Fonte: http://journal-neo.org/ http://www.comedonchisciotte.org Venerdì, 15 gennaio 2016
L'umiliazione del capo del paese più potente del mondo di Martin Berger traduzione di Bosque Primario
L'ultimo discorso di Barack Obama di fronte ai membri del Congresso è stato l’ ultimo - da presidente- sullo Stato dell'Unione eppure, secondo parecchi analisti, questo discorso non è servito molto per far aumentare la sua popolarità né negli Stati Uniti né all'estero. Nel suo discorso Obama ha fatto diverse dichiarazioni-chiave che, secondo lui, dovrebbero dimostrare al mondo "l’incredibile potenza" che il paese ha potuto raggiungere, in buona parte, sotto la sua "saggia gestione". Quello che però non ha menzionato è il fatto che gli era stato assegnato un Premio Nobel per la Pace per la sua "politica di pace" in Medio Oriente, quindi, il mondo dovrebbe essere grato a lui per l'esodo di massa dei profughi verso l’Europa per cercare di sfuggire più dalla fame nera che dalla povertà che la (politica della) Casa Bianca ha fatto piombare sui paesi dove avevano sempre vissuto.
E, mentre usciva dalla House of Representatives, il presidente americano si è voltato e ha detto: " Beh, vorrei dare ancora uno sguardo a questa cosa” e stavolta sembrava veramente una cosa da fare. Guardando al discorso di Obama, si deve notare che il presidente ha apertamente dichiarato che: "Spendiamo più noi per l'esercito di quanto spendano, messe tutte insieme, le altre otto nazioni che vengono dopo. Le nostre truppe sono la più sofisticata forza di combattimento della storia del mondo. Nessuna nazione o nessun alleato ci può attaccare direttamente, perché tutti sanno sanno che andrebbero a sbattere". Ha riconosciuto che gli Stati Uniti non sarebbero in grado di guidare il mondo "senza diventare il poliziotto del mondo". Per quanto riguarda temi difficili come la crisi finanziaria che ha praticamente paralizzato l'America, il fallimento dell’ Obamacare e delle altre questioni sociali che hanno direttamente toccato le condizioni di vita della popolazione USA, Barack Obama ha coraggiosamente dichiarato che sotto il suo governo gli USA sono diventati uno stato migliore, ed ha detto pure che "chiunque, sostenga che l'economia americana è in declino spaccia solo fantasie". Comunque è stato costretto ad ammettere che gli americani sentono l’incertezza del futuro per tutte le loro condizioni di vita, ma ha scelto di dare la colpa allo sviluppo delle tecnologie, asserendo che "la tecnologia non serve solo a sostituire posti di lavoro alla catena di montaggio, ma anche per qualsiasi altro lavoro che possa essere automatizzato". Secondo il Financial Times, per quanto riguarda l’attenzione del pubblico e l'impatto reale sulla situazione nel mondo, il discorso sullo Stato dell'Unione è uno dei più influenti discorsi pubblici del pianeta. Tuttavia, secondo lo stesso giornale, ogni anno sono sempre meno gli americani che, in realtà, lo ascoltano. L'anno scorso, Obama ha attirato l'attenzione di 32 milioni di spettatori, 20 milioni in meno rispetto al 2009. Negli ultimi mesi, il suo indice di gradimento è sceso a circa il 45% e continua a cadere, mostrando il vero atteggiamento della popolazione USA verso il "saggio leader" che Obama crede di essere. Il vero stato delle cose negli Stati Uniti oggi può essere sintetizzato dai titoli dei media americani: Potremmo tirare fuori qualche centinaio di links con articoli che testimoniano l'impotenza politica mostrata da Barack Obama. Ma sarebbe stato meglio che i suoi più vicini collaboratori avessero passato almeno un po' del loro tempo a leggere la stampa americana, per provare almeno a cambiare in meglio le condizioni di vita degli americani e degli altri popoli del mondo. Comunque, il peggior schiaffo in faccia che Obama ha finora ricevuto è stato qualche ora prima del discorso, e gli è arrivato dalle acque del Golfo Persico. Non può esserci peggior segnale sul fallimento della politica estera di Obama che un Iran che trattiene 10 marinai americani su una nave USA infiltratasi nelle acque territoriali iraniane. Questi marinai sono stati costretti a mettersi in ginocchio per farsi fotografare dai giornalisti. Quest'incidente, tuttavia, non è stato ricordato nel discorso di Obama, anzi non si è nemmeno vergognato di affermare che «Nessuna nazione e nessuno dei nostri alleati ci attaccherebbe mai, perché sanno che potrebbero solo farsi male». Come è stato notato dal portale Zero Hedge: "lo scandalo è stato tranquillamente nascosto sotto il tappeto, quando i 9 uomini e 1 donna sono stati rilasciati stamattina, e sono state evitate tutte le domande sui motivi per cui i soldati sono stati rilasciati solo subito dopo la conclusione del SOTU (forse erano solo un modesto ostaggio da scambiare nel caso in cui Obama avesse detto qualcosa di sconveniente sull'Iran). " Sono numerose le foto e i video dei soldati americani in ginocchio, pubblicate da varie fonti media in tutto il mondo, comprese quelle in cui un marinaio si scusa per l'errore che hanno fatto. Ancora una volta, siamo indotti a credere che Barack Obama sia stato accurato nel descrivere gli Stati Uniti come il paese più potente della Terra.
Martin Berger è un giornalista e analista free-lance, di base nella Repubblica ceca, che scrive esclusivamente per l' online magazine “New Eastern Outlook.
Link : http://journal-neo.org/2016/01/15/the-leader-of-the-most-powerful-nation-on-earth-stands-humiliated/ 15.01.2016
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