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Al Arabiya News Sunday, 29 March 2015
Leader della Lega araba concordano forza militare congiunta
Domenica la Lega Araba ha chiesto l'istituzione di una forza militare volontaria e unificata, cui gli Stati membri possono rivolgersi per affrontare le sfide alla sicurezza.
La dichiarazione, rilasciata nella città turistica egiziana di Sharm el-Sheikh, chiede di stabilire una forza militare araba volontaria che possa intervenire per contrastare le sfide che minacciano la sicurezza di ogni membro, sulla base di una specifica richiesta. L’Iraq, membro della Lega Araba, ha espresso riserve sulla forza militare proposta. La dichiarazione ha anche esortato gli Houthi a "ritirarsi immediatamente dalle istituzioni governative di Sanaa, e di consegnare le armi alle autorità legittime", citando il sostegno della Lega per l’Operation Decisive Storm, guidata dai sauditi in Yemen. Sabato scorso, la coalizione a guida saudita ha continuato, per il terzo giorno consecutivo, in una campagna di bombardamenti contro le milizie Houthi che stanno marciando verso la città meridionale di Aden dopo aver preso la capitale Sanaa lo scorso anno. Secondo la dichiarazione, i leader arabi al vertice in Egitto hanno sostenuto la richiesta del presidente yemenita Abdrabbu Mansour Hadi a tenere una conferenza in Arabia Saudita, sotto gli auspici del Consiglio di cooperazione del Golfo. L’Iraq si è opposto all'intervento militare in qualsiasi paese, chiedendo il dialogo come miglior soluzione. Il Libano ha sottolineato che qualsiasi decisione presa dovrebbe avere la priorità del consenso arabo. Secondo il progetto della dichiarazione, gli stati arabi hanno espresso il loro sostegno politico e finanziario per il legittimo governo della Libia, esortando tutti a sostenere l'esercito nazionale. Si sono inoltre appellati al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per sollevare frettolosamente l’embargo sulle armi al governo libico riconosciuto a livello internazionale, che considerano come legittimo. La dichiarazione ha anche sottolineato il sostegno al governo libico affinché possa controllare i suoi confini con i paesi vicini, una decisione su cui il Qatar ha espresso riserve. L’Algeria, da parte sua, ha ritenuto la revoca dell'embargo delle armi per armare l'esercito libico, come parte della soluzione politica del paese. Per quanto riguarda la Siria, la dichiarazione considera il Consiglio di Sicurezza responsabile, ed esorta il segretario generale della Lega Araba, Nabil al-Arabi, di proseguire i colloqui con il capo delle Nazioni Unite per mettere in opera una linea d'azione che comprenda una soluzione politica del conflitto siriano, secondo il comunicato di Ginevra che prevede un governo di transizione in Siria. Per quanto riguarda la Palestina, la dichiarazione ha espresso sostegno per un bilancio di un anno a partire da aprile, e ha appoggiato la decisione palestinese del Consiglio Centrale di rivedere le relazioni politiche, economiche e di sicurezza con Israele in modo da mettere più pressione su Tel Aviv per rispettare gli accordi sottoscritti.
Al Arabiya News Sunday, 29 March 2015
Arab League leaders agree joint military force
The Arab League on Sunday called for the establishment of a voluntary, unified military force that member states can turn to when facing security challenges. The statement, issued in the Egyptian resort city of Sharm el-Sheikh, calls for establishing a voluntary Arab military force that can intervene to counter challenges that threaten the safety and security of any member, based on a specific request from that state. Iraq, one of the members of the Arab League, voiced reservations to the proposed military force. The statement also urged Houthis to “immediately withdraw from Sanaa, government institutions, and give their weapons to the legitimate authorities,” citing its support for the Saudi-led 'Operation Decisive Storm' in Yemen. On Saturday, the Saudi-led coalition continued for a third day a bombing campaign against the Houthi militias who are marching to the southern city of Aden after seizing the capital Sanaa last year. According to the statement, Arab leaders at the summit in Egypt also backed Yemeni President Abdrabbu Mansour Hadi’s request to hold a conference in Saudi Arabia under the auspices of the Gulf Cooperation Council. Iraq rejected military intervention in any country and called for dialogue as the best solution. Lebanon stressed that any decision taken should prioritize Arab consensus. The Arab states also expressed their political and financial support to the legitimate government in Libya, and urged for the backing of the national army, according to the draft statement. They called on the United Nations Security Council to hastily lift an arms embargo on the internationally recognized Libyan government, which they considered as legitimate. The statement also stressed support for the Libyan government in order for it to control its borders with neighboring countries, a decision that Qatar voiced reservations. Algeria, for its part, considered lifting the weapons embargo and arming the Libyan army as part of the political solution in the country. Turning to Syria, the statement held the Security Council responsible, and urged Arab League Secretary-General Nabil al-Arabi to continue talks with the U.N. chief to place a course of action that includes a political solution to the Syrian conflict and according to the Geneva communique which stipulates a transitional government in Syria. Regarding Palestine, the statement voiced support for a one year budget starting April, and supported the Palestinian Central Council’s decision to revise political, economic and security relations with Israel in order to place more pressure on Tel Aviv to respect agreements signed. |