Guarda il video: https://youtu.be/lCJ4iA-9hpI


https://www.upr.fr/

24 settembre 2016

https://aurorasito.wordpress.com

Settembre 29, 2016

 

Misteriosa False Flag a Saumur, Francia

di François Asselineau

 

Il 21 settembre 2016, i dipendenti di una società di restauri interveniva su richiesta di una società vinicola di Saumur, per ripulire un vecchio rifugio non lontano dalla chiesa di Saint-Florent, alle porte di Saumur. Avvicinandosi, uno dei dipendenti vide tre uomini entrare in un furgone bianco e scappare. Avvicinandosi alla grotta, la sorpresa fu grande scoprendo apparecchiature video, un generatore, giornali arabi e… bandiere dello Stato islamico! Pensando di aver scoperto un nascondiglio utilizzato dai terroristi che preparavano attentati, il dipendente informò immediatamente la polizia, che a sua volta allertava servizi e forze antiterrorismo. La Polizia di Stato, la polizia municipale e la gendarmeria arrivarono rapidamente sul posto, seguiti da sottoprefetto di Saumur, pubblico ministero, medico forense, Direzione dipartimentale della Pubblica Sicurezza, polizia scientifica… I residenti locali erano ovviamente preoccupati da tale dispiegamento di forze, e la stampa locale, soprattutto le Courrier de l’ouest, si fiondava sul posto. Dopo due ore di indagini, il sottoprefetto di Saumur indicava che si trattava di un falso allarme: non si trattava, a quanto pare, che del “Centro congiunto nucleare, radiologico, biologico e chimico” che svolgeva un'”esercitazione”. Tale almeno è la versione ufficiale data alla stampa, che ha seguito il caso con l’attenzione che immaginiamo. Curiosamente, la stampa era soddisfatta dalla spiegazione. Curiosamente anche i media nazionali sono rimasti silenti sul caso che ha spaventato centinaia di residenti e coinvolto tutti i servizi interessati della Repubblica. A parte le Courrier de l’ouest e alcuni siti locali come Saumur Kiosk, i media nazionali che ne hanno parlato infatti sono stati solo due…! Le Figaro, che vi ha dedicato un “trafiletto”, e BFM-TV, che ha pubblicato un articolo ispirato dal Courrier de l’ouest ricamandoci su “più paura che danni” pur deplorando che i militari non avessero avvertito la polizia dell’esercitazione… Il caso sarebbe ancora “colpa del ministero della Difesa”, secondo il sindaco di Saumur. Solo 3 media nazionali appaiono su Google riguardo le notizie sul caso. Il silenzio quasi totale dei media francesi su questo caso incredibile, che ha sollevato forte emozione a Saumur, è estremamente strano.

 

Commenti: una strana vicenda

Il fatto che quasi tutti i principali media francesi si siano astenuti dall’informare e dall’inviare dei giornalisti rende la cosa ancora più strana, per due motivi:

1) Se si trattava di vere bandiere dello SIIL e di un vero “covo” di terroristi, la presentazione che ne hanno fatto sarebbe una bugia volta a non spaventare la popolazione. Il fatto sarebbe molto grave di per sé, e la menzogna verso la popolazione scandalosa. Ma tale ipotesi è poco plausibile dato che il governo non è reticente ma piuttosto spaventa la popolazione. Va ricordato che il primo ministro annunciò il 19 luglio all’Assemblea Nazionale: “Anche se queste parole sono difficili da pronunciare, è mio dovere farlo: ci saranno altri attentati e altri innocenti uccisi. Non dobbiamo abituarci, mai, ma dobbiamo convivere con questa minaccia“. Anche se l’unico risultato tangibile di tale affermazione sorprendente era spaventare migliaia di turisti e sprofondare il turismo nelle difficoltà finanziarie; e il governo sarebbe stato probabilmente felice di scoprire un “covo dello SIIL” che avrebbe solo dimostrato la validità dello stato di emergenza, da un lato, e che governo e servizi di sicurezza combattono efficacemente il terrorismo, dall’altro.

2) Le bandiere dello SIIL erano false e c’era “un’esercitazione del Centro congiunto chimico, nucleare, radiologico e biologico”, come assicura la versione ufficiale, garantita dai funzionari statali. Ma due questioni preoccupanti emergono.

2.1) Perché tale esercitazione non veniva condotta secondo le modalità consuete; le esercitazioni militari sono codificate, per evitare ostacoli dalle amministrazioni interessate? Il “Centro congiunto di Difesa nucleare, radiologica, biologica e chimica”, CIA NRBC, è una delle quattro organizzazioni raggruppate nella “Scuola militare di Saumur” (EMS) che ha oltre al CIA NRBC, la Scuola di Cavalleria, il Centro Studi e Formazione dell’Intelligence dell’Esercito (CEERAT) e la Scuola di Stato Maggiore (EEM). Qui va notato che il CIA NRBC non è una piccola organizzazione che ignora le procedure, ma piuttosto un’organizzazione per l’addestramento militare. Una prova: quando fu svolta l’esercitazione militare del CIA NRBC a Lozère, dal 22 al 24 marzo 2016, il tenente-colonnello Thomas Brucker spiegò in videoconferenza, il 23 marzo 2016, la gestione delle crisi presso le parti interessate. La videoconferenza fu riassunta sul sito ufficiale della delegazione militare dipartimentale di Lozère (DMD48): “Si sa che la gestione riuscita di una crisi è dovuta ad azioni forti al momento giusto, così come è fondamentale che gli attori sappiano come collaborare”, la videoconferenza fu organizza per i rappresentanti della DMD48:

– Servizio interdipartimentale di difesa e protezione civile (SIDPC) Lozère,

– Agenzia regionale della salute/Lozère (ARS)

– Servizio di emergenza medica (SAMU48)

– Vigili del fuoco dipartimentali

– Gendarmeria nazionale

– Polizia di Stato

– Riservisti della delegazione dipartimentale militare (DMD48).

Il pubblico apprezzò molto l’intervento di Brucker“.

Il tenente-colonnello applicò perfettamente le procedure nell’occasione convocando anche tutti i soggetti interessati da informare sull’esercitazione militare. Precisamente questi attori non furono avvertiti nel caso di Saumur…

2.2) Essendo un organismo ufficiale responsabile dell’insegnamento su protezione e decontaminazione nucleare, radiologica, biologico e chimica, c’era bisogno di giornali arabi e false bandiere dello SIIL? La presentazione ufficiale del CIA CBRN nelle scuole militari di Saumur indica che “ha per specialità eliminare ogni rischio di contaminazione e garantire la sicurezza fisica dei soldati e della popolazione. Inoltre deve saper preparare soluzioni per la decontaminazione specifica“. L’esercitazione del 22-24 marzo a Lozère era perfettamente coerente con tale oggetto in quanto, come indicato sul sito ufficiale della DMD48: “‘Alla domanda se un incidente NRBC (nucleare-radiologico-batteriologico-chimico) avvenisse nel Lozère?’ La risposta fu data dal tenente-colonnello Thomas Brucker del CIA NRBC Saumur“. In queste circostanze, c’è ragione di chiedersi affinché gli studenti “si addestrino” alle tecniche di “decontaminazione nucleare, radiologica, biologica e chimica”, se fosse necessario materiale didattico come… false bandiere dello SIIL e giornali arabi! Per quale motivo il Centro congiunto di difesa nucleare, radiologica, biologica e chimica (CIA NRBC) aveva false bandiere dello SIIL?!? Perché sono un elemento necessario all’esercitazione di decontaminazione di sostanze nucleari o chimiche?

 

Conclusione: l’UPR chiede un’inchiesta parlamentare per chiarire le gravi carenze rivelate dal caso di Saumur

Mentre la diffidenza francese è al massimo, verso i partiti politici e il governo, numerosi connazionali credono che non sia stato detto tutto sugli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 e di Nizza del 14 luglio 2016. In tale greve contesto, il minimo che si può dire è che lo strano caso di Saumur cade a sproposito. E’ necessario sottolineare che il semplice possesso di false bandiere dello SIIL è un fatto sconvolgente, scioccante, per una scuola militare francese, in particolare, dove tale possesso non è correlabile, come minimo! Col compito ufficiale del CIA NRBC. Improvvisamente, il possesso di false bandiere dello SIIL di una scuola militare, inaspettatamente scoperte in un covo nei pressi di una chiesa assieme a materiale video, apre la porta, ovviamente, ai peggiori sospetti sui preparativi di operazioni… “sotto false bandiere”, per così dire! La scoperta di Saumur non può che rafforzare chi pensa che gli attentati siano manipolazioni per terrorizzare la popolazione francese, avere capri espiatori e mantenere sempre la Francia in stato di emergenza. Tali ipotesi sembrano scandalose per certuni. Ma è proprio questo tipo di ipotesi che l’attuale inquilino dell’Eliseo presentò nel 2009, in una intervista a John Paul Lepers.

In questa intervista, il futuro presidente senza mezzi termini disse: “C’è una sorta di deriva sicuritaria che giustifica leggi sempre più repressive, a nome di una minaccia reale a volte, e a volte virtuale o addirittura inesistente. (…) Penso che abbiamo a fare con abbastanza terrorismo vero per inventarne uno inesistente (…) forse per mostrare un’efficienza che, in altri campi, economico e sociale, non è necessariamente presente“. I francesi non hanno dimenticato il gusto di certi nostri capi ad usare gli sporchi trucchi dell’intelligence, come nel “Caso Rainbow Warrior“. Il caso della Rainbow Warrior ci dimostrò che i capi possono prendere decisioni illegali e criminali (con la perdita di vite) ed avere il coraggio di mentire sfacciatamente al pubblico. L’UPR ritiene, istruiti dall’esperienza, che deputati e senatori debbano urgentemente creare una commissione parlamentare d’inchiesta per chiarire i misteri di tale caso. Ricordiamo che una commissione d’inchiesta permette di controllare l’azione del governo, raccogliere informazioni su fatti specifici relativi all’azione di un servizio pubblico e individuarne le carenze. Questo è proprio il caso di Saumur. L’UPR chiede formalmente l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta, in quanto riteniamo che sarà l’unico modo per capire quali ragioni una delle quattro accademie militari di Saumur nascondesse false bandiere dello SIIL assieme ad apparecchiature video e giornali arabi, in prossimità di una chiesa nella Francia rurale. Dato che il caso è venuto alla luce casualmente, con tre persone non identificate fuggite su un furgone bianco, la Commissione dovrà, in particolare, chiarire i seguenti punti:

E’ comune che esercitazioni militari avvengano in un nascondiglio di una grotta abbandonata?

Perché alcuna delle usuali procedure di segnalazione alle autorità civili e militari fu rispettata?

Come giustificare la fuga di queste tre persone partecipi alla presunta esercitazione militare?

Chi erano?

Cos’è successo dopo la presunta esercitazione militare, fu interrotta? É proseguita, una volta andati via i giornalisti?

A cosa esattamente servivano le false bandiere dello SIIL e i giornali arabi nell’apprendere i metodi di decontaminazione radiologica, nucleare e chimica?

Che giornali erano?

E le false bandiere? Come una scuola militare poteva averle? Altri enti statali ne hanno e perché?

Mentre la questione dell’Islam in Francia è oggetto di polemiche politiche continue, nuovi attentati da attribuire al terrorismo islamico potrebbero infiammare le passioni, ed è fondamentale che il parlamento e il popolo francesi si assicurino che certi servizi non abbiano la missione segreta di gettare olio sul fuoco per turbare la serenità necessaria alle prossime elezioni presidenziali.

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