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Reuters

http://www.hurriyetdailynews.com/

October/11/2015

 

I manifestanti si riuniscono di nuovo sulla scena degli attentati ad Ankara

 

Migliaia di persone, molti scandendo slogan contro il governo, si sono riuniti nel centro di Ankara l’11 ottobre vicino al luogo dove sono esplose le bombe che hanno ucciso almeno 95 persone, in lutto per le vittime degli attentati più letali in terra turca.

 

Due attentatori suicidi sospetti hanno colpito un raduno di pro-curdi e di sindacalisti e attivisti vicino alla stazione ferroviaria centrale di Ankara 1o ottobre, tre settimane prima delle elezioni, una nazione scioccata ed afflitta da un conflitto tra lo stato e il partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), militanti fuorilegge.

 

Il Partito Popolare Democratico (HDP), pro-curdo, era una presenza importante alla manif. del 10 ottobre, ha detto che la polizia ha attaccato i suoi leader e membri mentre cercavano di lasciare garofani rossi sulla scena. Alcuni sono stati feriti nella mischia, si legge in un comunicato.

 

La folla ha scandito in piazza S?hhiye, "Erdogan Assassino", "polizia assassina", mentre la polizia antisommossa supportata da veicoli con cannone ad acqua aveva bloccato la strada principale che porta al quartiere dove si trovano il governo e il parlamento.

 

Il governo nega ogni ipotesi di coinvolgimento.

Il Primo Ministro Ahmet Davutoglu, esponendo un mosaico di pericoli politici interni, ha detto che lo Stato islamico dell'Iraq e il Levante (ISIL), le fazioni del PKK o i radicali di estrema sinistra, avrebbero potuto attuare l’attentato. Alcuni hanno suggerito che i militanti nazionalisti, contrari a qualsiasi accordo con i curdi che cercano maggiori diritti per le minoranze avrebbero potuto essere responsabili.

 

Investigatori turchi hanno lavorato sull’11 ottobre per individuare gli autori e le vittime dell'attacco. I titoli dei giornali riflettono la miscela di dolore e rabbia.

 

"Siamo in lutto per la pace", ha detto si legge sulla prima pagina del quotidiano laicista Cumhuriyet, mentre sono stati dichiarati tre giorni di lutto nazionale dal primo ministro. "La feccia è responsabile per l’attacco ad Ankara", ha titolato il giornale Haberturk. "L'obiettivo è quello di dividere la nazione", si leggeva su The Star, quotidiano filogovernativo.

 

Il bilancio delle vittime potrebbe salire

Uno degli attentatori è stato identificato come un maschio di età compresa tra 25 e i 30 anni, dopo aver analizzato i corpi sul posto e rilevato le impronte digitali, ha scritto il quotidiano filogovernativo Yeni ?afak.

 

Non ci sono state rivendicazioni di responsabilità per l'attacco, che è venuto mentre montano minacce esterne per la Turchia, membro della NATO. Con l’aumentato degli scontri sulla sua frontiera con la Siria e le incursioni di aerei da guerra russi sul proprio spazio aereo la scorsa settimana.

 

L'ufficio di Davuto?lu ha nominato 52 delle vittime durante la notte e ha detto che le autopsie proseguono. Ha detto che 246 persone ferite erano ancora in trattamento, 48 delle quali in terapia intensiva.

 

"Il lavoro necessario è stato condotto per identificare quelli dietro l'attacco e consegnarli alla giustizia in fretta", ha detto un comunicato.

 

I parenti e gli amici delle vittime aspettavano con ansia l’11 ottobre mattina di fuori degli ospedali, dove i feriti sono stati ricoverati.

 

Le due esplosioni sono avvennute a pochi secondi di distanza, il 10 ottobre mattina, tra la folla, che includeva il Partito Popolare Democratica (HDP) pro-curdo, attivisti ed esponenti della sinistra, sindacati e altri gruppi civici, che si erano riuniti per una marcia di protesta per la morte di centinaia di persone, da quando sono ripresi i conflitti, tra le forze di sicurezza e il PKK nel sud-est a maggioranza curda.

 

Il Leader HDP Selahattin Demirta? ha accusato il governo in termini rudi. Ha detto che il 10 ottobre l'attacco faceva parte della stessa campagna, come l’attentato ad una manifestazione HDP nella città sudorientale di Diyarbakir alla vigilia delle elezioni di giugno e di un attentato suicida attribuito a ISIL in Suruç, vicino al confine siriano nel mese di luglio, che uccise 33 attivisti filo-curdi per lo più giovani.

 

Oggi dopo l'attentato, il PKK, come ampiamente previsto in anticipo, ha ordinato ai suoi combattenti di fermare le operazioni in Turchia a meno di non dover affrontare un attacco. E ha detto che avrebbe evitato atti che potessero ostacolare una "elezione equa e giusta" il 1° novembre.

 


Reuters

http://www.hurriyetdailynews.com/

October/11/2015

 

Protesters gather at scene of Ankara bombings

 

Thousands of people, many chanting anti-government slogans, gathered in central Ankara on Oct. 11 near the scene of bomb blasts which killed at least 95 people, mourning the victims of the most deadly attack of its kind on Turkish soil.

 

Two suspected suicide bombers hit a rally of pro-Kurdish and labour activists near Ankara's main train station on Oct. 11, three weeks before an election, shocking a nation beset by conflict between the state and the outlawed Kurdistan Workers' Party (PKK) militants. 

 

The pro-Kurdish Peoples' Democratic Party (HDP), a major presence at Oct. 10 march, said police attacked its leaders and members as they tried to leave carnations earlier at the scene. Some were hurt in the melee, it said in a statement. 

 

"Murderer (President Tayyip) Erdo?an", "murderer police", the crowd chanted in S?hhiye square, as riot police backed by water cannon vehicles blocked a main highway leading to the district where parliament and government buildings are located. 

 

The government denies any suggestion of involvement.

 

Prime Minister Ahmet Davuto?lu, exposing a mosaic of domestic political perils, said Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL), PKK factions or far-leftist radicals could have carried out the bombing. 

 

Some have suggested militant nationalists opposed to any accommodation with Kurds seeking greater minority rights could have been responsible. 

 

Turkish investigators worked on Oct. 11 to identify the perpetrators and victims of the attack. Newspaper headlines reflected the mixture of grief and anger. 

 

"We are in mourning for peace," said the front-page headline in the secularist Cumhuriyet newspaper as three days of national mourning declared by the prime minister got underway. "Scum Launch attack in Ankara," said the Habertürk newspaper. "The goal is to divide the nation," said the pro-government Star. 

 

Death toll could rise

 

One of the bombers had been identified as a male aged between 25-30 after analysing bodies at the scene and taking fingerprints, the pro-government Yeni ?afak said. 

 

There were no claims of responsibility for the attack, which came as external threats mount for NATO member Turkey, with increased fighting across its border with Syria and incursions by Russian warplanes on its air space over the last week. 

 

Davuto?lu's office named 52 of the victims overnight and said autopsies were continuing. It said 246 wounded people were still being treated, 48 of them in intensive care. 

 

"The necessary work is being conducted to identify those behind the attack and quickly bring them to justice," a statement said. 

 

Relatives and friends of the casualties waited anxiously on Oct. 11 morning outside the hospitals where the wounded were being treated. 

 

The two blasts happened seconds apart on Oct. 10 morning as crowds, including pro-Kurdish Peoples' Democratic Party (HDP) activists, leftists, labour unions and other civic groups, gathered for a march to protest over the deaths of hundreds since conflict resumed between security forces and the PKK in the mainly Kurdish southeast. 

 

HDP leader Selahattin Demirta? blamed the government in blunt terms. He said on Oct. 10 the attack was part of the same campaign as the bombing of an HDP rally in the southeastern city of Diyarbak?r on the eve of June elections and a suicide bombing blamed on ISIL in Suruç near the Syrian border in July, which killed 33 mostly young pro-Kurdish activists. 

 

Hours after the bombing, the PKK, as widely expected beforehand, ordered its fighters to halt operations in Turkey unless they faced attack. It said it would avoid acts that could hinder a "fair and just election" on Nov. 1.

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