11 novembre 2016
Trumponomics di Gianmaria Vianova
Analisi delle cause economiche che hanno portato all’elezione dell’outsider degli ousiders e dell’agenda economica del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.
http://www.lintellettualedissidente.it/economia/trumponomics/ 11 novembre 2016
L’orrore dell’Isis e la questione mediorientale di Alberto Negri
Il neopresidente ha dichiarato che nella lotta al terrorismo vorrebbe mettersi d’accordo con Mosca e forse pure con Bashar Assad, l’alleato storico dell’Iran, a sua volta nemico giurato dei sauditi e di Israele, da sempre i due pilastri della politica estera Usa nella regione. Non solo, dovrebbe pure accontentare Erdogan che vuole partecipare alla presa di Raqqa in Siria e a 15 km da qui ha piazzato una base militare turca. Non c’è da meravigliarsi se i curdi iracheni abbiano chiesto subito a Trump un aiuto militare per i loro peshmerga.
11 novembre 2016
Trump vi stupirà ancora: e se fosse un grande presidente? di Marcello Foa
La politica aggressiva e irresponsabile dei neoconservatori, e condivisa al 100% da Hillary, è stata disastrosa e rischiava di portarci a uno scontro frontale con la Russia di Putin. Trump ha già annunciato un cambiamento di rotta che è positivo, innanzitutto per noi europei che abbiamo bisogno di andare d’accordo con Mosca.
11 novembre 2016
L’informazione è falsa di Gelminello Alvi
L’informazione è falsa: questo la più modesta deduzione che può trarsi dalla travolgente elezione di Trump. Giornali e tv si sono inchinati ai luoghi comuni progressisti e agli interessi delle aristocrazie venali e della globalizzazione. E perciò hanno ossequiato la malefica coppia dei Clinton che ha avviato e guidato il pervertimento della economia internazionale.
http://www.lintellettualedissidente.it/rassegna-stampa/linformazione-e-falsa/ 10 novembre 2016
Il trionfo di Trump è la lotta di classe contro le élite di Flavia Perina
L'esito del voto negli Usa non è questione di populismo o ignoranza. Michael Moore lo aveva predetto: è la vittoria di lavoratori arrabbiati, amareggiati, ingannati dall'effetto a cascata di Reagan ed abbandonati dai Democratici.
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