english version below
http://www.dailynewsegypt.com Giornalismo in Egitto, un affare pericoloso Sabato scorso, mentre migliaia di egiziani hanno festeggiato il terzo anniversario della rivoluzione del 25 gennaio in piazza Tahrir, il giornalista Basil El- Dabh di Daily News Egypt stava serimentando un arresto popolare, per registrato le celebrazioni. La folla inferocita in dubbio sulla sua presenza, lo ha malmenato, insieme ad una giornalista freelance femmina, poi li hanno consegnati alla polizia, che li ha poi liberati. Dall'altro lato della piazza, in piazza Talaat Harb, due giornalisti di DNE, Fady Ashraf e Abdel Halim Abdallah, stavano coprendo una protesta pacifica che è stata dispersa con la forza dalla polizia che ha sparato gas lacrimogeni e pallini da caccia. Ashraf è stato colpito con pallini da caccia, ma non ferito. Tali sono i rischi, ogni giorno, per i giornalisti in Egitto quando scoppiano le proteste. Il Committee to Protect Journalists (CPJ), nel suo rapporto annuale, pubblicato il 30 Dicembre 2013, ha valutato l’Egitto il terza paese più pericoloso al mondo per i giornalisti, dopo la Siria e l'Iraq. Considerando che la Siria è in una guerra civile e la situazione è estremamente tesa tra le varie fazioni irachene, la posizione dell'Egitto ha sollevato molte domande sul contesto attuale in cui i giornalisti sono costretti a lavorare. http://www.dailynewsegypt.com Journalism in Egypt, a dangerous business On Saturday, while thousands of Egyptians were celebrating the third anniversary of the 25 January Revolution in Tahrir square, Daily News Egypt reporter Basil El-Dabh was experiencing a “citizen arrest” for recording the celebrations. The angry mob questioned his presence, roughed him up along with a female freelance journalist- then handed them to the police, who later released them. On the other side of the square, in Talaat Harb square, DNE’s Fady Ashraf and Abdel Halim AbdAllah were covering a peaceful protest that was forcibly dispersed by the police using teargas and birdshot. Ashraf was hit with birdshot, but not injured. Such are the every day risks for reporters in Egypt when protests break out. The Committee to Protect Journalists (CPJ), in its annual report released on 30 December 2013, rated Egypt the third most dangerous county in the world for journalists, following Syria and Iraq. Considering that Syria is in a civil war and the extremely tense situation between Iraq’s various factions, Egypt’s position raised many questions on the current environment in which journalists work.
|
|