http://it.euronews.com

06/10/15

 

Afghanistan: generale Usa “ospedale Msf colpito per errore”

di Salvatore Falco

 

L’ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz è stato colpito per sbaglio. L’ammissione del comandante delle truppe statunitensi in Afghanistan non coincide con la versione di Kabul, che inizialmente aveva detto di aver deciso di raderlo al suolo perché credeva si nascondessero i taleban. L’organizzazione umanitaria denuncia un crimine di guerra e chiede un’inchiesta indipendente sul bombardamento Nato che ha provocato 22 morti e 37 feriti. “Il tragico incidente, la perdita di vite umane in un ospedale è una cosa molto seria – ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg – E quindi è importante accertare tutti i fatti e questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di un un’indagine completa e approfondita”. Il comando delle forze statunitensi in Afghanistan ha ordinato un potenziamento nell’addestramento delle forze afgane per prevenire nuovi incidenti. “La decisione di condurre raid aerei è stata presa all’interno della catena di comando americana – ha detto durante un’audizione al senato il generale John Campbell, capo delle forze americane in Afghanistan – L’ospedale è stato colpito per sbaglio. Non prenderemmo mai di mira di proposito una struttura ospedaliera”. A Kunduz in queste ora si combatte ancora. I taleban hanno lanciato un nuovo attacco dopo aver perso gran parte del controllo, mentre tutte le organizzazioni umanitarie hanno già lasciato la città dopo il raid aereo della Nato di sabato scorso.

http://it.euronews.com

07/10/15

 

Kunduz: Msf  “raid Nato è crimine di guerra” e chiede un’inchiesta internazionale

 

Una commissione internazionale d’inchiesta in ambito umanitario per far luce sul raid aereo della Nato che ha colpito l’ospedale di Kunduz in Afghanistan. Medici senza frontiere parla apertamente di crimine di guerra e non accetta la verità dell’esercito degli Stati Uniti, secondo cui il raid aereo costato la vita a 22 persone sarebbe il frutto di un errore.

“Non possiamo fare affidamento sull’inchiesta militare interna condotta da Stati Uniti, Nato e dalle forze afgane – ha detto la presidente di Msf, Joanne Liu, incontrando i giornalisti a Ginevra – Oggi dobbiamo tornare a lottare per ottenere il rispetto della Convenzione di Ginevra. Come medici combattiamo per il bene dei pazienti. Abbiamo bisogno che l’opinione pubblica sia al nostro fianco per insistere sul fatto che anche le guerre hanno delle regole”.

A Kunduz, intanto, si combatte ancora. I taleban hanno lanciato un nuovo attacco dopo aver perso gran parte del controllo, mentre tutte le organizzazioni umanitarie hanno già lasciato la città dopo il raid aereo della Nato di sabato scorso.

top