Fonte: Al Ahed News http://www.controinformazione.info/ 11 Ottobre 2015
“L’Arabia Saudita costituisce la minaccia esistenziale nella regione del M.O. ed in Europa”
Il segretario generale del movimento Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrolá, ha lanciato una dura denuncia ed un atto di accusa contro il regime dell’Arabia Saudita: “l’Arabia Saudita costituisce oggi la minaccia esistenziale nella regione del Medio Oriente ed è l’Arabia S. quella che sta cercando di diffondere il wahabismo in Medio Oriente ed in tutto il mondo (Europa inclusa)”. Hassan Nasrolà, leader e capo spirituale del movimento Hezbollah, è uno dei personaggi più carismatici e di prestigio nel mondo arabo, in particolare fra gli sciiti che popolano il Libano, la Siria e l’Iraq, gode di una grande ammirazione e di rispetto per le battaglie e la resistenza che ha condotto contro Israele e contro l’orda del terrorismo dei takfiri (appoggiati anche dall’Occidente) che ha sconvolto la regione.
Hezbollah è il movimento politico che dispone di un piccolo ma agguerrito esercito che riuscì a fermare l’invasione del Libano fatta da Israele nel 2006 infliggendo forti perdite all’esercito israeleliano. Attualmente Hezbollah combatte al fianco dell’esercito siriano, sostiene il Presidente Bashar al-Assad ed il movimento è a sua volta appoggiato dall’Iran. “L’Arabia Saudita è la responsabile (assieme agli USA ed i loro alleati) dei morti e del caos nella nostra regione, pur senza ignorare,ha detto Hassan Nasrolà, che il nostro principale nemico rimane l’entità sionista, la minaccia wahabita è un pericolo esistenziale, sottolinenando poi che in Siria esite una opportunità per riaffermare le nostre vittorie ed andremo ad approfittarne”. “Fino dalla creazione della entità sionista, l’Arabia Saudita non ha fatto altro che servire gli interessi degli Stati Uniti nella regione ed ha seminato morte e caos nei nostri paesi”, ha proseguito Hassan Nasrolà. Nelle sue dichiarazioni fatte alla vigilia di un incontro in vista del primo mese del calendario mussulmano il leader della resistenza libanese ha anche accusato la dinastia saudita di aver combattuto contro Hezbollah quando questo movimento affrontò Israele ed il suo poderoso esercito nella guerra del 2006. “La monarchia saudita è quella che finanziò la guerra contro Saddam Hussein contro l’Iran, quella contro l’Afghanistan e poi contro l’Iraq. I servizi di intelligence sauditi manipolarono i gruppi takfiri in Iraq fin dall’anno 2003 e il regime saudita è il responsabile del sangue versato da tutte le confessioni in quel paese. L’Arabia saudita ci uccideva durante la guerra del 2006 ed allo stesso modo ha cercato di frantumare l’asse della resistenza quello dall’Iran, alla Russia al Venbezuela con la sua manovra di far crollare il prezzo del petrolio”, ha dichiarato Nasrolà, come riportato dal giornale libanese Akhbar. “L’Arabia saudita utilizza per i suoi fini di dominio anche l’ISIS e Al Qaeda nell’aggressione allo Yemen, nonostante che questi terroristi costituiranno poi un pericolo nel futuro anche per la monarchia dei Saud. I takfiri ed i wahabiti non sono sunniti ma costituiscono una piccola parte del mondo mussulmano”, ha aggiunto Nasrolà. Lo stesso poi ha accusato le autorità saudite di grave negligenza e di essere state loro la causa del massacro di Mina, dove si recavano i pellegrini per rendere omaggio alla Mecca. Bisogna sottolineare che il movimento Hezbollah gode di forti appoggi presso l’opinione pubblica libanese, sia quella mussulmana, sia drusa e cristiana ed ultimamente ha costituito dei gruppi collegati che operano anche in Iraq ed in Siria. Hezbollah difende le popolazioni del Libano sia dalla minaccia di un’altra possibile invasione di Israele come anche dal pericolo rappresentato dai gruppi takfiri dell’ISIS e di Al-Nusra che hanno più volte cercato di infiltrarsi nel territorio libanese ma sono sempre stati respinti dalle milizie di Hezbollah. Non a caso ultimamente è stata costituita una brigata cristiana di volontari arruolati all’interno del movimento, a difesa della comunità cristiana libanese. Hezbollah in Siria ed Iran costituiscono quello che viene definito “l’asse della resistenza” contro imperialismo e sionismo e che viene visto come la bestia nera da parte di Israele, il suo nemico principale. In funzione di questa ostilità contro le forze dell’asse di resistenza, Israele ha proceduto a fornire appoggio logistico e sostegno ai gruppi di miliziani takfiri che operano in Siria, prima in forma nascosta poi in modo sempre più scoperto, utilizzando anche le incursioni della propria aviazione. L’intervento russo sembra che abbia messo fine a questa attività di appoggio dell’aviazione Israeliana ed ha creato forte irritazione nelle autorità di Tel Aviv. |