https://www.nexusedizioni.it/it/ 10/09/2018
Il governo a n-dimensioni di Diego Antolini
Il governo di una comunità è basato principalmente sulla rappresentanza, cioè su una minoranza scelta da o imposta su un certo numero di individui per gestire e coordinare la vita sociale interna (tra i membri della comunità rappresentata) ed esterna (nelle relazioni con le altre comunità rappresentate). Da questo principio base si irraggiano una molteplicità di teorie e schemi più o meno strutturati, quindi razionali, circondati da una infinita varietà di pulsioni irrazionali: interessi, emozioni, ambizioni, bisogni.
Quanto è sottile il confine tra le due fattispecie? Sono davvero la razionalità e l’obiettività a prevalere sempre? Vai alla parte terza, in fondo, oppure leggi tutto dall’innizio.
31/07/2018 La legge universale di attrazione
Ci sono leggi che valgono in un dato sistema ma non in un altro, leggi che vengono annullate da altre leggi uguali. Ci sono forze che sappiamo regolare il nostro Universo, come la Gravita', l'Elettromagnetismo, la forza Nucleare e che per molti aspetti sono ancora da studiare. Esistono pero' anche altre forze che regolano questo Universo, che influenzano la realtà' fisica forse anche in modo più' pervasivo di quelle appena nominate.
Parliamo dei principi che regolano le forze di Attrazione e Repulsione a livello "sottile", cioè' che interagiscono direttamente con i nostri corpi eterici e astrali. I due livelli sottili vibrano maggiormente alle frequenze di queste forze rispetto al livello fisico, e tuttavia influenzano quest'ultimo in maniera assoluta e duratura. La Legge di Attrazione Universale può' essere definita come un sistema di impulsi vibratori che dialogano con gli stimoli sinaptici del nostro cervello, come sollecitati da pensieri, idee e umori tanto del singolo individuo quanto di una collettività'. Quando noi pensiamo le immagini che visualizziamo vengono accompagnate da un certo tipo di emozione complementare all'immagine. Questa combinazione visivo-emozionale produce delle vibrazioni specifiche che vengono recepite dall'energia cosmica che circonda e permea il nostro pianeta e che sembra essere l'insieme delle esperienze e delle idee conservate nell'archivio "universale" delle civiltà' di un pianeta o di un sistema, l'Akasha nella tradizione orientale, anche se spesso “velate” da un simbolismo che comunica direttamente con l’inconscio di C. G. Jung (Maya nel pensiero Buddista e Hinduista, Iside per gli Egizi, Thoth-Hermes nel linguaggio alchemico). Questa energia risponde in maniera speculare ma esponenziale al pensiero prodotto: se il pensiero e' positivo, risponde in modo molto positivo; se negativo, in modo molto negativo. C'è' da dire che positività' e negatività' sono qualità' commisurate alla percezione etica e morale di una persona o di una comunità', ma a livello energetico tale distinzione non ha valore assoluto. Di come il dialogo tra pensiero "individuale" e pensiero "universale" avviene abbiamo un riscontro, nel particolare, attraverso il dialogo conscio-inconscio. Se una persona che prova dolore a un arto pensa intensamente, e ripetutamente, che quell'arto e' in perfetta forma, il cervello registra tale pensiero e, non considerando ragioni o motivazioni del dolore, semplicemente se ne dimentica. Questo lavoro inconscio o "sotterraneo" si riflette a livello conscio o "superficiale" nella scomparsa del dolore. Questo meccanismo sta alla base dell'abilita' del corpo umano di auto-guarigione, che purtroppo viene limitato o distrutto dall'effetto deleterio dei farmaci artificiali che interferiscono pesantemente a livello fisico ed energetico del corpo. Allo stesso modo quando, nel sonno, si scende dal livello Beta al livello Alfa, in realtà' la nostra parte cosciente viene posta nelle condizioni di interagire più' facilmente con i nostri corpi energetici (eterico e astrale) e quindi il dialogo con l'Energia Cosmica e' molto più' potente ed efficace. La Legge di Attrazione Universale e' fondamentale per il funzionamento di ogni altra forza fisica e vitale. Questa legge e' responsabile per il mantenimento dell'equilibrio individuale della persona (livelli fisico, eterico e astrale), collettivo della comunità' (coscienza di massa, pensiero collettivo, percezione della vita) fino a livelli che ancora non ci sono rivelati a livello fisico e cosciente, ma che possiamo sentire a livello sottile (vibratorio) e inconscio: i livelli intrastellare, intergalattico e multiversale. La nostra tendenza materialista e monista ci induce a percepire esistente solo la realtà' che i nostri canali sensoriali riescono a registrare: ciò' che vediamo, che udiamo, che assaporiamo, che odoriamo o che tocchiamo. Esiste pero' un altro canale sensoriale che e' altrettanto efficace e sicuramente più' vicino alla Legge di Attrazione Universale, ed e' il canale psichico, attraverso il quale gli altri due corpi che compongono l'individuo comunicano. Questo canale, formato dai centri primari di energia (Chakra) e da quelli secondari (situati nei piedi, nelle mani, sul viso, nelle articolazioni, ecc) compensa i limiti degli altri canali sensoriali e completa la visione soggettiva che ogni individuo ha della realtà'. Naturalmente, come ogni canale sensoriale, anche quello psichico va educato, raffinato, allenato, altrimenti si atrofizza e assume un ruolo passivo all'interno della struttura corporea d'insieme. La Legge di Attrazione Universale ha riscontri pratici in ogni settore della vita umana. La conoscenza e l'uso di tale legge permette di entrare in sincronia con l'Universo e costruire la propria vita in modo armonico e completo.
21/08/2018 La legge universale di attrazione – Parte Seconda – Economia e Finanza
Il sistema mondo attuale è sorretto in massima parte dai movimenti economici di organizzazioni sovranazionali (leggi: multi nazionali), nazioni (leggi: aziende) e gruppi di interesse più o meno visibili (leggi: lobby). Se il potere “legislativo” è dettato da queste fattispecie, quello “esecutivo” è sicuramente formato dalle super-banche, cioè quelle che hanno il potere di esercitare il credito non sui risparmiatori, ma su altri istituti di credito e sugli attori “legislativi”. Se ci si chiede dove sia la separazione dei poteri oggi, la risposta potrebbe trovarsi nella scomparsa della democrazia, ma non è questo il tema dell’articolo.
Dietro al dominio economico del sistema mondo esiste un altro potere, molto più difficile da seguire ma che è stato responsabile di due guerre mondiali e dei vari riassetti del mondo dalla Rivoluzione Industriale ad oggi. Parlo naturalmente della Finanza o, come mi piace definirla, “Scienza delle Emozioni”. La finanza da un punto di vista esoterico era conosciuta e praticata sin dall’antichità, sotto al controllo delle caste sacerdotali fino ai Templari, i quali hanno in seguito avviato la transizione in campo commerciale. Essa rappresenta uno strumento potentissimo di economia “irreale” o “virtuale”, basata su numeri creati sfruttando o speculando (termine più tecnico ma non meno sinistro) sulle pulsioni emotive di massa da parte di grandi attori che invece sono assolutamente privi di emozioni. È un paradosso, e da qui il nome ‘Scienza delle Emozioni’, perché la Finanza genera denaro e ricchezza sulle contraddizioni, sullo sbilanciamento dei sentimenti e sull’estremizzazione delle varie strategie comunicative, di marketing e di trend industriali. Alla base della Finanza c’è deviazione, inganno, depistaggio, informazioni, disinformazione e controinformazione, come nel più puro stile dello spionaggio. Questo è il motivo principale per cui nessuno è in grado di controllare i mercati, ma anche la ragione per la quale è in grado di spostare volumi di denaro praticamente infiniti. Pensiamo ad esempio alla speculazione sulle speculazioni, cioè il generare ricchezza dalle aspettative di un certo numero di persone sulle aspettative emotive di altri oppure l’assegnare un valore a un evento e generare ricchezza sul suo avverarsi o meno. La Finanza sembra pertanto essere lo specchio “umano” della Legge di Attrazione, poiché funziona esattamente allo stesso modo, seppur con risultati diametralmente opposti. La Legge di Attrazione, infatti, esiste per dare ordine e armonia tra tutti gli elementi che interagiscono negli Universi. Così l’energia interiore del singolo individuo va bilanciata con quella collettiva delle comunità (dal nucleo familiare alle società di persone), mentre il funzionamento del corpo fisico è in correlazione diretta con il macrocosmo, come ad esempio la disposizione e le attività degli organi interni i quali possiedono una risonanza complementare al movimento e alle orbite dei pianeti: le culture antiche come Sumeri, Egizi e Greci ne erano consapevoli, e Paracelso fu uno dei “pionieri” nell’applicazione pratica di questo principio alla medicina, per non parlare della millenaria tradizione Cinese. A livello “sottile”, i nostri naturali catalizzatori delle energie cosmiche sono i Chakra, vere e proprie “ruote di luce” che, con il loro movimento, favoriscono l’armonizzazione tra i tre corpi dell’essere umano. La Finanza, d’altra parte, per come è oggi configurata stimola le energie dei livelli “inferiori” della nostra esistenza, cioè quelle dell’ansia, della preoccupazione, dell’avidità, dell’opportunismo, della paura. Non è un caso se ogni investitore di successo pone alla base della sua strategia l’assoluta assenza di emozioni (vedi le interviste raccolte da Jack Schwager nella sua serie “Market Wizards” come esempio pratico). È possibile applicare la Legge di Attrazione alla Finanza e all’Economia? Certamente si, poiché un atteggiamento positivo verso qualsiasi sfida, sia essa personale o professionale, ha il pregio di innalzare la nostra mente verso le energie di livello “superiore” come l’amore, la compassione, la condivisione, il rispetto. Queste, per effetto dell’esponenzialità della Legge di Attrazione, moltiplicheranno le possibilità di ricevere, come i salti di una cascata che alla fine si getta nell’oceano. È fondamentale, prima di ogni decisione di natura economica o finanziaria, prepararsi interiormente a “dare” attivando le energie superiori; non è necessario chiedere, poiché il ricevere è una risposta automatica dell’Universo. Poi, mentalmente, creare una pianificazione ponderata degli obiettivi desiderati e delle azioni da intraprendere per raggiungerli. È importante in questa fase non avere preoccupazioni o timori, forse il passo più difficile. E, infine, agire, agire, agire con fiducia, poiché se l’uomo specula forzando sull’emotività di altri uomini per generare ricchezza, l’Universo è in grado di fare lo stesso ma senza forzatura alcuna.
10/09/2018 La legge universale di attrazione – Parte Terza – Politica e Potere
Il governo della ‘polis’ come originatosi nel pensiero Greco aveva un senso – e lo ha tutt’ora – per le piccole comunità che potevano essere le città-stato elleniche, le federazioni Etrusche o i comuni medievali. Ma già i grandi imperi, da quello cinese, Khmer e Indiano, a quelli Inca e Aztechi fino agli imperi Persiano e Romano si orientavano verso una struttura piramidale dove chi occupava il livello più alto o vertice tendeva ad accentrare la maggior parte del potere, o comunque la decisione finale sul destino della popolazione. La struttura piramidale è quella che oggi sembra avere una valenza molto ambigua: percepita dalla gran parte della massa come ingiusta, è d’altra parte il modello più usato non solo nel settore pubblico ma anche in quello privato. Altri modelli, come quello a raggiera o il modello circolare, non presentano la stessa solidità nelle comunità sociali molto grandi, e tendono a ‘piramidizzarsi’ o a scomparire. La politica ha molteplici aspetti e non si limita soltanto alla gestione di bisogni e interessi sociali, ma investe ogni altro settore, da quello economico a quello militare e religioso. Sotto il profilo simbolico possiamo identificare denaro, difesa e fede come vertici di un triangolo equilatero al centro del quale dovrebbe trovare posto la società. Tale triangolo “sociale” dovrebbe essere inscritto in un cerchio rappresentato dalla politica, poiché ad essa va affidato il compito di “collante” tra la società e i suoi capisaldi sul piano materiale. Ma ogni cosa, come insegna Platone con il “mito della caverna”, parte necessariamente dal suo riflesso sulla parete. L’ombra, che appartiene al mondo delle idee, è la vera essenza di ogni concetto umano. Allora il punto di contatto tra la politica - questa difficile eppur irrinunciabile area dell’esistenza - e le sue proiezioni pratiche è da ricercare nella sua essenza, e cioè tra le pulsioni umane. Chi è privo di coscienza o di emozioni può fare politica? I regni animale, vegetale e minerale fanno politica? È una domanda ovvia in apparenza, ma che potrebbe riservare sorprese se si intende la politica come organizzazione e coordinamento sociale. Tuttavia solo l’uomo, che ha una sua propria collocazione nel mondo, è in grado di fare politica in modo complesso. Anche il nuovo ‘regno’, quello cibernetico, non potrebbe replicare in tutto e per tutto le capacità umane, perché nonostante possieda un’intelligenza (artificiale) in grado di apprendere ed evolvere, mancherebbe di un ingrediente fondamentale: la coscienza, o le capacità cognitive, che vanno ben oltre gli automatismi dettati dall’istinto e possono trasformare i modelli in 2D (triangolo) e 3D (Piramide) in una proiezione a nD che ha la forma di una...stella. E il simbolo torna all’origine.
Può essere, la politica, un esercizio esclusivo della mente (idee) e del corpo (azioni)? A mio parere no, perché mancherebbe della componente emozionale che ricopre un ruolo altrettanto importante, se non superiore, rispetto alle altre due componenti. Il sillogismo è semplice: se la politica è appannaggio dell’uomo e l’uomo è per sua natura un essere irrazionale ed egoista, la politica non può che essere una disciplina irrazionale. Per quanto l’uomo possa educare la propria mente, acquisire esperienze e compiere decisioni in modo assolutamente razionale, vi saranno sempre momenti in cui decisioni vengono prese ‘d’istinto’, o ‘d’intuito’, o ‘per ispirazione’ (visioni, sogni, ossessioni, ecc.). La storia è piena di questi episodi, che non sempre hanno avuto risultati negativi, anzi. Ecco perché la Legge di Attrazione Universale deve essere la base della politica: educare il proprio cervello all’analisi, alla selezione, alle operazioni di calcolo e agli stili del linguaggio quali retorica e dialettica non basta. Per riuscire a fare politica in modo illuminato serve prendere contatto con la propria natura di essere cosmico e multidimensionale, risvegliare l’emisfero destro del nostro cervello ed accedere così a quella parte della mente che permette di dialogare con l’anima o soffio vitale, la porzione di energia cosmica dentro ognuno di noi che risuona alla stessa frequenza del nostro Universo. È da questa sintonia che si dovrebbe partire per avere una visione ampia e completa di ciò che siamo; solo allora ogni paura o sentimento negativo potrà essere sostituito da una ‘connessione’ con i livelli più elevati della materia sottile che, a loro volta, si rifletteranno nella materia organica e inorganica con un effetto a catena esponenziale, perché così lavora la Legge di Attrazione. Conoscere e accettare sé stessi come potenziale infinito e multidimensionale; con l’accettazione viene la consapevolezza perché alla coscienza è ascritto il compito di controllo e dominio sulle pulsioni interiori, pulsioni che dovranno essere orientate verso ogni opera o attività dell’ingegno umano per ottenere il più alto dei risultati. A quel punto ogni tipo di educazione nel mondo materiale potrà solo perfezionare il nostro “involucro” esteriore e renderci un modello di fiducia, sicurezza e positività per gli altri. In questo sistema di “consapevolezza attiva” governare è principalmente il mantenere un equilibrio tra forze positive e i loro contrari all’interno della comunità e tra le varie comunità. Ma perché nessun governo nella storia dell’uomo è stato in grado di evitare conflitti? Sono due a mio avviso le ragioni principali: per prima cosa non si è mai veramente provato ad evitarli perché’ l’uomo, per le ragioni esposte sopra, non ha ancora effettuato il “salto quantico” della piena consapevolezza del suo ruolo nell’Universo; in secondo luogo, bisogna ammettere che il conflitto è parte integrante del sistema in cui siamo inseriti, dove sembra che ogni elemento e ogni molecola, se lasciati liberi, tendono all’espansione incontrollata (il concetto di Entropia ci dice questo). Forse nel momento del “passaggio” ad un livello superiore di coscienza anche le leggi verranno modificate, ma in questo momento della nostra evoluzione i conflitti a livello umano sembrano inevitabili. Si dovrebbe trovare, in ogni conflitto, quella parte positiva che possa produrre un’evoluzione collettiva oltre l’esperienza vissuta. Non so se nella storia dell’uomo questo sia stato mai realizzato, ma sono convinto che solo in quel momento la Legge di Attrazione Universale avrà compiuto pienamente il suo ruolo.
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