Fonte: http://www.telegraph.co.uk

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Domenica, 28 agosto 2016

 

Spinelli e il germe della guerra

di Rosanna Spadini

 

Tempi da leggenda e sirene di guerra … mentre per la prima volta dalla fine della guerra fredda, il governo tedesco si appresta a varare un "Piano di Difesa Civile" per fare fronte ad eventuali emergenze catastrofiche, terrorismo, incidenti nucleari e conflitti armati. Il documento di 69 pagine insiste sul rafforzamento delle strutture sanitarie e sull'implementazione di un sistema d'allarme affidabile, preme per il supporto dei civili alle forze armate, e soprattutto invita la popolazione a fare scorta di acqua, due litri a persona per 5 giorni, e specialmente di alimenti che siano sufficienti per 10 giorni. Queste misure, spiega il piano di emergenza, sarebbero necessarie per istruire in modo appropriato i cittadini, perché in un prossimo futuro "non si possono escludere situazioni che minacciano la vita e l'esistenza delle persone". L'ultimo programma di difesa civile tedesca era stato elaborato nel gennaio del '89, prima della caduta del muro di Berlino, e quando la Nato si esercitava per una guerra nucleare con l'Urss. Anche oggi la Nato ha accerchiato la Federazione Russa con decine di basi nucleari, quindi si ripropone la stessa tensione geopolitica di allora.

 

Mentre a Ventotene è andato in onda l'ultimo atto della commedia dell'arte europea, che smentirebbe inesorabilmente il "sogno europeo di benessere e progresso" dei Padri Fondatori … ma quale "sogno"? Con una becera propaganda di regime i figli legittimati dai padri hanno reso omaggio alla tomba del falso mito di Altiero Spinelli, quando sarebbe il caso di riflettere sulle ragioni che hanno portato alla nascita della "Comunità Europea", figlia dell'imperialismo americano, che conteneva già dalle origini tutti i germi delle future disgrazie … scrive infatti Spinelli il 12 aprile 1953, nel suo Diario: " … Per quanto non si possa dire pubblicamente, il fatto è che l’Europa per nascere ha bisogno di una forte tensione russo-americana, e non della distensione, così come per consolidarsi essa avrà bisogno di una guerra contro l’Unione Sovietica, da saper fare al momento buono" (A. Spinelli, Diario Europeo 1948-1969).

 

Dal Manifesto di Ventotene emerge dunque un progetto unionista europeo ben diverso dal propagandato “sogno di pace”, ed ora serve una guerra per consolidarlo ... dopo il Brexit, che ha fortemente squassato il "fogno", si è sentito il bisogno di rilanciare il mito leggendario, recuperando tutti i simboli di un naufragio storico, sociale, civile … a Ventotene è andato in onda il funerale dell'Ue (Mauro Bottarelli), quell'Unione che ha tradito con ogni mezzo i propri cittadini, in modo particolare quelli dei paesi del sud, con politiche economiche mirate a rimpinguare i forzieri dei banksters e a distruggere diritti sociali, benessere, occupazione e welfare, che avevano finora tutelato la vita delle persone.

Dietro la leggenda si cela la falsa informazione. Non è assolutamente vero infatti che l’unificazione europea abbia garantito settant’anni di pace sul continente, se consideriamo "sine ira ac studio" tutte le guerre avvenute negli ultimi anni: Irlanda del Nord, Paesi Baschi, Guerra Fredda, Balcani, Ucraina. Appunto nel settembre 2000 esce un curioso articolo del "Telegraph" di Ambrose Evans-Pritchard, uno dei pochi articoli pubblicati dalla stampa ufficiale, che denunciava l'intervento della CIA nella campagna di propaganda degli anni '50 e '60 per un'Europa unita …

Infatti alcuni documenti governativi americani resi di dominio pubblico mostravano che i servizi segreti americani avevano finanziato e diretto il movimento federalista europeo. I documenti erano stati trovati da Joshua Paul, un ricercatore della Georgetown University di Washington, e comprendevano file resi pubblici dai National Archives. Da ciò si deduce che il principale strumento di Washington per forgiare l’agenda europea fu l’American Committee for a United Europe (ACUE), costituitosi nel 1948 … in pratica un Comitato americano nato e finanziato proprio dagli Usa (Rockefeller Fondation e Ford Foudation).

Guarda caso il primo Presidente del “Comitato” fu William Donovan, capo dell’ufficio USA dei servizi strategici durante la Seconda Guerra mondiale (Office of Strategic Services, OSS), e precursore della  CIA. Il vice presidente fu Alen Dulles, direttore della CIA dal 1953 al 1961. Fu presente nel consiglio anche Walter Smith, nominato nell’ottobre 1950 primo direttore della CIA. Poi c'era Paul Hoffman, ex ufficiale dell’OSS, capo dell’amministrazione del “Piano Marshall” e presidente della Fondazione Ford, che divenne capo di ACUE verso la fine degli Anni Cinquanta. In pratica i fondatori di ACUE erano tutti uomini dei servizi segreti americani, ciò spiega come l’UE sia stata una creatura del Dipartimento di Stato e della CIA.  Il progetto politico completava il piano di dominio americano e comprendeva tre fasi: “Piano Marshall”, nel 1948-1952, (dominio economico), NATO dal 1949 (dominio militare), UE (dominio politico).

La filiale europea di ACUE poi fu rappresentata dal "Movimento Europeo" ed era la più importante organizzazione federalista del dopoguerra. Uno dei fondatori del Movimento Europeo era Joseph Retinger ossia colui che qualche anno più tardi diventerà il segretario responsabile delle riunioni del Club Bilderberg.  Il "Movimento Europeo"  giocherà un ruolo essenziale nel processo di colonizzazione europea «esercitando influenza sulle istituzioni nazionali e comunitarie».

 

I Presidenti del Movimento furono proprio alcuni degli uomini ritenuti i "Padri dell’UE" come Henry Spaak, Giscard D’Estaing e Robert Schuman, ed anche Winston Churchill, Konrad Adenauer, , François Mitterrand … gli italiani sono stati insieme ad Altiero Spinelli, De Gasperi che ne è stato presidente onorario e Giorgio Napolitano.

Successivamente Rockefeller finanziatore di ACUE e Retinger del "Comitato Europeo" diedero vita nel 1954 al "Gruppo Bilderberg", per proseguire gli interessi USA nella creazione di una UE che fosse diretta rappresentanza delle élite sovranazionali e non dei popoli. Ed ecco che al Bilderberg si succedono in ordine di tempo Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli e Romano Prodi … ossia quelli che vengono osannati come i "Padri Fondatori dell’Unione Europea".

E come ha affermato Zbigniew Brzezinski , Consigliere Usa per  la sicurezza nazionale, nonché fondatore della Commissione Trilaterale nel suo saggio “La grande scacchiera”, l’Europa Unita doveva fungere da strumento di colonizzazione Usa e testa di ponte verso il continente asiatico … perché lo stato dell’economia oggi "richiede imperativamente la guerra".

Del resto leggendo il "Manifesto di Ventotene" del 1941, ci rendiamo conto di quanto fosse velleitario e utopistico il progetto di Spinelli, totalmente slegato da un'analisi oggettiva della storia europea e fortemente guidato da un'ideologia falsamente "socialista", subdolamente neoliberista, o comunque ferocemente ostile allo stato nazione, l'unico che nei millenni di storia occidentale ha permesso il sorgere di una qualche sorta di "democrazia".

 

Spinelli dice che: "La sconfitta della Germania non porterebbe automaticamente al riordinamento dell'Europa secondo il nostro ideale di civiltà. Nel breve intenso periodo di crisi generale, in cui gli stati nazionali giaceranno fracassati al suolo, in cui le masse popolari attenderanno ansiose la parola nuova e saranno materia fusa, ardente, suscettibile di essere colata in forme nuove, capace di accogliere la guida di uomini seriamente internazionalisti, i ceti che più erano privilegiati nei vecchi sistemi nazionali cercheranno subdolamente o con la violenza di smorzare l'ondata dei sentimenti e delle passioni internazionalistiche, e si daranno ostinatamente a ricostruire i vecchi organismi statali. Ed è probabile che i dirigenti inglesi, magari d'accordo con quelli americani, tentino di spingere le cose in questo senso, per riprendere la politica dell'equilibrio delle potenze nell'apparente immediato interesse del loro impero."

 

In più l'internazionalismo socialista di Spinelli smentisce tristemente quello che già si stava realizzando nella società imperialistica, dove il proletariato restava legato al territorio e a politiche localistiche, mentre il potere finanziario si stava gradualmente sganciando dal territorio e stava diventando sempre più transnazionale e globalizzato. "Il nuovo ordine mondiale, che troppo spesso appare come un nuovo disordine mondiale, ha bisogno proprio di stati deboli per conservarsi e riprodursi." (Z. Bauman)

 

La miopia profetica di Spinelli prosegue poi attraverso un'analisi prospettica che si è rivelata indiscutibilmente disgraziata: "Le forze conservatrici, cioè i dirigenti delle istituzioni fondamentali degli stati nazionali: i quadri superiori delle forze armate, culminanti là, dove ancora esistono, nelle monarchie; quei gruppi del capitalismo monopolista che hanno legato le sorti dei loro profitti a quelle degli stati; i grandi proprietari fondiari e le alte gerarchie ecclesiastiche, che solo da una stabile società conservatrice possono vedere assicurate le loro entrate parassitarie; ed al loro seguito tutto l'innumerevole stuolo di coloro che da essi dipendono o che sono anche solo abbagliati dalla loro tradizionale potenza; tutte queste forze reazionarie, già fin da oggi, sentono che l'edificio scricchiola e cercano di salvarsi. Il crollo le priverebbe di colpo di tutte le garanzie che hanno avuto fin'ora e le esporrebbe all'assalto delle forze progressiste." In realtà è accaduto esattamente il contrario, le forze conservatrici non hanno difeso lo stato nazione, ben sapendo che sarebbe stato avverso ai loro interessi turboliberisti, con tutte le proprie pastoie democratiche divenute ormai desuete per l'alta finanza ... ed hanno invece forzato l'aggregazione transnazionale degli stati, con tutto quello che ne consegue: libera circolazione delle merci, degli uomini e dei capitali.

 

Alla fine Spinelli demolisce definitivamente anche solo l'idea di "stato nazione", considerato la peggior sventura possibile, nemico del progresso, del benessere, della democrazia e della pace: " Ma essi hanno uomini e quadri abili ed adusati al comando, che si batteranno accanitamente per conservare la loro supremazia. Nel grave momento sapranno presentarsi ben camuffati. Si proclameranno amanti della pace, della libertà, del benessere generale delle classi più povere. Già nel passato abbiamo visto come si siano insinuati dentro i movimenti popolari, e li abbiano paralizzati, deviati convertiti nel preciso contrario. Senza dubbio saranno la forza più pericolosa con cui si dovrà fare i conti. Il punto sul quale essi cercheranno di far leva sarà la restaurazione dello stato nazionale. Potranno così far presa sul sentimento popolare più diffuso, più offeso dai recenti movimenti, più facilmente adoperabile a scopi reazionari: il sentimento patriottico." (Altiero Spinelli, Manifesto di Ventotene 1941-44)

 

In verità il "falso e pasticciato socialismo" di Spinelli ha rappresentato la retorica più ipocrita di un'ideologia rivelatasi malsana, sbagliata e funesta, pilotata dalle oligarchie finanziarie transnazionali, che hanno condannato alla stagnazione tutta l'Europa e hanno imposto il nuovo regime dei banksters. Le politiche neoliberiste di macelleria sociale che in questi anni hanno creato disoccupazione, disperazione e innumerevoli suicidi per motivi economici, vogliono cancellare i diritti sociali e i diritti dei lavoratori faticosamente conquistati, vogliono imporre una disoccupazione strutturale ed una migrazione compulsiva e continua, per provocare deflazione salariale e flessibilità spinta nel mondo del lavoro.

 

E poi dall'europeismo spinelliano patologico sono nati gli attuali sicari dell'euro: Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, e Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea … sono loro che decidono il futuro d'Europa, un futuro grigio, fatto di povertà e rigore. I cinque eurocrati hanno prodotto il "Five Presidents Report" nel giugno 2015, che pianifica il futuro dell'Europa da qui al 2025, e progetta la creazione di un "Superstato Europeo".

Un abile stratagemma per creare un governo economico unico europeo, al fine di salvaguardare accuratamente l'eurozona dall'assalto delle forze centrifughe populiste. Perfino Boris Johnson, poco prima del Brexit, si era scatenato sulle colonne del "Telegraph", rivelando lo scoop dei nuovo piani nazisti di unificazione della UE da parte dell’eurocrazia dominante.

 

Giusto per blindare i piani imperialistici poi, è in atto una lenta ma graduale militarizzazione dell'Europa … in Francia al ritorno dalle vacanze gli studenti seguiranno corsi appositi antiterrorismo, mentre i presidi dovranno seguire un addestramento specifico presso i centri della Gendarmeria e fungeranno nei mesi a venire da agenti di raccordo con i funzionari della sicurezza, che aumenteranno di numero. Intanto il governo tedesco, dopo l'annuncio di zia Angie che il terrorismo islamico non è stato una diretta conseguenza del massiccio afflusso di immigrati musulmani in Germania, sta considerando di riportare la coscrizione a livello nazionale, per rispondere agli attacchi terroristici e per difendere le frontiere dall'immigrazione clandestina.

 

Berlino ha annunciato di voler prendere misure più efficaci e di voler spendere molto di più per le forze di polizia e di sicurezza, per creare anche una speciale unità di contrasto alla criminalità informatica e al terrorismo. Il governo tedesco infatti aveva abolito il servizio militare obbligatorio nel 2011, sostenendo che non vi era in quel momento la necessità geopolitica per mantenerlo, scelta chiaramente manovrata dagli Usa, perché un'Europa priva di un proprio efficiente apparato di difesa diveniva ulteriormente ostaggio dell'egemonia militare degli Usa. Rimarcando l'inaspettata militarizzazione della società tedesca, il ministro della Difesa Ursula von der Leyen ha detto che la futura "Bundeswehr" sarebbe una formazione di polizia federale, adibita alle operazioni di antiterrorismo nazionale.

 

La carta del Ministero degli Interni cita anche gli obblighi dei civili e delle organizzazioni per l'assistenza del Bundeswehr, in particolare aiutando le "organizzazioni di reclutamento e le infrastrutture di alloggio" … alcune delle funzioni di supporto dei militari potrebbero anche essere affidate alla società civile, come "una disposizione limitata di ristorazione per le truppe durante le operazioni".  Tuttavia, il documento va ben oltre le attività di outsourcing militari moderni e discute di altre proposte, simili alle misure da prendersi in tempo di guerra. 

 

29.08.2016

 

 

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