http://www.hurriyetdailynews.com/ April/01/2015
Kiraz, il Procuratore ucciso aveva compiuto passi significativi nei casi di Gezi di Ismail Saymaz
Istanbul, il procuratore Mehmet Selim Kiraz, che è stato ucciso in un'operazione contro i suoi due rapitori, in serata il 31 marzo, aveva fatto notevoli progressi nei casi dei manifestanti feriti e uccisi durante le proteste Gezi Park nell'estate del 2013.
Una delle attività più recenti di Kiraz era chiedere il miglioramento dei filmati ripresi durante gli incidenti al fine di rivelare i volti degli agenti di polizia che spararono lacrimogeni a Gezi durante le manifestazioni. Il 18 marzo, Kiraz chiese al Laboratorio penale della Gendarmeria "di migliorare le immagini catturate per identificare l'ufficiale di polizia che ha usato la pistola a gas lacrimogeno" contro Okan Özçelik, che in seguito perse uno dei suoi occhi.
Il procuratore ha inoltre inviato il filmato utilizzato nel caso delle vittime Berkin Elvan al laboratorio criminale per identificare gli agenti di polizia sulla scena.
Dopo la richiesta del Kiraz, la perizia ha rivelato che la polizia non ha sparato i lacrimogeni al necessario angolo di 45 gradi e invece ha direttamente mirato a Okan Özçelik. La perizia ha anche rivelato i numeri di casco dei poliziotti coinvolti nell'incidente, su richiesta di Kiraz.
?afak Yayla e Bahtiyar Dogruyol del Fronte Popolare fuorilegge Liberation Party dell’estrema sinistra rivoluzionaria, hanno rapito Kiraz, 46 anni, tenendolo in ostaggio nel suo ufficio. I rapitori sono stati uccisi in uno scontro a fuoco, mentre Kiraz è morto in ospedale per le ferite riportate.
Gli attentatori chiedevano la condanna degli agenti di polizia coinvolti, inclusa una confessione in diretta dei sospettati di aver ucciso il 15enne Elvan, un processo degli ufficiali responsabili in un "tribunale del popolo", l'assoluzione di tutti gli uomini sotto processo per la partecipazione alle manifestazioni di solidarietà per Elvan, così come il libero passaggio fuori dal palazzo di giustizia.
Elvan è morto l’11 marzo 2014, 269 giorni dopo essere stato colpito da un candelotto lacrimogeno durante le proteste Gezi, poi rimasto in coma. Kiraz è stato nominato il procuratore del caso controverso sei mesi fa.
Nel frattempo, i vicini della famiglia Kiraz hanno detto che il pubblico ministero era un uomo umile che lavorò come sarto quando andava al liceo.
"Era una persona molto dignitosa. Non ha mai agito come un pubblico ministero; era molto umile. Siamo molto tristi. Non sarei così triste, neanche se fosse successo a mio padre", ha detto il prossimo Ferhat Tasin.
Come parte del caso Berkin Elvan, Kiraz chiese i nomi dei 21 poliziotti che erano in servizio nella zona in cui Elvan fu colpito alla testa. Chiese inoltre che la polizia determinasse le identità dei tre agenti di polizia presumibilmente coinvolti nell’omicidio di Elvan con un lacrimogeno.
Il 31 maggio 2013, Volkan Kesanbilici, 38 anni, gestore di un negozio a Istanbul, è stato colpito con un proiettile di plastica nel suo occhio e ha perso la vista. In questo caso, Kiraz ha inviato i proiettili di plastica in un laboratorio criminale, dopo che una perizia ha dichiarato che i proiettili "potrebbero essere fatali" e la polizia non dovrebbe mirare direttamente a teste o facce quando li utilizzano.
http://www.hurriyetdailynews.com/ April/01/2015
Slain prosecutor Kiraz took significant steps in Gezi protesters’ cases By ?smail Saymaz
Istanbul prosecutor Mehmet Selim Kiraz, who was killed in an operation against his two captors late on March 31, had made considerable progress in the cases of protesters wounded and killed during the Gezi Park protests in the summer of 2013.
One of Kiraz’s most recent activities was to demand the improvement of footage taken during incidents in order to reveal the faces of police officers who fired tear gas canisters at Gezi protester Okan Özçelik, who later lost sight in one of his eyes. On March 18, Kiraz demanded that the Gendarmerie Criminal Laboratory “improve the footage captured to help identify the police officer who used the tear gas gun” against Özçelik during the Gezi protests.
The prosecutor also sent the footage used in the case of Gezi victim Berkin Elvan to the criminal laboratory to identify the police officers in the scene.
After Kiraz’s demand, the expert report revealed that the police did not shoot the tear gas at the necessary 45-degree angle and instead directly targeted Özçelik. The expert’s report also revealed the helmet numbers of the police officers involved in the incident, upon Kiraz’s demand.
?afak Yayla and Bahtiyar Do?ruyol of the outlawed far-left Revolutionary People’s Liberation Party-Front (DHKP-C) took Kiraz, 46, hostage in his office. The captors were killed in a shootout, while Kiraz died at the hospital from sustained injuries.
The perpetrators’ demands included a live confession by the police officers suspected of killing 15-year-old Elvan, a prosecution of the officers responsible in a “people’s court,” the acquittal of all people being tried for participation in solidarity rallies for Elvan, as well as free passage away from the courthouse.
Elvan died on March 11, 2014, 269 days after he was sent into a coma after he was struck by a tear-gas canister during the Gezi protests. Kiraz was appointed as the prosecutor of the controversial case six months ago.
Meanwhile, the neighbors of the Kiraz family said that the prosecutor was a humble man who had to work as a tailor when he went to high school.
“He was a very dignified person. He never acted like a prosecutor; he was very humble. We are very sad. I would not be so sad even if it happened to my father,” said neighbor Ferhat Ta??n.
As part of the Berkin Elvan case, Kiraz demanded the names of the 21 police officers who were on duty in the area where Elvan was shot on the head. He demanded that the police determine the identities of the three police officers allegedly involved in shooting of Elvan with a tear gas canister.
On May 31, 2013, Volkan Kesanbilici, 38, a shop manager in Istanbul, was shot with a plastic bullet in his eye and lost his sight. In this case, Kiraz sent the plastic bullets to a criminal laboratory, after which an expert report stated that the bullets “could be fatal” and police should not directly target heads or faces when using them. |