Fonti: La Depeche.fr Al Manar http://www.controinformazione.info nov 17, 2015
Esperti francesi adesso accusano le politiche svolte dal loro governo in Libia ed in Siria per la crescita del terrorismo Traduzione e sintesi di Luciano Lago
Alcuni componenti della opposizione politica ed analisti francesi stanno iniziando ad esprimere il loro rifiuto alle politiche portate avanti dalla Francia in Siria. Il precedente primo ministro francese François Fillon è uno di questi. Fillon non ha potuto occultare la sua indignazione, in un programma di televisione, motivata per la politica portata avanti dalla Francia negli anni passati nel mondo arabo.
Altri due antichi responsabili dei servizi di spionaggio e di controspionaggio francese hanno entrambi dichiarato che la Francia ha profondamente sbagliato ad immischiarsi nella politica estera di stati stranieri. Yves Bonnet y Alain Chouet hanno stigmatizzato, in efetti, che il loro paese ha provocato un caos nell’essere intervenuto in Libia ed in Siria conto i regimi di questi due paesi.
Fra l’altro Alain Chouert ha detto che “…gli attacchi di Parigi devono essere inseriti nella continuità dell’attacco contro l’aereo russo in Egitto, negli attacchi anti-sciiti di Beirut e di Baghdad e probabilmente sono il preludio ad altri attacchi in paesi occidentali, africani e arabi nella lotta contro il jihadismo wahabita. Questo costituisce un campo indebolito, lo stato islamico cercherà di provocare tensioni violente ed un muro di odio tra le masse musulmane e l’Occidente, tra le comunità musulmane che risiedono nei paesi dell’Europa ed all’estero. Il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è quello di spingere questi paesi ospitanti a differenziare le misure coercitive ed a modulare queste misure contro comunità musulmane. Ovviamente si tratta di una trappola a cui non bisogna cadere”. In particolare i due ex responsabili dei servizi hanno criticato il fatto che il governo Hollande abbia fornito armi in quantità ai gruppi jihadisti con l’obiettivo di rovesciare il governo di Al-Assad in Siria. Fillon condivide questa opinione ma evita di esprimerla apertamente perchè lui stesso ha fatto parte dell’esecutivo quando la Francia aveva deciso di intervenire in Libia per rovesciare il leader libico Muammar Gheddafi, utilizzando come alleati i ribelli estremisti, includendo alcuni gruppi collegati con Al-Qaeda- Egli adesso ritiene tuttavia che l’Occidente debba allearsi con la Russia ed associarsi con Bashar al-Assad nella lotta contro l’ISIS. (………………………….) “Nella misura in cui non è possibile mettere un poliziotto dietro ogni cittadino, la minaccia persisterà per quanto esiste in Siria, in Iraq, nelle grandi aree Sahel controllate dai criminali islamisti. Di conseguenza, è più che mai urgente porre fine all’esistenza di queste zone di illegalità e di ripristinare l’autorità degli stati responsabili anche se il loro sistema politico non ci soddisfa, come nel caso della Siria di al-Assad”, ha dichiarato Alain Chouet. L’antico primo ministro, che si è smarcato dall’ex presidente Nicolas Sarkozy, riconosce anche l’errore commesso da Parigi nell’appoggiare i ribelli armati in Siria ed in Libia, una politica che ha finito per ritorcersi contro la stessa Francia. Fillon ha criticato anche il fatto che, mentre si sviluppavano questi attacchi aerei operati contro l’ISIS da alcuni giorni, il governo francese non aveva preso forti misure di prevenzione di fronte ad attacchi terroristici. Egli ha richiesto anche misure drastiche contro gli estremisti jihadisti sul territorio frnacese. L’ex ministro ritiene necessaria l’espulsione dei falsi iman stranieri che predicano la violenza ed ha richiamato all’apertura dei centri di internamento per alloggiare persone suscettibili di costituire una minaccia per la sicurezza. Questo tuttavia fa temere che le libertà e la democrazia si trasformino in vittime delle azioni antiterroriste nel paese.
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