http://www.agoravox.it Charlie Hebdo e terrorismo: un’altra bambina ascoltata dalla polizia in Francia Avevamo parlato pochi giorni fa di Ahmed, il bambino di Nizza di 8 anni che è stato denunciato per "apologia del terrorismo". Gli si rimprovera, secondo il suo avvocato: «aver dichiarato in classe: "Sto con i terroristi e contro le caricature"». La storia si ripete: siamo sempre nella regione delle Alpi-Marittime: a Valbonne una bambina di 10 anni è stata ascoltata, su richiesta della Procura, dalla polizia. La piccola in questo caso non ha detto nulla, ma ha scritto, in un compito: «Sono d'accordo con i terroristi che hanno ucciso i giornalisti perché hanno preso in giro la nostra religione». Georges Gutierrez, procuratore della Repubblica a Grasse ha detto a Nice Matin: «Affermazioni di questo genere sono inquientanti (...) Siamo tutti sul chi vive. La bambina potrebbe ripetere delle cose che ha sentito in casa. Abbiamo cercato di capire perché lo ha scritto...». Come funziona la procedura in questo caso? Gutierrez spiega che sono gli insegnati a "segnalare" un comportamento che stimano strano. La segnalazione passa ai loro superiori e questi, se lo ritengono opportuno, avvisano la polizia. Ma in questo caso le cose sono andate diversamente: La direttrice della scuola infatti non ha ritenuto di dover avvisare la procura: a farlo è stato un impiegato comunale, che ha segnalato il fatto a titolo personale. La bimba è quindi stata ascoltata insieme ai genitori e in compagnia di un pedospichiata. Il caso, sostiene Gutierrez, non è nemmeo stato aperto e non è stato riscontrato nessun problema. Resta il fatto che in meno di un mese due bambini sono comparsi davanti alla polizia. Ricordiamo che in seguito agli attentati di gennaio il Ministro della Giustizia ha diffuso una circolare a tutte le procure di Francia esigendo la massima allerta per quando riguarda l'apologia di atti terroristici.
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