euronews.com - 05/12/2017 - Corte suprema spagnola revoca il mandato di arresto europeo contro il presidente catalano destituito e quattro ministri che si trovano in Belgio dal 30 ottobre. Madrid li accusa di sedizione, ribellione e malversazione.
AdnKronos - Madrid, 5 dic - Il giudice Pablo Larena del Tribunale Speciale spagnolo ha ritirato il mandato d'arresto europeo emesso contro l'ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, e gli altri quattro ex consiglieri che si sono rifugiati con lui a Bruxelles. La svolta nella vicenda catalana è conseguenza dell'unificazione dell'intera indagine sotto la direzione di Larena. Il magistrato del Tribunale Supremo ha spiegato che i termini entro i quali l'estradizione poteva essere concessa rischiavano di limitare le indagini. Per esempio, spiegano i media spagnoli, i cinque catalani potevano essere consegnati per essere giudicati solo per disobbedienza e abuso di ufficio, ma non ribellione. Il reato di ribellione, ha argomentato Larena è per definizione commesso da una pluralità di persone, e per questo le indagini devono coinvolgere tutti gli imputati allo stesso modo. Inoltre, nota il giudice, i cinque indagati "hanno mostrato l'intenzione di tornare in Spagna per prendere possesso ed esercitare le cariche elettive cui si sono candidati" alle elezioni catalane del 21 dicembre.La revoca del mandato d'arresto europeo non annulla l'ordine di arresto in Spagna. Fonti del tribunale hanno spiegato ai media che Puigdemont e i suoi ex consiglieri (Antonio Comín, Lluís Puig, Meritxell Serret e Clara Ponsatí) verranno arrestati al loro ritorno in Spagna. "Puigdemont non lascerà il Belgio in seguito al ritiro del mandato d'arresto europeo. E' stato ritirato solo un mandato su tre", ha spiegato Paul Bekaert, avvocato del leader indipendentista catalano, contattato da L'Echo. Fonti del Tribunale Supremo spagnolo, citate dai media locali, hanno riferito che Puigdemont verrebbe arrestato al suo rientro in Spagna. |