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http://mondoweiss.net/ La diagnosi del presidente israeliano 'Israele è una società malata' non va molto negli Stati Uniti Hai sentito che il presidente di Israele ha detto che Israele è una "società malata"? Reuven Rivlin, un Likudnik, mi detto questo durante il fine settimana. C’è stata molta copertura in Israele, ma come Sullivan sottolinea, la dichiarazione non ha ottenuto la stessa attenzione negli States. Il rapporto ebraico di Telegraphic Agency : "E' il momento di ammettere onestamente che la società israeliana è malata, ed è nostro dovere curare questa malattia", ha detto Rivlin Domenica, all'Accademia Israele delle Scienze e Lettere durante una conferenza dal titolo Dalla xenofobia all'accoglienza dell'altro: "La tensione tra ebrei e arabi all'interno dello Stato di Israele è salita a livelli record, e il rapporto tra le parti ha raggiunto un nuovo minimo …. Abbiamo tutti assistito alla sequenza impressionante di incidenti e violenze in atto da entrambe le parti. L'epidemia di violenza non si limita a un settore o a un altro, ma permea tutti i settori, senza tralasciarne alcuno. C'è la violenza negli stadi di calcio, così come nel mondo accademico. C'è la violenza nei social media e nei discorsi di tutti i giorni, negli ospedali e nelle scuole." Dal Jerusalem Post: È giunto il momento di ammettere che Israele è una società malata, di una malattia che richiede cure, il presidente Reuven Rivlin lo ha detto Domenica aprendo una conferenza sull’odio per lo straniero e l’accettazione dell'altro. Rivlin si è chiesto ad alta voce se ebrei e arabi avevano abbandonato il segreto del dialogo. Per quanto riguarda gli ebrei, ha detto: "Non sto chiedendo se hanno dimenticato come essere ebrei, ma se hanno dimenticato come essere esseri umani decenti. Hanno dimenticato come conversare?" Agli occhi di Rivlin, l'Accademia ha il compito vitale di ridurre la violenza nella società israeliana, incoraggiando il dialogo e lo studio di culture e lingue diverse, con lo scopo di promuovere la comprensione reciproca, in modo che ci possano essere incontri tra i settori della società civile. JTA dice che Rivlin ha parlato di abusi che ha ricevuto sulla sua pagina Facebook. Presumibilmente da destra, non da sinistra. Questo è un paese dove un estremista colono ha assassinato un primo ministro che diceva di voler scendere a compromessi con i palestinesi, 19 anni fa. Rivlin si riferisce, ovviamente, agli omicidi di adolescenti della scorsa estate ed ai canti di "Morte agli arabi" che risuonano per le strade di Gerusalemme. Questa è la società di destra della linea dura che Max Blumenthal ha descritto nel suo libro Golia, a causa del quale Shlomo Sand ha tentato di dissociarsi, rinnegando di essere ebreo, e che Nathan Thrall cita nella sua mortificazione dell’utilità per Ari Shavit di essere ebrei americani come una voce liberale, quando invece è tutt'altro. E il presidente del paese sta dicendo questo? Un politico Likudnik? Come dice Sulllivan, qualsiasi americano che avesse detto questo sarebbe stato immediatamente emarginato e spalmato come antisemita. Lo testimonia la lista nera di Blumenthal dal Times, e il fatto che Sand e Thrall appaiono in pubblicazioni inglesi. Mentre gli ebrei liberali americani mantengono il loro Israel DreamCastle, con l'aiuto di Shavit e del suo media group; e il New York Times fornisce una piattaforma a Caroline Glick per diffamare i leader palestinesi. Questa è una situazione molto pericolosa. Anche se immagino che se ci fossero abbastanza polemiche sulle osservazioni, il New York Times potrebbe coprirle. Chris Matthews ha sicuramente visto il commento di Rivlin, ma non lo toccherà fino a quando un media sicuro quì lo raccolga. Tra l'altro, in una discussione radiofonica su Open Source un mese fa, ho detto che il sionismo è iniziato nel 1894, quando Theodor Herzl ha udito il canto, Morte agli ebrei, a Parigi, e che ora è culminato, 120 anni dopo con gli ebrei nazionalisti che cantano Morte agli arabi a Gerusalemme. Questi sono l'alfa e l'omega del sionismo politico, che non ha passato il test di Herzl, che lo straniero sia il benvenuto nella società ebraica. Bernard Avishai ha risposto che mi è stata offerta una "caricatura" del movimento. Io non credo che sia una caricatura; si tratta di una interpretazione realistica del fallimento di una ideologia per creare una società migliore. Rivlin, con disperazione, deve condividere qualcosa del mio punto di vista. Ha la stoffa di un De Klerk, la capacità di dichiarare ai suoi concittadini che il progetto è fallito e deve essere ripensato? http://mondoweiss.net/ Israeli president’s diagnosis ‘Israel is a sick society’ doesn’t go viral in the U.S. Did you hear that the president of Israel said Israel is a “sick society”? Reuven Rivlin, a Likudnik, said this over the weekend. There’s been lots of coverage in Israel, but as Sullivan points out, the declaration hasn’t gotten much attention stateside. I should think it would be viral. The Jewish Telegraphic Agency’s report: “It is time to honestly admit that Israeli society is ill and it is our duty to treat this disease,” Rivlin told the Israel Academy of Sciences and Humanities on Sunday at a conference titled “From Xenophobia to Accepting the Other.” “The tension between Jews and Arabs within the State of Israel has risen to record heights, and the relationship between all parties has reached a new low,” he said. “We have all witnessed the shocking sequence of incidents and violence taking place by both sides. The epidemic of violence is not limited to one sector or another, it permeates every area and doesn’t skip any arena. There is violence in soccer stadiums as well as in the academia. There is violence in the social media and in everyday discourse, in hospitals and in schools.” From the Jerusalem Post: The time has come to admit that Israel is a sick society, with an illness that demands treatment, President Reuven Rivlin said at the opening session on Sunday of a conference on From Hatred of the Stranger to Acceptance of the Other. Rivlin wondered aloud whether Jews and Arabs had abandoned the secret of dialogue. With regard to Jews he said: “I’m not asking if they’ve forgotten how to be Jews, but if they’ve forgotten how to be decent human beings. Have they forgotten how to converse?” In Rivlin’s eyes, the academy has a vital task to reduce violence in Israeli society by encouraging dialogue and the study of different cultures and languages with the aim of promoting mutual understanding, so that there can be civilized meetings between the sectors of society. JTA says that Rivlin spoke of abuse he’s received on his Facebook page. Presumably from the right, not the left. This is a country where a settler extremist assassinated a prime minister who was saying he wanted to compromise with Palestinians, 19 years ago. Rivlin is obviously referencing the teen murders of the last summer and the chants of “Death to Arabs” that resound in the streets of Jerusalem. This is the hardline rightwing society that Max Blumenthal described in his book Goliath, that Shlomo Sand has sought to resign from by stopping being a Jew, and that Nathan Thrall cites in his takedown of Ari Shavit’s usefulness to American Jews as a liberal voice when he’s anything but. And the president of the country is saying this? A Likudnik politician? As Sulllivan says, any American who said this would be instantly marginalized and smeared as an anti-Semite. Witness Blumenthal’s blacklisting by the Times, and the fact that Sand and Thrall appear in English publications. While liberal American Jews hold on to their dreamcastle Israel, with the help of Shavit and his media posse; and the New York Times gives a platform to wingnut Caroline Glick to malign Palestinian leaders. This is a very dangerous situation. Though I imagine if there’s enough controversy over the comments, The New York Times will cover them. Chris Matthews has surely seen Rivlin’s comment but won’t touch it until safe media here have picked it up. By the way, in a radio discussion on Open Source a month ago, I said that Zionism began in 1894 with Theodor Herzl hearing the chant, Death to the Jews, in Paris, and that it has now culminated 120 years later with nationalist Jews chanting Death to the Arabs in Jerusalem. That is the alpha and omega of political Zionism, which has failed Herzl’s own test, that the stranger will be welcome in Jewish society. Bernard Avishai responded that I was offering a “caricature” of the movement. I don’t think it’s a caricature; it’s a realistic interpretation of the failure of an ideology to create a better society. Rivlin must share something of my view, despairingly. Does he have the makings of a De Klerk, the ability to state to his fellow citizens that the project has failed and must be reimagined?
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