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28 luglio 2015

 

Erdogan: il processo di pace con i curdi non può continuare

di Silvia Di Cesare

 

Il presidente turco Recep Erdogan ha dichiarato che il processo di pace della Turchia con i curdi non può continuare a causa dei continui attacchi rivolti contro obiettivi turchi. “È impossibile continuare accordi di pace con coloro che attaccano la nostra unità nazionale” ha dichiarato Erdogan facendo riferimento al Partito dei lavoratori del Kurdistan. La Turchia, che considera il PKK un’organizzazione terroristica, ha lanciato i negoziati di pace con il leader in carcere del gruppo Abdullah Ocalan alla fine del 2012, ma le due parti non hanno ancora raggiunto un accordo. Lo scorso venerdì la Turchia ha iniziato a bombardare i territori siriani al confine con il Paese colpendo obiettivi dello Stato Islamico, ma anche postazioni delle Forze di protezione del popolo curde (PKK). Le forze di sicurezza turche hanno anche messo in moto un’operazione anti-terrorismo all’interno della Turchia contro i militanti di Daesh e le forze curde. Secondo le ultime stime sarebbero 1050 gli arrestati, di loro solo 24 apparterebbero a Daesh.

Nella giornata di martedì un sergente dell’esercito turco sarebbe stato ucciso dai militanti curdi al confine con l’Iraq. L’uomo in borghese sarebbe morto in seguito a un colpo alla testa nel distretto di Semdinli.

 

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