte le capacità, basta che ci sia un governo.
Jean-Pierre Darnis è consigliere scientifico e responsabile del programma Tecnologia e Relazioni internazionali dello IAI, e professore associato all’università di Nizza
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