fonte: imranhoseinfr.wordpress.com http://www.lintellettualedissidente.it/ 26 novembre 2013
IMRAN HOSEIN
La visione dello Sheikh Imran, grazie alle sue interpretazioni sapienti delle Scritture Divine, è una vera sorgente di ispirazione per i musulmani per capire gli eventi che stravolgono il mondo moderno.
Imran Hosein nasce nell’isola caraibica di Trinidad nel 1942 da genitori i cui antenati erano emigrati dall’India. Laureato all’Istituto Aleeemiyah a Caraci, ha studiato presso molte università delle Antille, l’Università Al Azhar e l’Istituto Universitario delle Relazioni Internazionali in Svizzera. Ha infine esercitato per qualche anno la mansione di funzionario presso il Ministero degli Esteri del Trinidad e Tobago per poi abbandonare il suo lavoro nel 1985 e consacrarsi interamente all’Islam. Visse a New York per 10 anni, periodo in cui fu Direttore degli Studi Islamici per il Comitato Collettivo delle Organizzazioni Musulmane del Grande New York. Ha tenuto alcune conferenze sull’Islam in numerose università americane e canadesi, scuole medie, chiese, sinagoghe, prigioni, aule comunitarie. Oltre a rappresentare l’Islam, ha anche partecipato a circoli di riflessione sul dialogo interreligioso con intellettuali ebrei e cristiani. Imran Hosein ha esercitato in quanto Imam della Moschea Dar al-Qur’an a Long Island, New York. Ha diretto la preghiera settimanale del venerdì e ha fatto la predica criticando tutto ciò che era criticabile nella sede stessa delle Nazioni Unite a Manhattan, una volta al mese per 10 anni. Ha viaggiato per il mondo, effettuando conferenze subito dopo aver ottenuto il suo diploma nell’Istituto degli Studi Islamici di Aleemiyah nel 1971, all’età di 29 anni. Ha scritto più di un dozzina di libri sull’Islam, i quali sono stati accolti con un grande rispetto dall’opinione pubblica, in particolare, « Gerusalemme nel Corano – un punto di vista islamico sul destino di Gerusalemme », diventato un best-seller tradotto in diverse lingue.
Il Professore e Dottore Malik Bradi, Rettore dell’Istituto Internazionale del Pensiero Islamico e di Civiltà a Kuala Lumpur, Malesia, ha scritto la prefazione del sopracitato libro : «In fin dei conti, sono sorpreso dallo stile di sctittura di Imran. Benché « Gerusalemme nel Corano » sia una tesi meticolosa che combina documenti storici e religiosi, eventi recenti di politica ed interpretazione del Corano e dei Hadith, si svolge come un racconto. Dopo aver cominciato la lettura, è difficile smettere. Contrariamente a un romanzo che si legge una volta, il libro di Sheikh Imran Hosein è una referenza che si deve conservare, leggere di nuovo ogni volta che c’è una ricerca sul soggetto. Penso che l’eloquenza dello Sheikh debba essere il risultato di un dono naturale che entra in interazione con il suo lavoro inesauribile di predicatore ed una benedizione divina per la sua sincerità» («Gerusalemme nel Corano», Masjid Dar al Quran, Long Island, New York, 2002, p.XVI)
Secondo il Professor Dottore Abul Fadl Mohsin Ebrahim, Professore degli Studi Islamici all’Università di Durban (Sudafrica), il manoscritto « Gerusalemme nel Corano » arriva in un momento cruciale, in cui il morale dei Musulmani è al minimo. I raid incessanti e visibili di Israele sono sempre tanto violenti, i musulmani riprendono dei termini identici a quegli adoperati dai loro Fratelli per apostrofare il Signore quando erano perseguitati dai kuffar della Mecca: Quando Allah ci aiuterà? La visione dello Sheikh Imran per quanto riguarda gli eventi che si svolgono oggi nel mondo è una vera sorgente di ispirazione per i musulmani, perché sostiene in modo plausibile, grazie alle sue interpretazioni sapienti delle Scritture Divine, che l’aiuto di Allah Il Glorioso, è imminente, che la Terra Santa sarà liberata e che l’Islam sarà di nuovo visto come lo « Stato Dominante ». Il lettore sarà accattivato dalla buona conoscenza dell’autore in materia di politica internazionale. « Gerusalemme nel Corano » appare come un raggio di sole per i musulmani e una rivelazione per le cosidette « Persone del libro » (« Gerusalemme nel Corano », Masjid Dar al Qur’an, Long Island, New York, 2002, quarta copertina). Il primo libro di Hosein, intitolato « L’Islam ed il Buddismo nel mondo moderno » è stato scritto quando aveva 29 anni e resta l’unico libro che tratta dello studio di questo soggetto, redatto da un musulmano erudito. Questo libro ha ricevuto grandi elogi da parte di persone erudite come il vice-presidente dell’Università di Caraci, Dr Isthias Husain Quraishi, il filosofo pakistano, A.K. Brohi ed il sociologo musulmano, Dr Basharat Ali.
Ecco quello che dice A.K. Brohi a proposito de «L’Islam ed il Buddismo nel mondo moderno»: «Quello che ho notato leggendo il magnifico libro di Imran, è la lucidità e la chiarezza del metodo così come la semplicità quasi incredibile dello stile col quale presenta il suo argomento, prima per esporre il suo parere, poi per valutare in modo critico la concezione filosofica molto complessa della religione secondo la quale la maggior parte del genere umano dice di regolare la sua vita quotidiana. In alcune centinaia di pagine, l’autore ci presenta una stima comparativa di due importanti religioni che sono il Buddismo e l’Islam, e, sopratutto, ha cercato di portare un’analisi critica del Buddismo sia sul piano etico che metafisico. Nell’insieme, le idee principali di questo libro tendono ad esporre uno spirito diligente ed originale. Grazie a questo, il libro può essere annoverato tra i più grandi capolavori della letterattura sulla religione comparata ». (« L’Islam ed il Buddismo nel mondo moderno ». Federazione Mondiale delle Missioni Islamiche, Caraci. 1972. Quarta copertina)
A.K. Brohi definisce Imran Hosein come uno studioso con un’erudizione filosofica rara, un’originalità ed un vigore da vero creatore: “Non dubito del fatto che il nostro giovane autore sia capace, se continua a mantenere il ritmo delle sue attività accademiche, di diventare un intellettuale di cui il mondo dell’islam potrà esserne fiero” (“L’Islam ed il Buddismo nel Mondo Moderno.” Federazione Mondiale delle Missioni Islamiche, Caraci. 1972. Quarta copertina).
Maulana Dr Fazlur Rahman Ansari, notevole scienziato dell’islam dell’età moderna, ha scritto la prefazione di questo libro ed ecco che cosa ha detto: “È con grande piacere che vi presento la monografia di ricerca su “l’islam ed il Buddismo nel Mondo Moderno” da Imran Hosein, il suo primo tentativo come autore, che si può definire anche come il primo libro redatto da un scienziato Islamico sul soggetto. L’autore che è uno dei miei cari alunni, ha ereditato delle illustri tradizioni del sapere moderno in Filosofia e Religione, tramite i Dr. Syed Zafar-ul-Hassan, laureato in Arti, in Diritto; Dr Phil (Erl).); Dr D. Phil (Oxon).); e Dr Sir Muhammad Iqbal laureato in Arti, in Filosofia, in Lettere, in Giurisprudenza ; e Sua Eminenza Muhammad Abdul Aleem Siddiqui al-Qaderi, e sono fiero di lui. Sebbene sia giovane, è già sulla via della maturità per quanto riguarda la saggezza, ed io sono persuaso che i suoi lavori di ricercatore gli riporteranno sempre più vittorie nella ricerca della Verità. Questo libro è una realizzazione promettente. Il modo di trattare l’argomento dimostra un senso acuto di lucidità e di obiettività, così come una logica metodologica elevata. Pur rispettando lo spirito dell’islam, il suo approccio di Budda e del Buddismo è seducente, contrastando con l’approccio malevolo e vendicativo, spesso dimostrato da Christian ed Arya Samaj. Prego Dio affinché questo libro sia benedetto e sia un successo. Amen! (“L’islam ed il Buddismo nel Mondo Moderna” Federazione Mondiale delle Missioni islamiche, Caraci).
Non c’è nessuna prova che, durante i suoi 34 anni di buoni e leali servizi per la causa dell’islam, dall’ottenimento del suo diploma nell’istituto di studio Islamico di Aleemiyah nel 1971 col Dr Ansari, le conferenze, i corsi e i sermoni di Imran Hosein, abbiano incitato indirettamente a commettere degli atti legati al terrorismo. Sono i musulmani che seguono seriamente le linee guida del Corano e l’esempio dello stimato Profeta che devono determinare se questo intellettuale musulmano, grande autore di “Gerusalemme nel Corano”, è sulla retta via o è smarrito. Ciò non può essere determinato né per coloro che non sono musulmani né per quelli che violano i comandi Divini del Corano, dato che nella sura 5 “al-Maida” versetto 51 “Dio vieta le relazioni amichevoli e le alleanze tra musulmani ed individui generati dall’alleanza Giudaico-cristiana che governa il mondo attualmente.
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