Fonte: Aska News

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Giu 27, 2016

 

In Francia ci si prepara a decretare lo Stato d’assedio ed a sospendere i diritti civili dei cittadini

 

Puntando il dito sull’ultra destra francese, il capo dei servizi segreti di Francia, Patrick Calvar, ha avvertito sul rischio di una “guerra civile” nel Paese. Un’espressione che non era mai stata utilizzata fino ad oggi, riferisce l’Express, ma che il direttore del Dgsi ha ripetuto davanti alla Commissione d’inchiesta parlamentare sugli attentati del 13 novembre a Parigi.

“Siamo sull’orlo di una guerra civile”, ha precisato, confermando di fatto un’idea già espressa il 10 maggio scorso, quando aveva evocato forti rischi di “uno scontro” tra differenti movimenti estremisti in Francia. Il Paese è in uno stato di massima allerta per gli Europei di calcio, possibile obiettivo di attacchi jihadisti, dopo i sanguinosi attentati del 2015. Le forze di sicurezza, dispiegate in massa su tutto il territorio nazionale, sono impegnate anche nel difficile contrasto al tifo violento degli hooligans. A Marsiglia, dove ci sono stati gli scontri più sanguinosi tra opposte tifoserie, le forze dell’ordine si sono trovate di fronte ad alleanze inattese, con gli hooligans russi affiancati da ultras parigini e locali contro i supporter inglesi e polacchi.

 

A preoccupare, inoltre, sono anche le manifestazioni di protesta di queste settimane contro il progetto di riforma del lavoro. Ricordando le “violenze assolutamente inaccettabili” avvenute nel corso di molte delle manifestazioni precedenti, ieri – alla vigilia della nuova giornata di mobilitazione – il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve ha avvertito che non saranno tollerati altri episodi di violenza. “L’estremismo è in crescita in tutto il mondo e noi, i servizi interni, stiamo cercando di spostare le risorse per interessarci dell’ultra-destra in attesa di uno scontro”, ha spiegato Calvar. Con una previsione allarmistica. “Penso che (lo scontro) avrà luogo. Ancora uno o due attentati e accadrà. Spetta a noi anticiparlo e bloccare tutti quei gruppi che, in un momento o in un altro, innescano scontri tra comunità”, ha insistito.

D’altra parte, una fonte citata dall’Express ha confermato i rischi legati a possibili azioni dei gruppi di estrema destra. “Con l’aumento del rischio islamista, negli ultimi anni, abbiamo concentrato la nostra attenzione sui jihadisti. Dell’ultra-destra ci siamo interessati di meno”, ha commentato.

 

Nota di L. Lago

Sembra strano ma, nel momento in cui il governo Hollande Valls ha perso qualsiasi parvenza di consenso popolare (secondo tutti i sondaggi) crescendo l’opposizione e le proteste di piazza alle politiche neoliberiste del governo Hollande-Valls, si prospetta una possibile “strategia della tensione” in salsa francese che apporterebbe ad un drastico giro di vite da parte del Governo per soffocare le proteste.

Ci possiamo scommettere che, secondo un un copione già visto, ci saranno presto nuovi episodi di attacchi terroristici sul territorio francese che faranno da pretesto per decretare uno stato d’assedio con sospensione dei diritti, accompagnati da una martellante campagna mediatica per convincere la gente a stringersi intorno alle istituzioni per la difesa dell'”ordine democratico”.

Un clima adatto per sospendere eventuali richieste di referendum sull’adesione alla UE da parte del Front National di Marine Le Pen, cresciuta enormemente nei consensi ed indicata come il “pericolo di una deriva populista”.

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