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Al-Monitor Week in Review

Monday, October 19, 2015

 

Stiamo assistendo alla Syrianizzazione della Turchia?

 

Divisioni turche e Usa in Siria più grandi che mai

 

Fehim Tastekin riporta che l'accusa mossa dal primo ministro turco Ahmet Davutoglu, il 14 ottobre, che il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) potrebbe aver collaborato con lo Stato islamico (IS) negli attentati terroristici di Ankara quattro giorni prima "viene sussurrata costantemente nelle orecchie dei giornalisti e opinion maker. Uno sforzo straordinario sembra essere in corso per prendere il pubblico per il naso, piuttosto che per far luce in attacco."

Cengiz Candar scrive: - Nel momento in cui Davutoglu ha fatto questa affermazione, lo Stato Islamico non è divenuto solo il principale indiziato, ma i giornalisti hanno trovato anche il secondo kamikaze. Il primo attentatore suicida era già stato identificato come un IS operativo. L’informazioni chiave proveniva da Idris Emen, un giovane giornalista che ha scoperto la città orientale di Adiyaman come una delle fonti di reclute dell’Isis in Turchia ed aveva ampiamente riportato sulla comunità per il quotidiano Radikal: scrivendo di tutto il tragitto fino il 29 settembre 2013, sotto il titolo: “Adiyaman: Il percorso jihadista in Siria” I nomi che riferì, divennero poi gli autori degli attacchi suicidi a Diyarbakir il 5 giugno, a Suruc il 19 luglio e ad Ankara il 10 ottobre. A seguito del bombardamento di Ankara, Emen ha parlato, ad Adiyaman, con il padre del secondo attentatore suicida nell'attacco di Ankara. Anche se l'uomo aveva informato i funzionari della sicurezza in merito a suo figlio e al suo coinvolgimento con l’Isis, non sono state prese misure precauzionali. Quando tutti questi rapporti sono stati ampiamente distribuiti, il governo ha dichiarato il divieto di qualsiasi segnalazione sui bombardamenti di Ankara mentre l'inchiesta era in corso.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto il 14 ottobre, "Per la Turchia, non vi è alcuna differenza tra il PKK, la sua estensione PYD (Partito Democratico dell'Unione della Siria) ... Sono tutte organizzazioni terroristiche con le mani insanguinate".

Candar conclude: "Il risultato imminente di questo apparente circolo vizioso amplierà la lotta tra i curdi e l’Isis in Turchia. Questo significa un'ulteriore destabilizzazione della Turchia; in altre parole, gli inizi Syrianizzazione della Turchia."

L’inarico di Erdogan complica la politica statunitense verso la Siria. Gli Stati Uniti non considerano il PYD un gruppo terroristico. Al contrario, il PYD è ora tra i partner preferiti di Washington in Siria. Erdogan che collega il PYD con l’Isis non può che scontrarsi con la strategia degli Stati Uniti, tra cui la speculazione su una no-fly o zona sicura nel nord della Siria. Il Segretario di Stato americano John Kerry, ha lanciato l'idea di nuovo questo mese, e l'ex Segretario di Stato Hillary Clinton ha approvato una zona sicura imposta dalla coalizione nel dibattito presidenziale democratico il 13 ottobre.

Il Segretario della Difesa Ashton Carter ha detto in maggio che una no-fly zone sarebbe una "missione di combattimento grave e difficile da contemplare."

"Difficile da contemplare" può essere un eufemismo, soprattutto se la Turchia considera il PYD alleato degli Usa, un nemico terrorista.

 

 


Al-Monitor Week in Review

Monday, October 19, 2015

 

Are we witnessing ‘Syrianization’ of Turkey?

 

US, Turkish divisions on Syria greater than ever

 

Fehim Tastekin reports that the charge made by Turkish Prime Minister Ahmet Davutoglu on Oct. 14 that the Kurdistan Workers Party (PKK) may have collaborated with the Islamic State (IS) in the terrorist bombings in Ankara four days earlier “is being whispered persistently into the ears of journalists and opinion-makers. An extraordinary effort appears to be underway to lead the public by the nose rather than to shed light on the attack.”

Cengiz Candar writes, "The moment he [Davutoglu] made this allegation, IS not only still was the main suspect, but reporters had found who the second suicide bomber was. The first suicide bomber had already been identified as an IS operative. Key information came from Idris Emen, a young reporter who discovered the eastern town of Adiyaman as one of the sources of IS recruits in Turkey and had extensively reported about the community for the Radikal daily all the way back on Sept. 29, 2013, under the headline 'Adiyaman: The jihadist route to Syria.' The names he reported then became the perpetrators of IS suicide attacks at Diyarbakir on June 5, at Suruc on July 19 and at Ankara on Oct. 10. In the wake of the Ankara bombing, Emen spoke, in Adiyaman, to the father of the second suicide bomber in the Ankara attack. Although the man had informed security officials about his son’s IS involvement, no precautionary measures were taken. When all these reports were widely circulated, the government declared a ban on any reporting on the Ankara bombing while the investigation was underway.”

Turkish President Recep Tayyip Erdogan said Oct. 14, “For Turkey, there is no difference between the PKK, its extension PYD [Democratic Union Party of Syria] or [IS]. … They are all terrorist organizations with bloody hands.”

Candar concludes, “The imminent result of this ostensible vicious circle will be expanding the fight between the Kurds and IS into Turkey. That means further destabilization of Turkey; in other words, the beginnings of Turkey’s 'Syrianization.'”

Erdogan’s charge complicates US policy toward Syria. The United States does not consider the PYD a terrorist group. To the contrary, the PYD is now among Washington’s preferred partners in Syria. Erdogan’s linking the PYD with IS can’t but clash with US strategy, including speculation over a no-fly or "safe" zone in northern Syria. US Secretary of State John Kerry reportedly raised the idea again this month, and former Secretary of State Hillary Clinton endorsed a coalition-enforced safe zone in the Democratic presidential debate Oct. 13.

US Secretary of Defense Ashton Carter said in May that a no-fly zone would be a “major combat mission” and "difficult to contemplate."

"Difficult to contemplate" may be an understatement, especially if Turkey considers the US-allied PYD a terrorist enemy.

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