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27 luglio 2016

 

Germania, a Brema evacuato centro commerciale: arrestato un 19enne

 

Il giovane algerino era fuggito da un ospedale psichiatrico. Aveva manifestato appoggio all'Is e gridato: "Vi faccio saltare in aria". A Monaco arrestato ragazzo di 15 anni: era in contatto con Ali Sonboly e pianificava un attentato.

 

Dopo Monaco e Ansbach, l'allarme terrorismo è altissimo in tutta la Germania. E stavolta tocca Brema, nel nord: la polizia ha fatto sgomberare un centro commerciale alla ricerca di un algerino di 19 anni che era fuggito da un centro psichiatrico. La caccia all'uomo si è conclusa dopo varie ore con l'arresto del sospetto alla stazione ferroviaria. Fonti delle forze dell'ordine hanno riferito che il giovane aveva espresso il suo sostegno all'attentatore di Monaco e allo Stato islamico e mentre scappava dall'ospedale aveva gridato "vi faccio saltare in aria". Era stato arrestato nei giorni scorsi per piccoli furti e trasferito nel centro psichiatrico dopo che si era inferto delle ferite. Gli inquirenti hanno precisato che non ha particolari legami con gruppi terroristici e non ci sono prove che volesse compiere un attentato.

 

Un arresto a Monaco.

Sempre oggi, a Monaco è stato arrestato un ragazzo di 15 anni sospettato di pianificare un attacco e soprattutto ritenuto in contatto con Ali Sonboly, il 18enne tedesco di origini iraniane autore il 22 luglio della strage in un centro commerciale della più grande città bavarese, suicidatosi dopo aver ucciso nove persone a colpi di pistola.

 

La Procura e la polizia di Ludwigsburg comunicano che l'arresto del 15enne è avvenuto nella notte di lunedì scorso e che il ragazzo è stato consegnato a un istituto psichiatrico. A mettere le autorità sulle sue tracce è stato un testimone imbattutosi nella chat tra il ragazzino e l'assassino di Monaco. Gli inquirenti per il momento affermano di non ritenere che il 15enne fosse a conoscenza del piano omicida del suo interlocutore online.

 

Prova che il 15enne stesse pensando di realizzare un assalto, alcune foto da lui pubblicate su internet che suggeriscono quella lettura. Ma dopo l'arresto, nella sua casa sono stati sequestrati anche coltelli, pallottole, istruzioni per la costruzione artigianale di ordigni e un piano di fuga dalla sua scuola.

 

Intanto, la Frankfurter Allgemeine Zeitung, citando fonti dei servizi di sicurezza, rivela nuove "sfumature" della controversa personalità di Sonboly. Un "razzista con un orientamento di estrema destra" che sentiva come un "onore" l'essere nato il 20 aprile, lo stesso giorno di Adolf Hitler, e che si vantava di essere di "razza ariana" in quanto di origine iraniana. Il che spiegherebbe anche il suo odio viscerale per turchi e arabi, rispetto ai quali si sentiva "superiore".

 

Raid in moschea a Hildesheim.

In serata intanto la polizia ha compiuto un raid in una moschea a Hildesheim, nel nord del paese, ritenuta un centro di reclutamento di estremisti islamici. Perquisiti anche otto appartamenti di esponenti del Circolo islamico della città. Il ministro degli Interni della Bassa Sassonia, Boris Pistorius, ha spiegato che "dopo mesi di indagini" gli inquirenti sono giunti alla conclusione che l'organizzazione radicalizzava i musulmani incitandoli ad unirsi alla jihad. E i sermoni degli imam "contenevano parole d'odio nei confronti degli infedeli".

 

Allarme a Zirndorf.

In un episodio collegato al clima di tensione generato in Germania dai ripetuti episodi di terrorismo delle ultime settimane, si registra l'allarme rientrato a Zirndorf, vicini Norimberga, in Baviera, dopo l'esplosione avvenuta nei pressi di un centro di prima accoglienza per immigrati. La polizia ha ridimensionato la portata del fatto comunicando su Twitter che "si è trattato di una detonazione accidentale. Nessun ferito, nessun pericolo".

 

Era stata l'emittente tedesca Bayerischer Rundfunk a dare la notizia dell'esplosione, riportando la voce di testimoni che avevano udito lo scoppio e poi avevano trovato la borsa che bruciava di fronte alla colonia di casette. Secondo la Suddeutsche Zeitung, sarebbe esplosa una valigia riempita con bombolette spray.

 

Nel comunicato, la polizia locale ha spiegato di non aver trovato "alcun indizio" di esplosivo come origine dello scoppio. L'ipotesi più probabile è che a saltare in aria sia stata una bomboletta spray contenuta in una valigia. Sono in corso le ricerche dei presunti proprietari della valigia, un uomo di circa 30 anni e una donna di 25.

 

Immagini del canale Ntv hanno mostrato il luogo in cui è avvenuta l'esplosione: una stradina che costeggia una colonia di piccole casette con giardino, a circa 200 metri dal centro di prima accoglienza.

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