Fonte: Actualidad RT
Erdogan distrugge le prove del suo appoggio allo Stato Islamico per paura di essere processato
Il presidente della Turchia, Recep Erdogan, cerca di cancellare le prove della collaborazione del suo governo con lo Stato Islamico, visto che teme di essere messo sotto processo un giorno dai tribunali internazionali, lo rivela un giornale turco. Erdogan ha trasmesso un ordine a Hakan Fidan, massimo responsabile dell’intelligence turca e suo braccio destro, di nascondere tutte le prove ed i documenti che dimostrano che il Governo turco ha aiutato lo Stato islamico, lo scrive il giornale “Aydinlik Daily”. La decisione del presidente turco viene motivata dal suo timore che questi documenti possano essere utilizzati contro di lui nei tribunali internazionali. Il giornale spiega che che ultimamente vari governi cercano di indagare sulle relazioni che Ankara intrattiene con il gruppo radicale dell’ISIS. Inoltre Erdogan considera la possibilità che l’Occidente possa cambiare nettamente l’impostazione della sua politica estera ed inizi a collaborare con il Governo del presidente Siriano Bashar al-Assad, con l’obiettivo di trovare una soluzione alla crisi siriana, che dura da circa 4 anni. In precedenza alcuni media hanno informato che la autorità turche fin dal 2.011 hanno procurato finanziamenti e materiale militare ai terroristi che combattono contro le forze dell’Esercito arabo Siriano di Assad con la finalità di rovesciare il suo governo. Allo stesso modo si è indicato che la Turchia è una delle maggiori fonti di miliziani stranieri arruolati nell’esercito dell’ISIS e che molti jihadisti turchi hanno ricevuto addestramento ed equipaggiamenti dal governo di Ankara. Un nuovo video pubblicato dal portale Infowars dimostra che alcuni membri del gruppo islamista radicale dello Stato Islamico, viaggiano tranquillamente nel tranvia della megalopoli turca senza alcun timore delle autorità pubbliche. Le immagini mostrano alcuni individui che viaggiano nel tram di Istambul con la caratteristica uniforme dell’ISIS ed una bandiera nera serigrafata. Si vede chiaramente che i due si sentono perfettamente tranquilli spostandosi all’interno di un paese membro della NATO, dove risulta che gli stessi miliziani vengono addestrati e riforniti dalle autorità turche. Vedi: Youtube.com/watch Trovate nel nord dell’Iraq cinque fosse comuni con 320 corpi Cinque fosse comuni con i resti di 320 persone, presumibilmente assassinate dai miliziani dello Stato Islamico, sono state trovate nei dintorni della città di Mosul, nel nord dell’Iraq. Gli abitanti della città irachena di Mosul, attualmente controllata dai militanti dell’autoproclamato Stato Islamico, hanno scoperto cinque fosse comuni con i resti di 320 persone assassinate, fra queste diversi bambini, hanno informato questo Mercoledì i testimoni citati dalla Press Tv. I testimoni hanno aggiunto che alcuni dei corpi trovati appartenevano ai membri della minoranza curda e degli Yazidi. Nel corso dell’ultimo mese, le forze dei Peshmerga, l’esercito turco iracheno, hanno scoperto vicino la città di Sinyar, nel nord este dell’Iraq, nuove fosse comuni con i cadavero dei yazidi. Lo Stato Islamico aveva iniziato la sua campagna di terrore in Iraq all’inizio del giugno del 2014. I miliziani si sono resi protagonisti di orribili atti di violenza, come decapitazioni pubbliche, contro tutte le comunità irachene: sciiti, sunniti, curdi e cristiani.
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