http://www.asianews.it 25/05/2016
Papa e Grande Imam di Al Azhar: I commenti entusiasti e “politici” dei giornali egiziani
Per il successo dell’incontro, si dà molto valore alla mediazione di Al Sisi. Stupore per la sobrietà del comunicato vaticano. Un correttivo all’islamofobia generato dallo Stato islamico. Un lettore: Credo a papa Francesco e al suo sorriso.
La prima visita ufficiale del Grande Imam della Moschea di Al Azhar alla Santa Sede ha ricevuto dalla stampa egiziana una copertura piena di commenti orgogliosi, con letture politiche, più che religiose. Qualcuno come “Islam El Yom” (L’islam di oggi) ha proprio parlato di “marketing politico” con il lancio del dialogo costruttivo e aperto “fra la Santa Sede e la Sede di Al Azhar” e con l’accordo di “organizzare una Conferenza Internazionale sul tema della pace”. Il giornale egiziano scrive che gli annunci entusiasti di parte egiziana, sono stati ricambiati da parte vaticana “con silenzio e riservatezza”, aggiungendo che l’unico comunicato emesso dalla Santa Sede ha detto che si è trattato di un incontro “molto cordiale”. In generale, la stampa egiziana ha voluto dare il merito di questo incontro al presidente egiziano Al Sisi, il quale nonostante “le offese della Santa Sede” [quelle di papa Ratzinger sugli attentanti di Alessandria - ndr] ha voluto “passare sopra i risentimenti compiendo una visita ufficiale alla Santa Sede nel 2014”, spianando la strada che ha reso “realizzabile questa visita”. Le parole del Santo Padre sul “ruolo fondamentale di Al Azhar in questo periodo storico del mondo” hanno meritato molti commenti su ruolo della religione “nel fronteggiare il pensiero fondamentalista e nel rafforzare il dialogo e la pace”. Sui quotidiani egiziani sono citati commenti di personalità non religiose, come lo scrittore egiziano Salah Issa che ha definito questo incontro come “estremamente importante perché tenderà a far diminuire le tensioni create dai fanatici di ambo le parti”. In questo incontro con il papa, Salah vede un modo per far ridurre gli “effetti di islamofobia scaturita dai crimini selvaggi commessi da Daesh”. Il decano della facoltà di studi islamici all’Università di Al Azhar, la dottoressa Amina Nassir, in un commento dice che “l’incontro del Pontefice con l’Imam significa l’incontro di metà della popolazione del mondo”. L’analista Saaid al Lauandi ritiene che non si poteva trovare un tempo migliore per compiere questa visita “che arriva in un momento di altissima tensione fra l’Egitto e l’Italia”. La dottoressa Suad Saleh, professoressa di dottrine comparate, co un certo coraggio ha osato dire che è giunto il momento di “aprire anche un dialogo con la terza religione monoteista, ovvero con l’Ebraismo”. Una parte della stampa tradizionale - come Al Ahram - si è accontentata di riportare la notizia dell’incontro elencando tutti i dettagli, ma senza mai commentare. Interessanti sono però i commenti dei lettori, fra i quali uno di nome Niaamat Al Fadi il quale scrive: “Credo a questo papa quando parla: ha sul viso un sorriso che sbandiera visibilmente la sua sincerità”. Le reti televisive hanno trasmesso in diretta l’incontro con interviste e talk show e commenti da parte dei telespettatori. |