Fonte: Rt/Izquierda Unida Europa http://www.lantidiplomatico.it/ 23/11/2016
L'eurodeputato Couso definisce il rapporto contro i media russi come «delirante»
Javier Couso denuncia inoltre come questo rapporto «stia facendo un grande danno a quei valori e quei diritti che l’Unione Europea sostiene di voler difendere»
«Rt e Sputnik sono finanziate dal governo russo, al pari di altre catene e agenzie dell’Unione Europea che possono avere una posizione contraria a Mosca. Non si tratta di propaganda, ma di informazione ed emerge chiaramente da questo rapporto che l’Unione Europea sta cercando di limitare il diritto degli europei a informarsi dalle fonti che scelgono», con queste parole l’europarlamentare spagnolo di Izquierda Unida e vicepresidente della Commissione per gli Affari Esteri del Parlamento Europeo Javier Couso, ha commentato il rapporto elaborato dall’eurodeputata polacca Anna Fotyga dove si denuncia la presunta «propaganda e disinformazione» proveniente dalla Russia.
Couso ha definito questa proposta di condanna e censura come «delirante», un ricordo dei «peggiori anni della Guerra Fredda» che si può assimilare a un inaudito «attacco frontale al diritto di informazione». Nel testo della deputata polacca vengono citate la catena televisiva RT, l’agenzia Sputnik, la fondazione Russkiy Mir e l’agenzia culturale di cooperazione russa Rossotrudnichestvo.
Il politico della sinistra spagnola ha mostrato grande preoccupazione per il grado di «paranoie» che potrebbe raggiungere il Parlamento Europeo nel caso il rapporto Fotyga fosse approvato, spiegano poi che «è come se dicessimo che l’Unione Europea dovrebbe vietare la trasmissione di Fox o CNN perché fanno propaganda USA, una cosa impensabile e assurda».
Dunque, si tratta di un rapporto dai toni surreali e censori. Javier Couso denuncia inoltre come questo rapporto «stia facendo un grande danno a quei valori e quei diritti che l’Unione Europea sostiene di voler difendere». Per questo motivo il testo viene qualificato come «una specie di manuale neomaccartista, un insulto all’intelligenza degli europei».
La deputata polacca si spinge sino a paragonare l’informazione dei media russi alla propaganda dello Stato Islamico, invitando i governi europei a «vigilare sulle operazioni informative della Russia in suolo europeo e aumentare il lavoro di controspionaggio per arrestare queste operazioni».
Couso evidenzia che «l’Unione Europea ha cose più importanti di cui occuparsi» ricordando che la Russia «è un vicino strategico dell’Unione Europea, oltre a essere membro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU».
|