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nov 18th, 2015

 

Azione della polizia a Saint-Denis, colpita la cellula degli attentati di venerdì

di Guido Keller 

 

Alle 4.15 le forze di sicurezza francesi hanno dato il via ad un intervento a Saint-Denis, sobborgo nella parte settentrionale di Parigi, colpendo la cellula terroristica delle stragi di venerdì sera: gli agenti hanno stretto una zona specifica del centro urbano fino a circondare un appartamento posto a soli 800 metri dallo Stade de France. L’irruzione è stata fatta alle 7.27 e vi è stato un conflitto a fuoco durante il quale sono stati feriti cinque agenti e soprattutto sono stati arrestati sette terroristi, tra i quali una donna, e ne è stato ucciso uno. Una donna non ancora identificata si è fatta esplodere.

Le autorità hanno smentito che fra gli arrestati vi sia stato il belga Abdelhamid Abaaoud, la presunta mente degli attentati di Parigi, come invece avevano riferito nei primi minuti alcuni media.

L’intera zona è stata chiusa al traffico anche pedonale grazie all’intervento di centinaia di poliziotti e di militari, ed anche due linee della metropolitana sono state chiuse.

Il proprietario dell’appartamento, un giovane, è stato fermato, ma ha riferito che un amico gli aveva chiesto di poter occupare la casa per alcuni giorni, per ospitare alcuni amici belgi, senza però sapere chi fossero.

Si era anche parlato di un civile, un passante, rimasto ucciso nello scontro a fuoco, ma la cosa è stata smentita dalle autorità.

Abdelhamid Abaaoud viene così dato in Francia e non in Siria come si pensava: noto anche come Abu Umar al-Baljiki, si era recato nel paese mediorientale due anni fa e tornato di recente in Europa. In gennaio la sua cellula si trovava a Viviers, in Belgio, dove le forze di sicurezza avevano compiuto una retata di jihadisti arrestandone 13 e uccidendone due. In un’intervista successiva a quel fatto, rilasciata per la rivista dell’Isis in lingua inglese Daqib, Abaaoud si era vantato di essere sfuggito alla retata: “La mia foto in Belgio era su tutti i giornali – aveva detto – ma grazie al cielo gli infedeli sono stati accecati da Allah. Sono stato persino fermato da un agente che ha raffrontato la foto al mio volto, ma poi mi ha lasciato andare perché ha giudicato che non combaciassero! È stato senza dubbio un regalo di Allah”.

In Siria sarebbe rientrato in gennaio portando con sé il fratello quattordicenne, per cui, se la sua presenza in Francia verrà confermata, si è davanti al caso incredibile di un terrorista internazionale, ricercato, che va e viene dalla Siria all’Europa pressoché indisturbato.

Le indagini indicano che l’uomo avrebbe avuto contatti con Ayoub El-Khazzani, autore dell’attentato dello scorso agosto sul treno Thalys Amsterdam-Parigi, con Sid Ahmed Ghlam, l’algerino che in aprile progettava attentati contro le chiese di Villejuif, e con Mehdi Nemmouche, l’autore della strage al Museo ebraico di Molenbeek. Ma è certo che anche i terroristi degli attentati alla redazione di Charlie Hebdo e del negozio Kosher si sono riforniti di armi in Belgio.

 

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