http://www.ilfattoquotidiano.it/ 13 maggio 2015
Ucciso Abu Alaa al-Afri durante raid nel nord dell’Iraq
Il ministero della Difesa iracheno ha fatto sapere che "nel raid aereo da parte delle forze della coalizione internazionale sono stati uccisi molti esponenti del gruppo criminale riuniti nella Moschea dei Martiri nella zona di Tal Afar", distante a circa 50 chilometri da Mosul
Dopo il presunto ferimento del numero uno Al Baghdadi il Guardian, citando fonti vicino ai militanti dello Stato Islamico, aveva individuato in Abdul Rahman Mustafa Mohammed il nuovo leader. Ma il vice califfo, conosciuto come Abu Alaa al-Afri, potrebbe essere stato ucciso in un raid della coalizione nel nord dell’Iraq. È stato il ministero della Difesa iracheno a diramare un comunicato in cui si spiega che l’azione è stata effettuata a ovest di Mosul. “Sulla base di precise informazioni d’intelligence nel raid aereo da parte delle forze della coalizione internazionale, oltre ad al-Afri, sono stati uccisi molti esponenti del gruppo criminale riuniti nella Moschea dei Martiri nella zona di Tal Afar”, distante a circa 50 chilometri da Mosul. La scorsa settimana il Dipartimento di Stato Usa aveva inserito il nome di al-Afri nella lista dei terroristi più ricercati, offrendo una taglia di sette milioni di dollari.
È lui, secondo quanto dichiarato a Newsweek da Hisham al Hashimi, consigliere del governo iracheno sulla questione Isis, il successore di Abu Bakr al-Baghdadi alla guida dello Stato Islamico. Sarà lui, dice il Guardian citando “fonti vicine a Isis”, che guiderà un “attacco nel cuore dell’Europa” per vendicare le gravi ferite alla spina dorsale, inseguito a un raid della coalizione occidentale in marzo, che potrebbero costringere l’attuale califfo ad abbandonare il suo ruolo di guida dell’organizzazione. Secondo Hashimi, Afri avrebbe già preso il comando del gruppo terroristico che controlla vasti territori in Siria e Iraq. Di al-Afri aveva parlato a Newsweek da Hisham al Hashimi, consigliere del governo iracheno sulla questione Isis indicandolo come il successore del leader ferito, posizionandolo proprio nella zona di Mosul, considerata la capitale irachena del califfato, e riconoscendogli grandi capacità di leadership e carisma: “È più importante, intelligente e con relazioni più solide di al-Baghdadi – aveva dichiarato Hashimi – È un bravo oratore e ha un grande carisma. Per questo tutti i leader di Daesh (ovvero lo Stato Islamico, ndr) ritengono che abbia più saggezza e capacità di leadership e amministrazione di al-Baghdadi”.
|