http://punto-informatico.it/ lunedì 15 maggio 2017
WannaCry, ransomware da prima pagina di Alfonso Maruccia
Fine settimana di passione sul fronte della sicurezza informatica, con un ransomware piuttosto anonimo impegnato a generare il panico sui PC di tutto il mondo - e soprattutto sui media. Pericolosa la minaccia, scarsi i guadagni
Venerdì scorso è stato il giorno di WannaCry, minaccia informatica non esattamente nuovissima né particolarmente sofisticata che ha però monopolizzato la cronaca (specializzata e non) a causa di una virulenza senza precedenti. Le infezioni si contano in centinaia di migliaia ma i risultati economici dell'operazione criminale sembrano essere piuttosto scarsi. Almeno finora.
Anche noto come WCry, Wana Decrypt0r, WannaCrypt o WanaCrypt0r, WannaCry è un malware composto da due diversi componenti: il primo è un ransomware dal comportamento classico che cifra i file e chiede un riscatto in Bitcoin, mentre il secondo è un ben più problematico payload progettato per diffondere l'infezione sfruttando una grave vulnerabilità nel componente Server Message Block (SMB) dei sistemi Windows.
Il gran numero di "vittime" sparse in giro per il mondo - con una situazione particolarmente grave per il settore della salute nel Regno Unito - e la mancata possibilità di decriptare i file presi in ostaggio senza pagare i cyber-criminali hanno reso WannaCry una vera e propria "star" dei giornalisti poco attenti ai dettagli, ma a parte questo la nuova minaccia non risulta essere particolarmente complessa dal punto di vista tecnico.
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